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 Home page > Tribuna Libera > Europa: nazionalismo e immigrazione

Europa: nazionalismo e immigrazione

Il nazionalismo è la logica controindicazione derivante da una politica europea eccessivamente buonista nei confronti dell'immigrazione; sulla carta, l'avanzata di movimenti d'ispirazione razziale dovrebbe arginare il fenomeno. L'europeo-medio sembra essersi destato da un lungo letargo caratterizzato da sogni idealistici, basati sulla falsa consapevolezza progressista che l'integrazione sia un obiettivo indolore e facile da raggiungere. 
 
La realtà appare molto diversa rispetto alle utopie professate da taluni radical-chic: l'emergenza sociale e finanziaria che potrebbe scaturire dall'aumento incontrollato del flusso migratorio è stata sottovalutata. Naturalmente non è l'immigrazione la radice del dissesto economico che interessa il Vecchio continente, tuttavia, la sua crescita sproporzionata rappresenta una fonte di consenso elettorale per determinati movimenti populisti. 
 
Attualmente, esistono tutte le condizioni per far attecchire organizzazioni di stampo razzista come il Ku Klux Klan. L'essere umano, di fronte a fenomeni incerti che destabilizzano i suoi equilibri, cerca sempre un capro espiatorio da etichettare come "origine del male"; nel Medioevo accusavamo gli ebrei di essere untori della peste. Sono trascorsi secoli ma l'emotività umana sembra invariata; nonostante le immense differenze civili e culturali tra epoche diverse.

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