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Elezioni: la svolta sarda

Oggi è il giorno delle elezioni in Sardegna, dove il premier si gioca la faccia, dopo la campagna elettorale (con i soldi pubblici) basata su falsità, promesse (i Bronzi di Riace) di mare e monti e strafalcioni. Con il digitale terrestre che ha tagliato fuori l’Isola dal mondo.

L’ultima battuta infelice? Sui desaparecidos argentini "erano belle giornate, li facevano scendere dall’aereo".

Pare che anche lui inizi a preoccuparsi della crisi.



Chissà, forse l’inizio della fine, parte dalla Sardegna. Con l’immagine del candidato Renato Soru.

Una cosa è certa, anzi due: a prescindere dal risultato delle elezioni, di Berlusconi e delle sue promesse se ne perderanno le tracce.

Secondo, questo clima di eterna pressione su Veltroni non ci fa stare bene (l’autocandidatura di Bersani sponsorizzata da D’Alema). Sapere invece dell’ennesimo voltafaccia di Mastella (candidato col Pdl per le Europee), ci fa invece tirare un sospiro di sollievo ....

Commenti all'articolo

  • Di afurbetti (---.---.---.16) 16 febbraio 2009 15:06

    E che devo commentà. "Berlusconi de qua, Berlusconi ha detto ... l’inizio della fina. Soru ha risanato, e bla bla bla". Sembra la solita pappardella imparata a PAPPAGALLO, con la speranza di essere un giorno (lontanissimo) associati a qualche testata (retribuita, quella sì, coi soldi pubblici!). Io vi domando: MA NON VE NE VERGOGNATE??? Fra qualche ora apprenderete che tutti i vostri sforzi non sono valsi a niente.
    P. s. Io si che posso votare Soru con animo pieno di gaiezza e di speranza: SONO STATO AZIONISTA TISCALI. HO COMPRATO A 700 e VENDUTO a 3,70. Che ne pensate, benefattori del popolo ignorante? 

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