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Francesco Raiola

Francesco Raiola

Ex direttore di AgoraVox Italia, capo area musica a Fanpage.it, redattore di Freakout, tra i fondatori del festival letterario "Un'altra galassia", appassionato di musica (indie), letteratura, politica e comunicazione. Scrive anche qui: mrjoneswords.wordpress.com e soprattutto qui: cosedimusica.tumblr.com. Napoletano. Twitter @mrjones1981













Ultimi commenti

  • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 17 ottobre 2009 11:25
    Francesco Raiola

    Beh non posso che ringraziarti per la discussione. Abbiamo, su questa storia, due visioni differenti, ma va bene così ci mancherebbe.
    Però continuo a non capire un paio di cose. Dici "Perchè allora (Pisani) non fu ascoltato?", beh forse perchè Pisani era solo uno di quelli che doveva dare un parere. Gli altri evidentemente non la pensavano così. Comunque la giro a te. Come mai non fu ascoltato?
    E ripeto, possiamo stare anni a parlare del Saviano mediatico, ma credi veramente che sia stato costruito? Te lo domando sinceramente. Io credo che a un certo punto (come poi ha ammesso lui stesso) ha cominciato a servirsi (forse questo mio termine è sbagliato, ma tanto ci capiamo) dei media, per proteggersi. Insomma l’ha ammesso lui stesso.
    Comunque credo che nessuno voglia convincere nessuno (sarebbe stupido), è bene perà che civilmente ci siano qui opinioni differenti. Chi vuole se ne farà una sua opinione.
    Grazie
    Ciao
    Fra

  • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 16 ottobre 2009 14:12
    Francesco Raiola

    Ovviamente è legittimo, con una "g"

  • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 16 ottobre 2009 13:26
    Francesco Raiola

    No forse non è chiaro il concetto. Prima di tutto che senso ha dire che nel libro bisognava parlare di questo o di quest’altro? Cioè veramente non capisco. Scusa ognuno scrive il libro che vuole! Cioè se io domani decido di scrivere un libro sulle gang della periferia di Verona, ci sarà sempre qualcuno che mi dice col dito alzato: "eh vabbè però l’edilizia a Verona...". Si chiama Benaltrismo. Non si può parlare di tutto lo scibile, quando scrivo un libro faccio una scelta. Scelgo tra tutto lo scibuile di cui posso parlare e parlo di quell’argomento.

    Tu parti dal presupposto che Saviano volesse fare servizio pubblico. Sbagliato. Saviano voleva raccontare delle cose. Tutti i discorsi che fai sono ovviamente legati al post Gomorra, ma tutto quello che è successo non lo si sapeva prima di scrivere il libro. Ripeto Mondadori (MONDADORI) aveva stampato 5mila copie...

    "Io non credo nel fatto che la scorta servi a Saviano". Lavori nei servizi? fai parte dell’Ucis? Fai parte di chi deve scegliere a chi dare la scorta? Pensi che Saviano sia un raccomandato? Credi che ci possano essere raccomandazioni per questa cosa?

    Pisani, ricorda, ha detto che secondo lui (e non secondo altri, come abbiamo letto) quattro anni fa non c’erano le condizioni. Vorrei capire se sarebbe dello stesso avviso adesso.

    "Constato che il suo libro ha venduto piu’ di un milione di copie e conosco PERSONALMENTE giornalisti che hanno fatto NOMI, che hanno fatto inchieste, che hanno denunciato, che sono stati minacciati, ma che la scorta non l’hanno avuta.". Ok il libro ha venduto (4 milioni nel mondo, giusto per dire che, insomma, forse un bel po’ di gente non sapeva veramente), e anche io conosco PERSONALMENTE giornalisti che hanno fatto i NOMI, e anche io sono di NAPOLI, ma non capisco qual è il punto. E’ colpa di saviano? E la domanda non è retorica!

    "Saviano, a parer mio, non solo non ha scoperchiato nessuna pentola, ma non ha reso nemmeno un servizio pubblico". Parere leggittimo, che viene da una persona che vive a Napoli. Chi vive a domodossola probabilmente non si era mai posto il problema. E anche a Napoli conosco persone che non sapevano. La storia del "sapevano tutti" è veramente veramente stantìa. Sempre le solite critiche, mai che si entri nel merito. La Mondadori, tutti sapevano, perchè ha parlato di quello e non di quell’altro, etc etc etc.

    In più per l’ennesima volta, Saviano è UNO SCRITTORE, non un inquirente, UNO SCRITTORE (odio usare i maiuscoli, ma mi prendo questa libertà che ti sei presa/o anche tu).

    A chi ha dato fastidio? Beh chiediamolo a chi gli ha assegnato la scorta. Né io né tu possiamo saperlo.

  • Di Francesco Raiola (---.---.---.192) 16 ottobre 2009 12:40
    Francesco Raiola

    Sì infatti l’articolo 5 è da leggere tutto come dice p. (cazzata si poteva evitare).
    Non capisco il problema. Su Av abbiamo pubblicato su questo argomenti diversi pezzi, non sempre concordi (leggi quelli di Nazzaro per esempio). Il problema come ho cercato di spiegare non è che non si può toccare Saviano, ma bisogna conoscere i fatti. Pisani ha detto una cosa, e il giorno dopo persino il capo della Polizia se ne è discostato. Pisani ha detto sciocchezze? No, ma ha forse, commesso una leggerezza.
    In più c’è da capire di chi sono le responsabilità. Sembra che Saviano sia colpevole del fatto che gli abbiano dato la scorta etc... ma come ben sai, dato che queste cose le hai lette in diversi siti su internet, non è la persona scortata a scegliere la scorta. Insomma e lo ripeto per l’ennesima volta. Non è piaciuto il libro di Saviano? Ok, ci sta, ci mancherebbe. Danno fastidio le tre quattro apparizioni l’anno in tv? Sono ben annunciate, quindi si possono non vedere. Ah! Forse quegli sporadici articoli su Repubblica? Beh non mi sembrano ossessivi. Ma, come scrive lui stesso oggi, addirittura fare i sondaggi sul gradimento o meno della sua scorta è veramente qualcosa di assurdo. Come se noi potessimo sapere quali sono i pericoli reali che corre saviano.
    Ripeto, non è una difesa a oltranza di saviano, ma cercare di capire perchè ci sono questi attacchi, su quali basi avvengono, e perrchè ci va di mezzo lui, anche quando non c’entra niente (come in quest’ultimo caso).

  • Di Francesco Raiola (---.---.---.123) 13 ottobre 2009 11:08
    Francesco Raiola

    Scusate forse mi sono perso qualche passaggio. Ambra non è che improvvisamente ci si sveglia e si parla di polanski e Mitterrand. Io non ho un’opinione chiarissima sul caso Polanski (non l’ho studiato approfonditamente). So che è stato condannato da un giudice accusato di volere le prime pagine dei giornali. So che lui ha ammesso l’errore e che è stato perdonato dalla vittima, so che sono passati 30 anni e che polanski è senz’altro un’altra persona. Ma so anche che, insomma, ci lamentiamo di chi sfugge la legge a tutti i costi in Italia e poi? Insomma da una parte vorrei poter redimere quel genio che è polanski, dall’altro ha commesso una violenza, forsa la peggiore, e ha sfuggito la legge. ma forse non è questo il punto. Il punto, che in Francia ha scatenato un caos è che il Min istro della Cultura francese ha, senza minimamente interessarsi di tutto il dossier che riguardava il regista, dato il suo appoggio a Polanski, dicendo che a lui interessa solo stare vicino agli artisti (ribadendolo anche nella sua difesa tv). Ok. Il caso Polanski, in questo momento, diventa il caso Mitterrand, dato che proprio quest’ultimo ha scritto qualche anno fa (e già all’epèoca aveva fatto abbastanza scandalo) un’autobiografia in cui ammette di aver fatto turismo sessuale in thailandia e indonesia, e parte di quel testo è stato pubblicato da AgoraVox Francia. Non dice di aver fatto sesso con minori, sebbe usi termini come gosses, che indicano ragazzini. Comunque solo lui sa quello che ha fatto e per ora (e sicuramente in futuro) non c’è nulla di penalmente rilevante. E’ una questione morale. Normale però che si scatenasse un caso. Quello che maggiormente mi sconvolge (vabbè si fa per dire) è l’atteggiamento dei giornali e della politica. Mitterrand non ha mai militato in alcun partito politico, sebbene lo si consideri un uomo di sinistra, e Sarkozy lo ha inserito, in nome dell’apertura a sinistra che porta avanti da tempo, nel governo. I giornali si sono divisi, e quelli di sinistra (L’Express, Libé, Nouvel Obs etc...) lo hanno per la maggior parte difeso. Libé (che personalmente apprezzo) si è spinto a scroivere un editoriale in cui dice che la vita privata dei politici appartiene a loro etc dimenticando l’appoggio che da mesi dà a Repubblica per i noti fatti di Berlusconi. Imbarazzo anche a livello politico, dove sono cadute le barriere partitiche...
    Insomma Polanski è diventato contorno. Ripeto non mi esprimo sulla giustezza morale (su quella giuridica c’è poco da dire) dell’arresto di Polanski. Spero che sia soprattutto di facciata come ha detto Virginia, dato che, passati 30 anni e ricevuto il perdono della vittima, Polanski è un uomo nuovo (che poi è quello che dovrebbe prevedere la galera. Non punizione, ma riabilitazione). Su Mitterrand ho una idea mia che si evince dai diversi articoli.


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