Germania: Il presidente Wulff si dimette, la Merkel annulla la visita a Roma

Secondo la procura di Hannover, che ha aperto un'inchiesta mercoledì e ha chiesto l'annullamento dell'immunità parlamentare del Presidente per procedere nelle indagini, Wulff avrebbe ricevuto un prestito di circa 500mila euro dalla moglie dell'imprenditore Egon Geerkens, per comprare una casa quando era governatore del Lund in Bassa Sassonia, ottenendo un tasso di favore del 4%.

Inoltre Wulff, che aveva dichiarato al parlamento regionale di non aver mai avuto rapporti d'affari con Egon Geerkens, avrebbe in realtà acceso un mutuo alla BW- Bank nel 2008 proprio su intercessione dell'amico imprenditore, con un tasso agevolato tra lo 0,9 e il 2,1%.

Ulteriori problemi sono sorti quando è arrivata la notizia che il presidente avrebbe pernottato tre volte in un albergo dell'isola di Styl a spese del produttore cinematografico David Groenewold al quale, stando a quanto assicura Wulff, avrebbe restituito la cifra (si parla di circa 260 euro per ogni soggiorno) pagandola in contanti.

Lo scandalo non ha risparmiato la giovane moglie del presidente, Bettina, la quale avrebbe ricevuto in omaggio una serie di abiti firmati di gran valore. Inoltre pare che, nel 2008, l'ex governatore abbia trascorso la luna di miele con la stessa Bettina, sua seconda moglie, pernottando gratuitamente in Toscana su gentile offerta di un magnate tedesco delle assicurazioni.

Wulff tenta di difendersi: "Credo di essermi comportato in maniera retta senza commettere illeciti [..], il fatto che mi recherò alla Procura di Hannover mi scagionerà in tutti i modi".

Intanto il Capo dello Stato ha perso il consenso di buona parte della maggioranza di governo, mentre il cancelliere Merkel annulla la visita prevista per stamane in Italia e annuncia l'intenzione dei partiti di riunirsi al più presto per trovare un successore: "I partiti che governano la Repubblica federale, la Cdu e la Fdp dopo consultazioni assieme ai socialdemocratici ai Verdi/Bundnis 90 cercheranno di trovare un candidato comune per l'elezione del prossimo presidente della Repubblica federale tedesca". E conclude: "Il nostro stato di diritto prevede che siamo tutti uguali davanti alla legge''.

Wulff passerà alla storia per essere stato il secondo capo di stato tedesco a lasciare la presidenza prima della fine del mandato: prima di lui era toccata la stessa sorte al suo predecessore, Horst Koehler che si dimise il 31 maggio 2010 dopo aver maldestramente dichiarato che il contingente tedesco in Afghanistan si era recato sul posto anche per difendere gli interessi economici del proprio Paese.

L'annuncio delle dimissioni: