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 Home page > Tribuna Libera > È ora di finirla con i giochini

È ora di finirla con i giochini

È ora di finirla con i giochini, è ora di metter le carte in tavola, è ora che ciascuno dica ciò che veramente vuole, il Paese non può attendere, è ora che Bersani lasci cadere la carta Bersani. È ora che il M5S la finisca con il governo grillino, sono ipotesi irrealizzabili.

Il movimento ha detto no all’incarico a Bersani, e Bersani non può fare il governo senza i voti di Grillo, cosi come non può allearsi con il PDL. Il M5S non può governare da solo, non ha i seggi necessari, né può cercare alleanze che non ha mai voluto, né contare su appoggi di altri partiti.

È venuto il momento di fare chiarezza con Grillo e con la destra del PD, e la chiarezza passa attraverso l’incarico ad un soggetto gradito al M5S e al PD. Se il governo di tale soggetto non riceve la fiducia, non la riceve perché il movimento non lo ha votato oppure perche la destra PD non lo ha votato, così cadono tutti gli alibi.

Grillo non vota Grasso perché teme, e forse ha ragione che Grasso sia una foglia di fico dietro la quale si può nascondere la vecchia nomenclatura, con l’accordo PD e PDL voluto assolutamente dalla destra anche da quella del partito democratico. Ma anche Rodotà è una foglia di fico, anche la Boldrini, anche Crocetta?

Le soluzioni ci sono, basta volerle, e allora basta con i giochini, Bersani proponga uno di questi soggetti per l’incarico, Napolitano gli conferisca l'incarico, il movimento dia la fiducia al Governo formato dal soggetto incaricato, e si esca fuori da questa situazione di stallo, pericolosa per gli operai del Sulcis, per gli esodati, per i precari, per il Paese.

Se il M5S dice di no a Rodotà, Boldrini o Crocetta, significa che se ne frega degli operai, degli esodati e dei precari, e che non vuole assumersi, in alcun modo, la responsabilità di governo. E allora apparirà chiara la volontà di Grillo di andare ad elezioni subito e agire al di fuori del sistema.

Se la destra PD nega la fiducia a Rodotà, Boldrini o Crocetta, vuol dire che gioca una partita interna, e se ne frega degli interessi del Paese; cerca di mettere all’angolo la linea del cambiamento di Bersani, imponendo al partito il governo con Berlusconi. Del resto Renzi e company, hanno lavorato sott'acqua, fino a nasconderla dietro l'incarico di Grasso, per un Governo con Berlusconi respingendo qualsiasi accordo con Grillo.

Sgomberato il campo dalla nebbia, Grillo, Bersani si assumano le loro responasabilità, ci dicano chiaramente se ci vogliono portare alle elezioni subito o alla nascita di un governo. In quest'ultima ipotesi, diano luogo ad un esecutivo, che assuma come programma, nel breve termine, i 20 punti del movimento e gli 8 punti di Bersani, e nel lungo termine, gli spunti promossi dal M5S per lo sviluppo degli istituti di democrazia partecipativa, nell’alveo della democrazia rappresentativa, e quelli non ancora affrontati dalla sinistra, quali l’intervento pubblico nell’economia in Europa.

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.74) 25 marzo 2013 12:39

    sono sostanzialmente d’accordo, ed ho espresso concetti simili in:

    http://www.agoravox.it/Evviva-il-co...

     

    in cui ho ringraziato i 12 senatori dissidenti che hanno votato pro Grasso, "perché con il loro esempio di dissidenza alla dittatura del non-partito hanno aperto la via al cambiamento di questo malgovernato paese"

     

    Il guaio è che noi siamo d’accordo, ma la resistenza di Grillo è forte perchè in quel modo lui perderebbe la leadership del SUO partito:  lui è totalmente impreparato ad affrontare i problemi di governo dell’Italia e quindi non saprebbe guidare la sua base, che è disomogenea e spaccata su tanti punti.

     

    Oggi Ilvo Diamanti, su: http://www.repubblica.it/politica/2...

    supporta questa tesi con sondaggi LaPolis che sostengono che il 55% degli elettori M5S vorrebbe un sostegno al governo Bersani ma il 45% sarebbe ferocemente contrario.

     

    Nel mio articolo ho espresso le mie riserve sulla democrazia diretta, ma adesso è arrivato il momento di sfidare Grillo proprio sulle sue tesi: invece di sparare fesserie su sabotaggi al suo sito e recitare il perseguitato proprio come fa Berlusconi, sottoponga il problema alla sua democrazia diretta e vediamo cosa succede.

     

    So benissimo che si può falsare il risultato con quesiti fuorvianti, con restrizioni alla partecipazione o taroccando i conteggi, ma se lo fa si garantisce la distruzione del suo movimento alle prossime elezioni e probabilmente l’allargamento della dissidenza dei suoi senatori da domani stesso.

     

    Grillo non prenderà mai spontaneamente una iniziativa del genere, Bersani potrebbe farlo, ma la prenderebbe soltanto per un governo guidato da lui stesso, quindi l’unica alternativa è che parta subito una richiesta di massa fra simpatizzanti ed elettori del M5S, del tipo:

    "vogliamo decidere, con democrazia diretta se favorire o no la nascita di un governo che possa risanare il paese".

     

    GeriSteve

     

     

     

  • Di (---.---.---.162) 25 marzo 2013 23:38

    Ma non lo capisci che l’ostacolo a realizzare l’ipotesi di governo che fai tu è proprio Bersani (che tu tanto hai sostenuto fino a pochi giorni fa) ?

    Bersani è membro autorevole di quel gruppo dirigente del PD (DS, PDS ) corresponsabile di minoranza del disastro nel quale l’Italia si trova. Bersani poteva fare ma non ha fatto tutto quello scritto negli otto punti. Oggi quindi oltre a essere marchiato dal passato non risulta credibile. Se il PD non propone un volto nuovo non compromesso con il passato M5s non sarà mai inchiodato alle sue responsabilità.

  • Di (---.---.---.111) 26 marzo 2013 10:36

    Si continua a ragionare su tattiche partitiche: non si vota su principi di servizio e di Politica intesi come Gestione della cosa Pubblica a Servizio e Favore del benessere di tutti, bensì su quanto conviene al Partito ed ai suoi dirigenti.

     
    Posso scrivere oggi una cosa del genere perchè 5S ha spezzato il "mercato"; si poteva pensare che avrebbe proseguito su politiche più attinenti/aderenti a problemi, bisogni, sviluppo della Società Civile; con il comportamento tenuto fino ad ora sono entrati a PIENO TITOLO NELLA CASTA PARTITICA. 

    Se la differenza si misura sui rimborsi elettorali o stipendi parlamentari o sui 20 punti programma è troppo poco. 
    Nel programma, l’art 1 ad esempio, è demagogico eppure è valido se si fa una politica avviata su quella strada (del resto i Paesi Nordeuropei ci sono già arrivati da anni, semplicemente in modi diversi), serve parlarne/progettare/avviare.....Se vogliamo sposarci ma siamo costretti a fare le nozze coi fichi secchi, cosa facciamo? lasciamo stare e campa cavallo che l’erba cresce?? (direbbe Bersani)

    Tornare a parlare di Cittadinanza, noi siamo tutti italiani, di rispetto fra i diversi ideali su come condurre la Cosa Pubblica, più Stato, meno Stato più privato ecc, come affrontare i problemi con quello che c’è usandolo il meglio che si riesce, è il sistema giusto a partire da chi sopravvive anzichè vivere, salvaguardando il lavoro, la scuola, la sanità ecc.ecc.ecc. perchè lì sta il futuro......che oggi siamo malmessi lo sappiamo già e che non ne usciremo domani......sappiamo anche quello.

    Dunque ne devono parlare tutti, e qui sta l’incaglio: la testa PDL, anche a voler essere le tre scimmiette, è davvero impresentabile ma gli elettori PDL sono per il 99,9% i soliti italiani, ebbene hanno fatto una scelta con il voto, faranno l’opposizione, magari diventeranno veri liberali oppure neogrillini,

    Per il resto però devono smettere di personalizzare e imporre veti su dirigenti che si sono scelti gli altri e farne "il blocco insormontabile". Ognuno parli per casa propria, ognuno rispetti i suoi elettori e quelli degli altri e pensi a lavorare.

    Non è possibile? Allora me lo spieghi: io non affronto la disoccupazione perchè volevo Pinco anzichè Palla, io non affronto la Scuola perchè volevo un gatto nero invece tu me l’hai portato bianco e allora non gioco più, io non affronto le Aziende perchè sono 44 in fila per 3 e io le volevo in fila per 5.........azz....finitela, finiamola soprattutto noi di stare dietro agli STRATEGHI e INVENTARCI di esserlo noi stessi, chiediamo invece spiegazioni serie, il NO! perchè NO! non deve più bastare.......spiegare e che siano spiegazioni serie.....cari nostri rappresentanti del nostro popolo!!

    E pensare che quel belin di Grillo non ha capito di avere aperto un sacco di finestre; non entrare nella CASTA, se pensi di diventare il nuovo DUCE, ti sbagli, continua a volare come prima e cambia: adesso è ora di passare dal dire al fare con quel che passa il convento;
    è ora di tenerlo su, per ristrutturarlo ci vuole di più in tutti i sensi.
    Enzo
     


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