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Emanuele Maggio

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  • Primo articolo sabato 02 Febbraio 2011
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Ultimi commenti

  • Di Emanuele Maggio (---.---.---.227) 13 febbraio 2011 21:54

    1) Credo invece che 20-30 anni fa una possibilità di golpe effettivamente c’era (la paranoia in tal senso c’era sicuramente). I tentativi li conosciamo: 1964 Piano Solo, 1970 Golpe Borghese, 1974 Golpe Bianco. Alcuni sventati dalla Gladio Rossa (esercito segreto del PCI), altri dalla CIA. Il "pericolo rosso" in quel periodo poteva giustificare un golpe militare. Oggi la situazione è completamente diversa. Caduta l’Urss, ci sono accordi internazionali a tutela del libero mercato mondiale. Questo sistema di mercato internazionale non può che reggersi in ogni nazione sul "mercato elettorale", in modo da scongiurare definitivamente il rischio di politiche anti-mercato (giacchè chi contesta il mercato non ha i mezzi finanziari per competere con i partiti che lo accettano, in termini di propaganda). L’Occidente sta appunto cercando di esportare la poliarchia proprio per garantire la pace mondiale, in quanto ogni guerra tra nazioni si vuole che diventi "guerra economica" (per scongiurare il pericolo di guerre nucleari). Quindi vanno eliminati dittatori e focolai nazionalistici o religiosi (come il Medio Oriente). Condivisibile o no, questo è oggi il progetto statunitense per mantenere un dominio economico e al contempo scongiurare la Terza Guerra Mondiale.

    2) La scomparsa della sinistra dal Parlamento è certamente imputabile anche ad errori commessi da essa (pensiamo alla sua eterna frammentazione). La mia ipotesi, che può apparire "complottista", di un accordo tra i due poli per emarginare la sinistra, per me è semplicemente ovvia, ma naturalmente posso sbagliarmi e sta all’intelligenza di ognuno la valutazione della questione. Può darsi che un tale accordo ci sia ma che non sia esattamente "cosciente", quasi fosse deciso a tavolino.

  • Di Emanuele Maggio (---.---.---.227) 13 febbraio 2011 21:38

    beh, sinceramente mi considerei di sinistra. la mia effettivamente è una visione elitaria, ma non nel senso che non mi auguro un progresso della democrazia e della civiltà in senso "antielitario". Sinistra, per me, vuol dire proprio questo progresso. La mia è piuttosto una constatazione del dato di fatto, e cioè che la "democrazia", oggi, a causa della scarsa cultura democratica (non solo degli italiani) tende ad essere una "competizione democratica tra elites". Gli studiosi hanno dato nomi diversi a questo fenomeno: poliarchia (Dahl), postdemocrazia (Crouch), principato democratico (Zolo), videocrazia (Sartori), sondocrazia (Baumann), mercato democratico (Downs). In pratica, tutti sono riluttanti ad utilizzare solo il termine "democrazia", termine che presuppone una partecipazione attiva del cittadino, oggi insufficiente. Comunque sia non sono pessimista. Credo nell’uomo, un poco, alla fin fine.

  • Di Emanuele Maggio (---.---.---.206) 12 febbraio 2011 12:40

    ho espresso la mia opinione..e la redazione dovrebbe vietare gli insulti come i tuoi, non le opinioni come le mie..nel caso tu appartenessi all’elettorato socialdemocratico (cioè coloro i quali credono che, nel conflitto capitale-lavoro, il proprio partito dovrebbe prendere le parti del lavoro), chiediti perchè voti VOLUTAMENTE un partito che prende le parti del capitale (il caso Mirafiori ne è stato un esempio), chiediti perchè il Pd non si allea con Sel, con Di Pietro e con la Fed della Sinistra, con i quali vincerebbe sicuro le elezioni, e invece propone improbabili alleanze con Casini e Fini, sempre in nome del "pericolo berlusconi", dell’"emergenza costituzionale". In questo modo spaccheranno il proprio elettorato (attratto da Vendola) e vincerà di nuovo Berlusconi. Ma tu sei libero di credere che D’Alema è solo ingenuo. Poi, il Piano di Rinascita non l’ho scritto io, il fenomeno dell’agenda setting non l’ho inventato io (quel fenomeno cioè che detta le priorità politiche, da cui l’elettore viene attratto, e adesso la priorità è BATTERE BERLUSCONI, le vecchie istanze di sinistra vengono rinviate a chissà quando). 
    Grillo non mi interessa. Chi votare dovresti deciderlo tu, non te lo devo dire io e non te lo dovrebbe dire il martellamento mediatico, che insiste su problemi minori, ingigantendoli, e tace su problemi maggiori, nascondendoli.

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