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Eluana: imperativo categorico soffrire

Nel perverso ruolo della religione cattolica la finalizzazione della sofferenza ha un peso molto grande ed è uno dei pilastri ideologici su cui si regge il tutto, poiché sarebbe impossibile, soprattutto per i poveri e gli schiavi salariati, accettare la propria condizione di continua sofferenza e marginalità, senza il conforto della speranza.

Il capitalismo è organicamente legato alla religione, la finanzia in tutti i modi possibili, perché è la sola organizzazione in grado di fabbricare pecoroni a cui si racconta che le varie sofferenze, a cui si è sottoposti, sono la salvifica chiave per il paradiso dell’aldilà.

Figuriamoci se la Chiesa può transigere sull’eutanasia, la dolce morte scelta insindacabilmente dall’individuo che ritiene intollerabile soffrire senza scopo, e così facendo esprime il massimo di scelta e di libertà individuale, ponendo la religione in territorio ininfluente.

Il “pastore tedesco” ha parlato di eutanasia “non degna dell’uomo”, continuando con arroganza ad invadere la sfera della laicità, mentre dovrebbe parlare solo di eutanasia non praticabile per i cattolici. Punto.

La sterminata sequela di peccati e di divieti che propone la religione, dalla inibizione della propria sessualità, fino al peccato di gola o di lussuria o di omosessualità, fin dalla giovane età delle persone, altro non sono se non un progressivo adattamento alla sofferenza che riesce a farti accettare tutto, anche il perdono per chi ha procurato la morte di un padre o di un figlio.

Se i condizionamenti della religione non fossero così profondi, la naturale vendetta di chi ha avuto un parente ucciso da condizioni di lavoro senza sicurezza, verso i responsabili (occhio per occhio), ho l’impressione che sarebbe l’unico deterrente per far finire la mattanza originata da incidenti sul lavoro, altro che perdono!

Chi partirebbe per una guerra mettendo a rischio la propria salute e la propria vita, se non fosse spinto da una cultura di tipo religioso, predisposto alla sofferenza e alla morte, mentre la ragione e la evidenza ci dicono che magari vai ad invadere una nazione per rubargli il petrolio, e la decisione l’hanno presa dei luridi politici corrotti?

Dai primi anni di vita fino alla morte la religione ti propone di soffrire con la grottesca motivazione che ciò ti eleva e ciò sarebbe degno dell’uomo, mentre l’unica cosa che rende la vita accettabile è poterla vivere bene, senza essere sfruttato né massacrato sul lavoro, con grandi sicurezze sociali, con una buona assistenza medica per tutti, senza alcun divieto riconducibile alla sessualità, con la convinzione che quando finisce la vita, finisce proprio tutto.

La stragrande maggioranza dei ricchi e dei benestanti, che soffrono poco e godono tanto, si comportano da gaudenti perché il denaro glielo permette e vivono la vita proprio come gli atei, puntando solo sul piacere, salvo pentirsi sul letto di morte, viscido rituale di una religione che non è mai riuscita ad imporre l’etica ai propri seguaci.

La cattiveria con cui si vuole negare l’eutanasia a Eluana Englaro smaschera la paura che hanno i preti, e molti partiti politici, della autodeterminazione e della libertà individuale, che sono comportamenti che possono portare molto lontano, e far crollare quel cumulo di invenzioni e paure che ci distillano nel sangue fin da bambini e che tiene in piedi questo marcio sistema.

 

Commenti all'articolo

  • Di Gloria Esposito (---.---.---.165) 3 febbraio 2009 18:44

    Vorrei aggiungere con pena anche che ieri a "Porta a Porta" hanno seguito tutta la faccenda tipo "Grande fratello" con Vespa che diceva "Eluana sta soffrendo e anche il padre" e "quando arriva l’ambulanza che la trasporterà?" rivolgendosi a una fida giornalista sul posto che rispondeva:"mi hanno detto che dovrebbe arrivare a momenti".Sembrava una radiocronaca di una partita di calcio oppure un grande orrido "plastico" di vespiana memoria:questa è pura pornografia.Ho cambiato disgustata dopo 30 secondi.
    Mi dispiace Eluana,anche questo doveva capitarti...

  • Di (---.---.---.131) 3 febbraio 2009 23:50
      • Purtroppo i dogmi religiosi non aiutano a capire le realtà semplici, figuriamoci le realtà complesse...
        quello di cui si sta discutendo non è vita, ma a mio parere si tratta di alterazione dei processi di morte...
        Quello che nessun scienziato è in grado di dire è che Eluana potrebbe anche provare non consciamente ma diffusamente e in profondità, in modo quasi "animale" , delle sensazioni di dolore e potrebbe non riuscire a manifestarle esternamente per il blocco dei necessari processi neuronali.... un po’ come accade ai condannati a morte in alcuni stati dell’America, che vengono uccisi e "giustiziati" chimicamente con il Pentothal....
        Oppure potrebbe essere che Eluana si stia godendo una specie di Nirvana...
        Io nell’incertezza delle due cose preferirei farla finita... E preferirei anche che altre persone avessero la possibilità e la libertà di farlo...

        La morte ci è stata data come ultima cura contro le sofferenze finali umane delle malattie... Accettiamola e basta... Non dev’essere la tecnologia o i medici o il business legato alle strutture che campano di queste cose a decidere... Chi rinuncerebbe al proprio lavoro e ai suoi guadagni?
    •  
    •  E dovrebbero decidere i preti che non hanno studiato nulla, se non la teologia?
    •  E cos’è la Teologia?
  • Di Daniele (---.---.---.128) 4 febbraio 2009 09:31

    Io non voglio stare qui a convicere, ne chi è favorevole, ne chi è contrario a quello che sta succedendo ad Eluana del contrario. Ognuno di noi ha la propria coscienza, che si forma in questi casi con esperienze dirette o meno.

    Quello che però è doveroso dire è che serve una legge che regoli questi casi, io sono convinto che lo stato debba mettere nelle stesse condizioni si chi voglia usufruire dell’accanimento terapeutico e sia chi voglia anticipare la sua morte sapendo che la sua malattia lo porterà li. Non ritengo giusto che che altri decidano per altri questi sono casi che solo noi stessi possiamo decidere cosa vogliamo, con questo non voglio dire che quello che sta facendo il padre di Eluana sia sbagliato, ne tantomeno giusto, voglio semplicemente dire che fino a quando abbiamo la possibilità di decidere e manifestare la nostra decisione che ci sia consentito di farlo, che ci sia data la possibilità anche di cambiare idea.

    Poi noi abbiamo la chiesa, abbiamo il Papa che dice che la vita è sacra e va tutelata fino alla sua fine naturale, sono daccordo ma dovrebbe anche ricordare che oggi Eluana non è ingrado di vivere da sola, viene alimentata artificialmente perciò stiamo andanto contro natura, che senza le nostre tecnologie questa ragazza sarebbe già morta da molto tempo. Un’altra cosa da dire al Papa è di ricordarsi che il loro compito come chiesa è diffondere la parola del Signore non di applicarla, persino il Signore ci concede il libero arbitrio di scegliere, ti ha detto quello che è giusto e quello che è sbagliato e ti anche detto quale sarà la tua ricompensa e la tua punizione se non seguirai le sue regole. Pensate un po nemmeno il Signore si è preso tanta libertà di obbligare l’uomo, gli ha dato da scegliere dopo sta a te seguire le sue regole o meno.

    Ora spero con tutto il cuore che i giornali e telegiornali la smettano di accanirsi su questa vicenda, e lascino il padre di Eluana in pace, che sono sicuro che se avesso potuto scegliere avrebbe preso il posto della figlia senza esitare un solo secondo. Qust’uomo sta facendo una battaglia anche per tutte quelle persone che la pensano come lui, anzi no come sua figlia perchè lo ha sempre detto che l’aveva espressa questa intenzione la figlia se fossa capitato a lei.

    Daniele

    • Di Max (---.---.---.2) 4 febbraio 2009 09:57

      Caro Paolo, prima di sparare sentenze e giudicare dovresti conoscre un po’ il messaggio di Gesù Cristo. La fede e la sofferenza sono legate ad un unico traguardo che non è di questa terra. Se tieni tanto a essere "laico" perchè ti preoccupi di ciò che dice il Papa? Vivi la tua vita bloccato dalla tua umanità laica che è cieca e ignorante di tutto il messaggio di LIBERTA’ che annuncia il vangelo. Nessuno può arrogarsi il compito di DIO, cioè quello di fare sempre e comunque il bene dell’uomo. Allora tu mi dirai..ma perchè il male?...Esiste il libero arbitrio, siamo liberi di scegliere o con Dio o con il Dio imperfetto che è in noi, a sua immagine e somiglianza, cioè QUASI come Dio ma NON Dio...Ama il tuo prossimo come te stesso e vedrai che religione o non religione ti cambierà la vita e nella libertà di PERSONA potrai accettare anche la morte nella gioia, perchè dal momento del concepimento inevitabilmente giorno per giorno si arriva alla fine di QUESTA vita...e per un credente è una gioia incontrare il Signore Dio Nostro. Anche se nasciamo da madri diverse, ci addormentiamo tutti tra le braccia dello stesso Padre! Pregherò anche per te.....

    • Di Daniele (---.---.---.128) 4 febbraio 2009 15:10

      Io so che il figlio del Signore, ha scelto di nascere uomo.

      Io so che il figlio del Signore, ha scelto di vivere in povertà.

      Io so che il figlio del Signore, non approverebbe lo stile di vita di chi lo rappresenta.

      Se conosci bene la storia saprai benissimo che i primi comandamenti ricevuti da "Mosè" dal Signore uno di essi diceva di non uccidere. In questo caso nessuno sta uccidendo nessuno, si sta solo sospendendo l’alimentazione artificiale.

      Se tu conosci bene quello che ci è stato insegnato, ricorderai che ci hanno detto che il figlio del Signore disse di:
      "dare da mangiare agni affamati"
      e
      "dare da bere agni assetati"
      e
      "dare un tetto al pellegrino che bussa alla tua porta"

      Ora se il Papa mi dice (e lui ne sa più di me) "la vita va tutelata fino alla sua fine naturale" io penso che che volesse dire che l’uomo non debba interferire nel corso di una vita, perciò, oggi anche se abbiamo i mezzi tecnologici per prolungare la vita, non sarebbe un atto naturale.

      Ora vorrei sapere quante volte avete visto o sentito il Papa dire o fare opere di carità?

      A mai accolto qualcuno nel vaticano per dargli un tetto, un pezzo di pane o dell’acqua?

      Eppure prende (lui e gli altri) forzosamente 8 X MILLE che cose se ne fa dei nostri soldi? I glieli do nella speranza che faccia del bene. Però vedo che il bene lo fanno i preti nei paesini e quelli anziani e per fare devono andare ad elemosinare in via gerarchica, come a militare, infatti non per niente hanno fatto guerre i Papi nel nome del Signore.

       

      Daniele

  • Di luciano (---.---.---.33) 4 febbraio 2009 11:11

    Condivido in pieno l’articolo di paolodigregoario.
    Vorrei aggiungere qualcosa di personale.
    Ciò che ormai non mi infastidisce più di tanto, ma che vorrei desse un pò da riflettere
    a chi ancora ascolta gli imperativi della gerarchia ecclesiatica,è l’enorme discordanza
    esistente tra le categoriche affermazioni fatte quotidianamente ed il loro comportamen-
    to.
    Predicano sobrietà condannando l’attaccamento ai beni terreni e loro ostentano simbo-
    li capitalistici (automobili,gioielli, vesti sfarzose ,lussuose dimore, decorazioni e rifiniture
    ricercatissime fino al ridicolo!).
    Predicano carità cristiana secondo l’insegnamento di Gesu Cristo e dei vangeli ma si
    comportano come inquisitori nei confronti delle minoranze e sono invece tutto inchini e
    riverenze verso i potenti anche se questi sono notoriamente e sotto gli occhi di tutti al
    di fuori dei loro dettami.
    Predicano una vita di castità relegando la sessualità al solo scopo riproduttivo e molti
    di loro non sono nè puri nè casti.
    Per quanto poi riguarda la scienza sono pronti ad ostacolare qualsiasi progresso scienti-
    fico tranne poi usfruire avidamente dei risultati.
    Qui finisco anche se potrei continuare a lungo su ciò che ormai non mi infastidisce più di
    tanto!
    Quello che non sopporto proprio più è invece la prepotenza con la quale vogliono imporre
    il loro credo anche a chi credente non è. Non possono decidere della mia vita e della mia
    morte nè possono giudicarmi secondo le loro regole se io quelle regole, per un mio percor-
    so personale (non per un capriccio) ho deciso di non seguirle.



     

    • Di virginia (---.---.---.96) 4 febbraio 2009 12:39

      Sia l’articolo sia alcuni commenti, come quello di Daniele, parlano della Chiesa senza sapere esattamente cos’è. Ne parlano come di un’istituzione astratta sulla quale regnano molti luoghi comuni. Se tu frequentassi, ti convinceresti con i tuoi occhi che la Chiesa non condanna affatto la gioia, l’allegria, il piacere. Semmai mette in guardia dalle lusinghe fasulle, che non procurano nulla di tutto questo.
      Quanto alla sofferenza la Chiesa semmai aiuta a sopportarla.
      E poi la Chiesa non impone. Non ti piace, mica sei costretto a praticarla. Ognuno è libero delle sue scelte. 

    • Di Max (---.---.---.2) 4 febbraio 2009 12:40

      Secondo voi, cosa è meglio accarezzare una figlia, anche se forse (non è scientificamente accertato) non ti sente oppure una gelida lastra di marmo?
      Semmai ci sarà una tomba...penso che sarà cremata....
      Spero almeno che se è stata battezzata, gli venga data l’estrema unzione.
      E forse l’ultimo goccio d’acqua che gli verrà concesso sarà quella Santa.

    • Di DD (---.---.---.217) 4 febbraio 2009 13:03

       La Chiesa non impone? E’ ormai riconosciuto da tutto il mondo come la Chiesa in Italia abbia un suo peso e una sua influenza sulla politica e tu dici che basta non praticarla. Mi chiedo chi siano i preti per continuare a rompere i c::::::: a noi cittadini che di religione non ci interessa niente. La religione non è solo una pratica, è anche influenza con la politica e argomenti di vita quotidiana. Non ho nulla da cui imparare dalla Chiesa. Inoltre c’è una sterminata bibliografia sul bluff che è la Chiesa, un apparato di potere come tanti altri che non si fa i fatti suoi perchè c’è ancora troppa gente che si fa abbindolare.
      Io sono per il libero arbitrio. Diamo la possibilità alle persone di scegliere quando sono ancora in vita. Vedrete che di dottori volontari disposti a praticare l’eutanasia se ne trovano. 
      Nessuno può arrogarsi il diritto di scegliere per altri su un discorso del genere, ma questa nozione base è l’ultima cosa a cui pensano i giornali, i preti e tante altre persone.

  • Di Paolo (---.---.---.203) 4 febbraio 2009 16:08

    Dove sta scritto che la religione cattolica è l’unica che conosce la verità?
    Non è presunzione credere di essere superiori agli altri? Non è questo uno dei peccati capitali?
    La chiesa ha perso ogni valore da quando è diventata di valore, da quando ha un regno in terra quando il suo dovrebbe essere in cielo.

    Paolo

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