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Germania strepitosa. Piovono gol sull’Australia

La Germania parte superfavorita, ma è l’Australia a fare subito paura. E’ un avvio aggressivo quello degli australiani, che già al 4’ sfiorano il vantaggio. Una palla spiovuta in area da calcio d’angolo viene colpita verso la rete difesa da Neuer, ma Lahm salva proprio sulla linea. Nell’occasione, la difesa a zona della Germania si dimostra troppo statica e si lascia sfuggire più di un giocatore fra le sue maglie. Ma gli uomini di Loew reagiscono subito: grandi accelerazioni e un’organizzazione tattica da far invidia a chiunque. Il 4-2-3-1 tedesco vede Ozil a impostare la manovra offensiva con meravigliosi passaggi filtranti per Muller e Podolski che spadroneggiano sulle fasce.
 
Al 7’ prima Klose e poi Ozil mancano per un pelo l’appuntamento con il gol ma solo un minuto dopo ecco l’1-0 della Germania. Fantastica azione Muller, innescato da Ozil, che mette in mezzo una palla d’oro per Podolski che non si fa pregare.
L’Australia non si fa più vedere in area tedesca fino al 19’ quando Culina prova a rendersi pericoloso con un colpo di testa da dimenticare.
 
Ora la Germania abbassa i ritmi, fa torello, non ha fretta. Aspetta gli australiani e riparte subito con la velocità degli esterni, innescati dal solito Ozil.
 
E il gol è nell’area. Cross in area di Muller, ma nessuno riesce a toccare una palla che grida solo di essere spinta in rete. Passano neanche tre minuti che Klose, pescato solo in area da Podolski, si divora un gol grande quanto una casa. Il portiere dell’Australia ancora non ci crede.
 
Anche Ozil prova a mettere il suo marchio sulla partita superando Schwartz con un delizioso colpo sotto, ma un difensore australiano salva appena in tempo sulla linea.
 
Sempre Ozil supera il portiere, dopo una gran corsa, ma si allunga troppo il pallone e non riesce a dare il colpo definitivo al morale degli avversari. Partita stregata per lui che però si fa valere in fase d’impostazione, dimostrandosi il perno di tutte le azioni offensive della sua squadra.
 
A destra, oltre al sempre più convincente Muller, sfreccia e spinge anche Lahm, che al 26’ mette in mezzo un cross testo su cui si avventa Miroslav Klose. L’attaccante anticipa il portiere australiano mettendo dentro il gol del 2-0.
 
Che bello vedere giocare questa Germania. Una nazione che, anche nelle squadre della Bundesliga, ha effettuato un incredibile ricambio generazionale, e non ci sarà da meravigliarsi se, fra non troppo tempo, supererà nel ranking il calcio italiano. Ricambio reso possibile soprattutto dall’innesto nella nazionale di giocatori naturalizzati (sono ormai la maggioranza) che rendono la Germania la seconda nazione più giovane della competizione, seconda solo al Ghana.
 
Che questo sia un momento d’oro per la nazionale di Loew ci pensa il secondo tempo, giocato dai tedeschi con concentrazione ancor maggiore. L’arbitro messicano mostra il rosso a Cahill per un brutto intervento su Shweinsteiger. E tanti saluti Australia.
 
La Germania spegne la luce.
Le occasioni ormai si sprecano e a sprecarle è ancora Klose, evidentemente sazio, buttando al vento due nitide occasioni da gol pennellate sui suoi piedi da Podolski.
Gli sforzi dei tedeschi si concretizzano per ben due volte in una manciata di minuti.
Prima Muller mette a segno il suo primo gol in nazionale (sono solo tre le presenze per il ventunenne del Bayern), poi il neo entrato Cacau arrotonda il risultato. Dopo quattro gol incassati gli australiani tentano timidi affondi, a cui non fa troppa ostruzione la Germania, nettamente superiore fino all’ultimo minuto.
 
Negli ultimi minuti c’è spazio anche per Marin, giovane di origine serba, e poco ci manca al quinto gol.
 
La Germania è la prima delle “grandi” a mostrare un calcio convincente e degno del suo nome, dopo la delusione dell’Inghilterra, il magro 1-0 dell’Argentina e la sconfitta della Serbia che si giocherà le proprie chance di qualificazione agli ottavi proprio con i tedeschi.

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