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Focus sui mercati finanziari

Piazza Affari ha archiviato l'ultima seduta della scorsa settimana poco sotto la parità in una giornata che ha visto i bancari ancora sotto pressione a fronte di qualche spunto positivo sugli industriali come Prysmian e Fiat Industrial.

L'indice FTSE Mib cede un frazionale 0,06%, l'AllShare lo 0,05% e il MidCap lo 0,21%.
 
Volumi intorno a 2,3 miliardi di euro. In Europa il benchmark FTSEurofirst 300 guadagna un lieve 0,22%, mentre a Wall Street gli indici di borsa sono in leggero terreno positivo.
 
I buoni dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti non sembrano toccare più di tanto gli investitori europei, che rimangono preoccupati di fronte l'eventualità di una ristrutturazione del debito greco; i rendimenti dei bond a 10 anni della Grecia salgono al 13,18%, ai massimi storici. Quello irlandese è salito al 9,30% (+33 punti base).
 
Il nostro Btp si è difeso bene (+1 punto al 4,71%), ma contemporaneamente il denaro è corso sul Bund tedesco il cui rendimento è sceso di 5 punti al 3,37%.

Lo spread Btp/Bund, che due giorni fa vedevamo con soddisfazione a 120 punti base, è schizzato a 135 punti base. Record anche per quelli portoghesi all'8,82%. L'euro è invariato nei confronti del dollaro a 1,4420. Partito debole, il petrolio è in rialzo: il Wti è scambiato a 109,2 dollari il barile (+1%).
 
Nuovo massimo storico per l'oro, che tratta a 1484 dollari l'oncia e nuovo record degli ultimi 30 anni per l'argento a 43,7 dollari.
 
Le banche europee soffrono di un attegiamento cauto del mercato per la ripresa dei timori debito della zona euro dopo il declassamento dell'Irlanda da parte di Moody's, a cui si aggiungono i deludenti risultati trimestrali del colosso Usa Bank of America (BAC.N).
 
A Milano il migliore titolo del paniere principale è FIAT INDUSTRIAL (+3,19%) sulla scorta dei commenti positivi dei broker in vista dei risultati del 21 aprile. Il listino trova sostegno anche dalle prestazioni positive degli energetici con ENEL GREEN POWER la migliore (+1,1%) e telefonici (TELECOM ITALIA (TIT.MI) +0,56%).
 
A guidare la discesa dei titoli bancari è ancora una volta POPOLARE MILANO (PMI.MI) (-2,36%) sulle ipotesi di aumento di capitale che, dopo la 'moral suasion' di Bankitalia, dovrebbe essere affrontato nel Cda di martedì prossimo.
 
Nel resto del comparto INTESA SANPAOLO (ISP.MI) perde l'1,73%, seguita da MPS (BMPS.MI), UBI (UBI.MI), BANCO POPOLARE (BP.MI) e MEDIOBANCA (MB.MI) con cali attorno all'1%.
 
In evidenza anche LUXOTTICA (LUX.MI), in progresso di un punto percentuale circa, con Barclays che in uno studio sul settore del lusso in Europa ha ritoccato al rialzo il target price a 24 da 23,5 euro confermando "equal-weight".
 
Il broker giustifica il nuovo prezzo obiettivo con la ripresa del ciclo in Usa che per il gruppo italiano conta per il 60% della vendite e stima forti risultati del primo trimestre attesi per il prossimo 28 aprile.
 
Marcia indietro di Seat (PG.MI) -12% dopo il prodigioso balzo di ieri (+25%).
 
Di Sauro Dozzini, mediatore creditizio

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