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Gilbert trionfa anche alla Liegi

In sette giorni ha conquistato Amstel, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi. Philippe Gilbert è entrato così nella storia del ciclismo, eguagliando la tripletta ottenuta nel 2004 da Rebellin. Dopo i due successi ottenuti nei giorni precedenti, era il grande favorito e ancora una volta non ha deluso le aspettative. Domenica ha portato a casa anche la vittoria nella corsa a cui teneva di più, trionfando a due passi da casa sua. Lui è cresciuto proprio ai piedi della Redoute, la salita simbolo della Liegi. Il belga dell'Omega Pharma-Lotto ha tagliato per primo il traguardo di Ans, precedendo i fratelli Schleck, che negli ultimi km di gara hanno cercato di far valere la propria superiorità numerica, ma contro un Gilbert così sono dovuti accontentare del secondo e terzo posto.
 
La corsa, lunga 255 km, prevedeva dieci salite da affrontare ed è stata caratterizzata da una fuga. Inizialmente si è avvantaggiato un gruppetto composto da una decina di uomini, Delfosse (Landbouwkrediet), Kessiakoff (Astana), Vorganov (Katusha), Herrada Lopez (Movistar), Frank (Bmc), Le Lay (AG2R La Mondiale), De Gendt (Vacansoleil), Gallopin (Cofidis), Delage (FDJ). Ma gli uomini Omega Pharma e Leopard, squadra degli Schleck, hanno sempre controllato la gara, non lasciando molto spazio ai fuggitivi. Altri elementi del plotone si sono però lanciati all'inseguimento dei battistrada, che piano piano hanno iniziato a perdere uomini. I due gruppi si sono ricongiunti quando mancavano una sessantina di km all'arrivo. In testa alla corsa anche tre italiani, Cataldo (QuickStep), Gasparotto (Astana) e Caruso (Liquigas). Nel plotone dei big Franck e Andy Schleck hanno provato ad attaccare sia sulla Redoute che sulla Roche aux Faucons, ma non sono mai riusciti a staccare Gilbert. Ripresi e superati tutti i fuggitivi, il terzetto composto da Gilbert e dai due fratelli lussemburghesi ha proseguito verso il traguardo, senza che nessun altro si potesse intromettere per giocarsi la possibilità di successo e podio.

Il belga dell'Omega Pharma ha attaccato sulla salita di Saint-Nicolas, l'ultima asperità prima dell'arrivo a Ans. Franck Schleck è riuscito a resistere alla progressione di Gilbert, mentre il fratello ha avuto qualche difficoltà. Nonostante ciò Andy si è riportato sui due di testa e ha guidato il gruppetto negli ultimi km di corsa. I tre sono arrivati insieme fino ai 300 metri dall'arrivo, qui Gilbert è partito, lasciando dietro i due della Leopard. Gli Schelck si sono così inchinati alla superiorità di Gilbert, accompagnandolo comunque sul podio. Franck sul secondo gradino e Andy sul terzo. Niente da fare invece per Vinokourov (Astana), vincitore dell'edizione 2010 della Liegi-Bastogne-Liegi. Per lui una foratura nel momento più delicato della corsa, che lo ha tagliato fuori dalla lotta, almeno per un piazzamento. Primo degli azzurri Nibali (Liquigas), che è giunto ottavo a 29'' dal vincitore. Per lui una buona prestazione che lascia ben sperare sulla sua condizione fisica in vista dell'inizio del Giro d'Italia. Si è chiuso così il trittico delle Ardenne, col tris di Gilbert, ormai diventato un idolo per i tifosi belgi e l'uomo da battere nelle corse di un giorno.

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