Parigi, COP21. Appello dei 58 denunciati: «Manifesteremo durante lo stato d’Emergenza»
Per iniziativa di Noël Mamère, Jean-Baptiste Eyraud e Olivier Besancenot, 58 personalità di diversi movimenti, artisti, intellettuali, deputati e responsabili politici lanciano un Appello per la libertà di manifestare, contro la criminalizzazione dei movimenti sociali e in solidarietà con i/le manifestati denunciati.
Il divieto di manifestare pregiudica la libertà di espressione, di opinione, e fa il gioco dei nemici della democrazia e della libertà. In seguito alla manifestazione di solidarietà con gli/le immigrati/e di domenica 22 novembre a Parigi, 58 persone sono state identificate dalla polizia.
È stata loro contestata la «violazione del decreto di divieto di manifestare». A distanza di meno di 48 ore, si sono mobilitate forze di polizia per recapitare a casa loro convocazioni ad udienze. Sono partite le imputazioni.
La nostra arma migliore di fronte ai terroristi e ai disordini mondiali è il fatto di riunirci, parlarci, raccoglierci e manifestare le nostre opinioni. È questo che vogliono vietare Daesh ed altri. È questo diritto che invece noi sosteniamo. Noi dichiariamo che abbiamo manifestato o che manifesteremo durante lo stato di emergenza (état d'urgence).
Noi affermiamo la nostra solidarietà con le 58 persone incriminate. Noi esigiamo l’immediata soppressione di qualsiasi incriminazione nei loro confronti, nonché per tutti/e coloro che saranno incriminati/e per lo stesso motivo. Respingiamo ogni criminalizzazione dei movimenti sociali.
Esigiamo l’immediata soppressione dei divieti di manifestare. Se il governo, tramite i/le 58 convocati/e, cerca di intimidirci, noi 58 firmatari facciamo appello ad essere 5.800, poi 58.000. Non cederemo sulle nostre libertà. È il modo migliore di rendere omaggio alle vittime, di sostenere quanti/ fuggono dalla miseria, da Daesh e dalla guerra, il modo migliore di costruire la pace. (Lunedì 29-IX- 2015)
I 58 firmatari: Jean-Claude Amara, Clémentine Autain, Sihame Assbague, Jeanne Balibar, Ludivine Bantigny, Francine Bavay, Amal Bentounsi, Olivier Besancenot, Saïd Bouamama, Rony Brauman, Serge Coronado, Annick Coupé, Léon Crémieux, Laurence de Cock, Christine Delphy, Virginie Despentes, Rokhaya Diallo, Cédric Durand, Annie Ernaux, Jean-Baptiste Eyraud, Geneviève Fraisse, Dan Franck, Yves Frémion, Bernard Friot, Jacques Gaillot, Isabelle Garo, Dominique Grange, Kaddour Hadadi (HK), Eva Joly, Nicolas Jounin, Almamy Kanouté, Razmig Keucheyan, Pierre Khalfa, Stathis Kouvelakis, Olivier Lecour Grandmaison, Gilles Lemaire, Frédéric Lordon, Henri Maler, Noël Mamère, Christiane Marty, Xavier Matthieu, Saïmir Mile, Marie-José Mondzain, Gérard Mordillat, Olivier Neveux, Ugo Palheta, Willy Pelletier, Serge Pey, Christine Poupin, Michèle Riot-Sarcey, Julien Salingue, Francesca Solleville, Michelle Sibony, Omar Slaouti, Anzoumane Sissoko, Jacques Tardi, Marcel Trillat, Marina Vlady.
Per sottoscrivere la petizione https://www.change.org/p/fran&c...
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