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Emergenza Sicurezza? Falso allarme, lo assicura la Lega

Dopo lo stupro avvenuto a nei pressi di Guidonia da parte di stranieri qualche pazzo esaltato potrebbe farsi venire in mente che sia nuovamente tornata l’emergenza sicurezza; si legga bene: qualche pazzo.

La questione sicurezza è stata risolta durante la campagna elettorale attraverso annunci e proclami, e con il così detto “pacchetto sicurezza”. Un nulla di fatto, in pratica.

Come fare per montare e smontare un’emergenza sicurezza ad hoc nei momenti di bisogno? basta strumentalizzare una violenza, ampliarla a dismisura martellando l’opinione pubblica tramite i mass media, trovare una presunta soluzione convincendo gli elettori che sia quella giusta, ed infine smettere di parlare del problema. Ci si potrebbe scrivere sopra un libro, “Kit semplice e pronto all’uso per partiti politici incapaci di vincere le elezioni: come abbindolare il cittadino”.

Sembrava che l’incubo fosse finito dopo il tanto decantato “pacchetto sicurezza”, invece l’allarme stupri è scattato di nuovo. A capodanno si è verificato un caso eclatante, compiuto però per mano di un italiano, quindi di scarso richiamo per l’opinione pubblica. Lo stupro a Guidonia è invece ben più grave perché compiuto da stranieri, che hanno commesso violenze verso una donna di proprietà italiana; non si può, è un oltraggio al sentimento nazionalista.

Allo stupratore di Roma striscioni di solidarietà, a quelli di Guidonia urla inferocite di una folla indemoniata. Come se ci fosse un’aggravante razziale che possa determinare una ferma presa di posizione del popolo contro il delinquente; e da lì si da il via a grandi fiaccolate promosse da Forza Nuova formalmente a favore della vittima dello stupro, nella sostanza per sostenere il razzismo più becero e di bassa lega che si possa immaginare. In seguito si organizzano raid contro il primo straniero che capita sottomano; 10 punti a chi ne ferisce uno, 100 punti a chi gli apre la testa come un cocomero.

Dal governo invece si adotta una strategia diversa, tragi-comica: il premier Berlusconi prima ironizza sull’accaduto, annunciando che verrà assegnato un poliziotto ad ogni bella donna del paese (alle cozze nulla, non corrono rischi), poi si scaglia contro la magistratura; inevitabile, il tema caldo del momento non è la sicurezza ma la giustizia, questo stupro è arrivato in un momento assolutamente errato.

Secondo il presidente del Consiglio il gip di Roma avrebbe sbagliato a concedere gli arresti domiciliari agli stupratori; da qui la convinzione dell’opinione pubblica che la magistratura sia infetta dal buonismo tipico della sinistra. Purtroppo per loro il magistrato che ha preso quella decisione non è affetto da alcuna malattia mentale o ideale, visto che ha semplicemente applicato la legge: gli arresti domiciliari non equivalgono a condanna, sono una misura preventiva prima del processo nel quale verrà decisa l’eventuale pena.

Berlusconi potrebbe informare correttamente l’opinione pubblica invece di fomentare l’odio, prendendosi la responsabilità di cambiare la legge che evidentemente non lo aggrada. Fortunatamente la Lega ha subito rimediato con un emendamento che esclude la possibilità di concessione degli arresti domiciliari a chi è stato accusato di stupro.

Intanto l’On. Cota della Lega nord gironzola ad Annozero annunciando che “l’emergenza sicurezza è finita”: proprio così, è terminata, non c’è, è pura strumentalizzazione; forse sarebbe stato più coerente dire che in realtà non è utile farla scoppiare adesso, meglio attendere le prossime elezioni. Non conviene esaurire subito tutte le cartucce del partito, teniamole in caldo per situazioni più proficue, per spararle al primo “bingo bongo” che passa.

Ormai sta diventando una tradizione folkloristica attribuire le cause di tutti i mali agli stranieri, dimenticando che lo stupro è un reato orripilante a prescindere da chi lo commette. Ma si sa, la propaganda qualunquista strillata ai quattro venti porta molti voti se indirizzata verso le paure popolari.

Chi ci governo non sta certamente risolvendo al meglio la catastrofica situazione; con la finanziaria di Agosto sono stati tagliati 1 miliardo di euro circa alle forze dell’ordine, ovvero proprio alla sicurezza. Non stupisce quindi scoprire che proprio a Guidonia le forze di polizia non hanno a disposizione volanti la sera.

La risoluzione ci sarà con la fantastica genialata delle ronde padane? Invece di affidare le strade a chi di dovere meglio delegare i cittadini a questo compito, per il momento senza armi. Per il futuro si vedrà.

Quand’è allora che la politica comincerà a risolvere i problemi dettati dai cittadini e smetterà di scegliersi le problematiche più in “voga” al momento? Per domani si prevede l’”emergenza” piccioni viaggiatori, stay tuned. 

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