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Gianfranco

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  • Primo articolo lunedì 09 Settembre 2010
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  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 17 settembre 2010 11:25
    Gianfranco

    Ed io sarò sempre lieto di rispondere alle Sue domande. Vedo che, un passo alla volta, un po’ di strada la stiamo facendo.

    Intanto, per il momento, in più ora sa che la massoneria non è una società segreta, che fra i suoi scopi non vi è l’omologazione delle masse (e che, anzi, contro questa lavora), che lo scambio epistolare Pike-Mazzini è una bufala. Se queste nuove informazioni non sono di Suo gradimento è un altro conto; ma lo scopo della conoscenza non sempre è soddisfare i desiderata delle persone

    Per quanto concerne il fatto che un cattolico possa essere un non-credente, mi spiace insistere, ma è un ossimoro. A meno che non diamo un significato diverso alle parole. E’, va da se, che un cattolico che si dichiara non-credente o è incoerente, o è ignorante (nel senso che ignora la sostanza della sua religione) o attribuisce alle parole significati non condivisi.

    Tutto ciò, ovviamente, niente ha a che spartire con la condanna verso comportamenti e atti contrari, non solo alle leggi dello Stato, ma alla religione cattolica stessa. Fra l’altro la pedofilia, per un cattolico è anche peccato mortale (infrange il sesto dei comandamenti secondo il catechismo della chiesa cattolica). Infatti “si commette il peccato mortale quando ci sono nel contempo materia grave, piena consapevolezza e deliberato consenso”, tutti elementi presenti nel caso di un religioso pedofilo.

    Mescolare, quindi, la condanna a queste (o altre) azioni esecrabili con il credere o meno è, come minimo, indice di gran confusione

    Confermo ancora a la mia disponibilità a fornirLe tutti i chiarimenti che mi richiederà in merito ad argomenti sui quali sono competente, ben lungi dalla vanità di illuminarLa, ma con la speranza di essere almeno utile

    Un sincero saluto

  • Di Gianfranco (---.---.---.8) 16 settembre 2010 22:29
    Gianfranco

    Riconosco di non aver fornito dati sulla vicenda Pike-Mazzini, me ne scuso, pensavo di annoiare la platea con informazioni note. Per chi non sa di cosa stiamo parlando sintetizzo la vicenda.
    Edith Starr Miller e, soprattutto, successivamente William Guy Carr, citando il cardinal Rodriguez (chiaramente disinteressato), affermano che nel British Museum è custodita una lettera di Pike a Mazzini nella quale il primo parla al secondo di tre guerre mondiali (la prima, la seconda e la prossima) e di fantasiose ragioni per le quali sarebbero dovute scoppiare. Sono sicuro che la potete trovare su internet. Questa fantomatica lettera sarebbe stata resa pubblica dal museo e poi ritirata e questi signori ne avrebbero trascritto il contenuto (sul quale sono, dunque, l’unica fonte). Il British Museum ha smentito di aver mai posseduto questa lettera tramite una comunicazione scritta al ricercatore Michael Haupt. Anche questa informazione sono certo sia reperibile in rete.

    Per il resto, evidentemente non ho il dono della chiarezza. Quello sulla lingua cinese non era un tentativo di insultare nessuno e, mi spiace se ho dato quest’impressione, non provo alcuna stizza perché, come penso possa immaginare, sono abituato a confrontarmi con persone che attaccano la massoneria.

    Non volevo nemmeno sostenere che parliamo due lingue diverse ma, ahimè, ero convinto di essere stato sufficientemente chiaro. L’esempio era mirato a illustrare che non vi è niente di segreto nella massoneria, solo cose che bisogna vivere per capire. Nella more di un blog ho semplificato troppo.

    La mia deduzione sulla Sua non appartenenza alla religione cattolica deriva dalle Sue affermazioni sul Papa. Questo perché, ci creda o meno, un cattolico, per potersi definire tale, dev’essere un credente (rammenta? “Credo in un solo Dio, creatore del cielo….”) e tenere in buon conto le affermazioni di quello che per lui è il Santo Padre.

    Ma non sta a me dire queste cose e, del resto, ognuno è libero di essere incoerente se questo non danneggia nessuno.

    Per concludere il mio pensiero. Non ho l’ardire di cercare di far cambiare idea a nessuno. Pensavo di poterLe fornire degli elementi di conoscenza in più su una realtà che non conosce e, evidentemente da ciò che scrive, La spaventa.

    Un caro saluto

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    1.03.01
  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 16 settembre 2010 15:30
    Gianfranco

    ...Questa è davvero bella s’inneggia all’originalità, alla non-omologazione ai soliti modelli eppoi si scelgono i simboli di coloro che vogliono omologare le masse! Coloro che non vogliono "chi" esce dalla massa...

    Cara/o Alba Kan buongiorno,
    sono padre di due figli, uno è adolescente l’altro lo sarà a breve. Ho speso gran parte della mia vita dedicandomi ai più deboli, dai disabili ai rom, ed ora sto cercando di trasmettere questa sensibilità ai miei ragazzi. Non credo di essermi mai omologato al "pensiero dominante" e, talvolta con gran difficoltà, ho cercato di costruire un mio cammino, basato principalmente sul rispetto del prossimo.

    Come puoi immaginare non sono più un ragazzino e, oramai da diversi anni, sono un massone.

    Con il massimo rispetto per il tuo articolo, le tue idee e le tue paure mi chiedo: cosa ne sai tu della massoneria? Di quello che insegna? Sulla base di quali esperienze o letture affermi che i simboli massonici sono quelli "di coloro che vogliono omologare le masse"?.

    Sai che la Chiesa cattolica, uno dei più grandi antagonisti storici della massoneria, ci accusa di eccesso di relativismo? Di praticare, cioè, il dubbio come metodo? Come possiamo insegnare il dubbio e, al contempo, omologare le masse?

    Capisco che in Italia si abbia un’immagine estremamente negativa della massoneria (sia per il secolare antagonismo del Vaticano sia per la terribile vicenda della loggia, deviata, P2) ma, prima di fare un articolo su un argomento, non credi che sarebbe utile ed opportuno confrontarsi con fonti autorevoli?

    Sarebbe sufficiente visitare il sito del GOI (Grande Oriente d’Italia) per saperene qualcosa di più. Se le policy di AgoraVox lo consentono, in una prossima replica lo cito.

    Namasté

  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 15 settembre 2010 13:53
    Gianfranco

    Sano ed elegante buon senso, sfortunatamente merce sempre più rara

  • Di Gianfranco (---.---.---.7) 15 settembre 2010 12:05
    Gianfranco

    Cerco di semplificare senza farmi coinvolgere in una sterile spirale su quale posizione ideologica, filosofica o religiosa a sterminato più persone.

    Se venisse proposto di erigere una sinagoga nei pressi di Ground Zero andrebbe bene? O una chiesa cattolica o protestante? Un tempio indù?

    Se il problema è la moschea c’è un razzismo di fondo che accomuna gli attentatori ai fedeli di una religione- Questo io, ma evidentemente è un mio limite, lo considero disgustoso.

    Che i fanatici brucino le chiese o minaccino di morte chi non la pensa come loro è inaccettabile ed accade in tutte le confessioni.

    I cattolici antiabortisti americani sparano ai ginecologi e mettono bombe nelle cliniche. I fanatici islamici incendiano scuole. Gli ultraortodossi ebrei non sono da meno, così come gli induisti esaltati. L’intolleranza è un limite di ogni religione, sacra o laica che sia...

    Se intorno a Ground Zero non si può costruire niente è discutibile ma innocuo; se il problema è la moschea c’è qualcosa di sbagliato nel ragionamento

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