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Francia: perché lo Stato di Emergenza è pericoloso? L’appello per la sua abrogazione

Libération ha ospitato una tribuna, (l'appello dei 333, dai primi firmatari) che chiede l'abrogazione dello Stato di Emergenza, la misura che il Governo francese ha esteso per 3 mesi dopo gli attenati dello scorso 13 novembre. Riportiamo una parte del testo. 

Dopo gli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre François Hollande e il Governo Valls hano deciso per l'estensione dello "Stato di Emergenza", presentato come la risposta al terrore, alla paura e alla disperazione diffusi nel Paese, come la sola misura in grado di combattere il terrorismo e proteggere i francesi, come sola condizione della "sicurezza, la prima delle libertà". 

Su richiesta del Governo, quindi, lo scorso 19 e 20 novembre l'Assemblea Nazionale e il Senato poi, quasi all'unanimità, hanno deciso di prolungare lo Stato di Emergenza e aumentare le norme, liberticide, della legge del 1955 emanata durante la guerra di Algeria. 

Con lo Stato di Emergenza sono le libertà di tutti ad essere minacciate. 

Così: 

-Tutti possono essere sospettati in funzione del "loro comportamento"; 

- La detenzione domiciliare, il divieto di muoversi non deve applicarsi solo alle "attività pericolose dimostrate", ma anche alle "minacce fondate sulla presuzione fondata"; 

– Le "perquisizioni amministrative" sono la regola e dipendono dalla decisione dei prefetti, rappresentati diretti del governo e al di fuori di un quadro giudiziario. Per questo il potere giudiziario, che serve come garanzia, viene oltraggiato; 

– Le misure di controllo su Internet permettono al Ministro degli Interni di prendere "tutte le misure per assicurare l'interruzione di ogni servizio e comunicazione on line". 

Lo Stato di Emergenza di fatto rappresenta un rafforzamento del carattere autoritario della vita pubblica. 

Inoltre anche i mezzi di organizzazione e espressione sul terreno sociale e politico, che riguardano i sindacati, i partiti e le associazioni, vengono rimessi in questione. 

– Il potere si riserva il diritto di vietare ogni riunione sulla pubblica piazza o manifestaione per motivi di sicurezza; 

-La legge prevede la possibilità di dissolvere le associazioni o i gruppi che facilitano o che partecipano ad atti che minacciano l'ordine pubblico. 

Le nozioni contenute nella legge, si parla di "comportamento", "problemi di ordine pubblico", "ragioni di sicurezza", danno adito a interpretazioni molto ampie e possono, potenzialmente, mettere in pericolo tutti. 

In nome della lotta al "terrorismo" lo Stato di Emergenza mette in pericolo le nostre lbertà democratiche, personali, sociali e politiche. 

I firmatari di questo appello chiedono, in nome della libertà, della democrazia, della Repubblica, che lo Stato di Emergenza venga abrogato. 

Qui la petizione su change.org.

 

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Foto: art_inthecity/Flickr

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