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Epistéme sull’invalidità in Sicilia

Ennesimo record della regione Sicilia: prima assoluta fra le consorelle regioni, con il 21,97%, nella revoca di pensioni di invalidità a seguito della prima puntuale campagna di controllo ad opera dell’IPNS: ancora un piccolo sforzo e sarà conseguita la sfavillante percentuale di un quarto, ossia una pensione su quattro contestata.

 
La media nazionale è risultata più ridotta: 13,26 %.
 
Tutto questo si aggiunge ad un contenzioso a livello nazionale già esistente di oltre 400 mila casi, in cui i cittadini sostengono di essere invalidi e l’Amministrazione è di diverso avviso.
 
Sembrerebbe che, per una volta nella storia dell’umanità, non sia applicabile il metodo della scienza, quale risulta essere definita dallo stile assunto dalla razionalità scientifica occidentale fra Euclide e Kant.

 
Infatti l’accertamento della disabilità dovrebbe essere un dato scientifico, da riportare al termine che solitamente si utilizzava in greco per esprimere il concetto di «scienza»: epistéme.
 
E’ quest’ultimo un termine composto dal verbo ìstemi, che vuol dire «sto», e da epì, che vuol dire «sopra». Epistème vuol dire allora «ciò che sta sopra», ciò che si impone da sé e che quindi non necessita di appoggiarsi all’autorità di chi parla, che non è contestabile.
 
Orbene, la tanta diversità di vedute sul possesso dei requisiti di legge per aver diritto a pubblici sussidi a causa di invalidità, sembra comportare l’impossibilità di un sapere scientifico e, pertanto, di un accertamento incontrovertibile sul dato.
Comunque sia di ciò, resta il dubbio se ad essere colpiti da questo stato di cose siano in maggior misura le casse dell’Erario oppure gli invalidi veri, quelli per i quali il dubbio scientifico non esiste e che vedono l’ambito dei loro diritti per necessità ristretto dall’invasione degli abusivi.
 
Un unico dato confortante: la previsione del Libro Bianco sul futuro del modello sociale del Ministero del Welfare, della creazione di un fascicolo personale elettronico per la “presa in carico” della persona, destinato a raccogliere le informazioni inerenti le varie fasi della vita, nonché gli interventi preventivi, curativi e riabilitativi: vi è una speranza che il sapere scientifico ed incontrovertibile, anche nel campo dell’invalidità, possa avere la meglio sui soliti «furbettini».

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