• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Ferrovie, annullato il licenziamento di Dante De Angelis

Ferrovie, annullato il licenziamento di Dante De Angelis

Il tribunale di Roma ha stabilito che il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (Rls) dovrà essere reintegrato al lavoro. Aveva denunciato l’insicurezza dei treni, e le Fs l’avevano licenziato. “Continuerò a fare quello che facevo prima”

Ora continuerà a fare quello che faceva prima, cioè a denunciare le carenze nel sistema di sicurezza delle Fs? “Io ho fatto una promessa, anche alle vittime dell’incidente di Viareggio. Credo che dovrò fare uno sforzo per continuare a fare esattamente quello che ho fatto fino al Ferragosto del 2008, quando mi hanno licenziato. L’ho promesso e penso che dovrò farlo perché quello che ho fatto finora è stato la cosa giusta”. Così ha risposto oggi ad una giornalista che lo intervistava Dante De Angelis, il macchinista ferroviere delegato alla sicurezza, che era stato licenziato dopo le sue denunce sulla sicurezza e che oggi è stato reintegrato al suo posto di lavoro con una sentenza del Tribunale di Roma.

Subito dopo l’udienza che gli ha dato ragione, De Angelis ha spiegato che questi mesi trascorsi dopo il licenziamento sono stati molto pesanti. “È una faccenda che ha messo a dura prova la mia resistenza, quella di tutta la mia famiglia e quella dei miei compagni ferrovieri e di tutte quelle associazioni che ci hanno dato ragione da subito e ci hanno appoggiato. Ora si ricomincia”.

Da quel licenziamento è trascorso infatti più di un anno. Le Ferrovie hanno deciso di licenziarlo perché aveva messo in luce anche pubblicamente vari problemi di sicurezza riguardanti in particolare la manutenzione sui treni. La denuncia era stata fatta a caldo, all’indomani dei ripetuti incidenti su alcuni Eurostar e dopo gli “spezzamenti” di Milano. In particolare quello che aveva portato al licenziamento erano state alcune dichiarazioni sullo stato della manutenzione e sul ripetersi di rotture sugli Eurostar, dichiarazioni che sono state rilasciate da De Angelis a seguito dell’incidente (ultimo di una lunga serie) verificatosi sull’Etr 500 il 14 luglio: l’Eurostar 9427 Milano-Roma si spezzava in due tronconi la mattina prima di entrare in servizio. A questo incidente ne seguì un altro, analogo, all’Eurostar 9452 la sera del 22 sempre a Milano.



Nonostante le verifiche richieste dallo staff dirigente delle Fs, a De Angelis vennero contestate alcune frasi riportate su due lanci dell’Adnkronos il giorno 18 luglio, nelle quali ricordava le ripetute segnalazioni fatte dagli Rls all’azienda sui problemi riguardanti gli Etr relativi a manutenzione, controlli su manutenzione e usura, e evidenziava come l’incidente di Milano non potesse essere riconducibile solo ad un errore umano. 


De Angelis ha reagito con forza al licenziamento e ha parlato sempre di una vera e propria ingiustizia che si compiva nei suoi confronti. “Ho fatto solo il mio dovere – ha dichiarato in tante occasioni - sono convinto di aver fatto la cosa giusta, ho esercitato il diritto-dovere di segnalare, come Rls, i potenziali rischi, criticare e manifestare il mio pensiero su episodi che solo per fortuite circostanze non hanno prodotto conseguenze irreparabili”. I fatti gli hanno dato ragione e sicuramente all’origine della sua vittoria in tribunale ci sono anche i tanti volantinaggi, i blog, l’appello con oltre 10.000 firme per chiedere la riassunzione del macchinista, gli articoli pubblicati dalla stampa (almeno da certi giornali, anche se non da tutti, come è ovvio).

“Abbiamo appreso con grande gioia le notizie relative alla sentenza con cui il Tribunale di Roma reintegra al lavoro, nelle ferrovie, il macchinista Dante De Angelis”. Lo dichiara il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Cremaschi. “Questa sentenza conferma, ancora una volta, la validità dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori. La legge 21 maggio 1970, n. 300, interviene, infatti, proprio a tutela delle libertà fondamentali e dell’esercizio delle più importanti funzioni di rappresentanza dei lavoratori”. “Dopo questa sentenza, che premia la tenacia di un Rls che con grandi sacrifici personali ha tenuto ferma la difesa della propria funzione – conclude -, la Fiom continuerà, con ancora maggior determinazione e maggiore impegno, a operare per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori”.

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.190) 29 ottobre 2009 12:16

    È finita come doveva finire.
    Semmai la causa non doveva neanche incominciare.
    Poi sia chiaro che i sindacati sui problemi della sicurezza ci giocano sporco.
    Ricordate la difesa dei macchinisti di Crevalcore?
    Dovevano essere licenziati.
    Ed i macchinisti del convoglio Pendolino deragliato a Piacenza in data 12 gennaio 1997 con a bordo anche l’ex-Presidente Cossiga?
    Alterarono le prove asportando la registrazione su rotolo cerato: andavano licenziati!
    Cosa dice in proposito Dante De Angelis?
    Possibilmente senza assume l’atteggiamento dello gnorry.

    Mandi,
    Renzo Riva
    [email protected]
    349.3464656

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares