• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Mondo > E’ arrivato un bastimento ad Israele, per Gaza, carico carico (...)

E’ arrivato un bastimento ad Israele, per Gaza, carico carico di...

Era ieri 8 novembre 2023 - in viaggio col treno - quando sulla mia pagina Facebook esprimevo il mio grazie a Crosetto, per l'aiuto a Gaza, che non è uno qualunque ma il ministro della Difesa in Italia.

JPEG - 46.5 Kb

 Il gesto molto potente di offrire una nave ospedale sull'acqua alle disperate famiglie di Gaza che hanno anche tanti figli, tant'è che una parte enorme delle vittime sono bambini...mi ha portato a ringraziarlo, e il mio grazie rimane ma chi mi ha commentato mi ha anche fatto pensare con orrore ad altre navi e mezzi di trasporto: partono dall'Italia aerei per aiutare Israele, con le armi, armi americane destinate ad Israele che decollano dall’Italia?" Si tratta della prima attività italiana di supporto al militarismo israeliano contro la popolazione palestinese. "

A darne notizia è stato il giornalista d’inchiesta, ecopacifista e attivista antimafia Antonio Mazzeo: "Una partnership consolidata lega militarmente l’Italia a Israele. Un’alleanza Roma-Tel Aviv si è sviluppata all’ombra di Washington e della Nato, ma negli ultimi anni ha conseguito una maggiore autonomia per comuni interessi finanziari e industriali, grazie al patto strategico siglato tra il governo italiano e quello israeliano con il “memorandum” d’intesa in materia di cooperazione nel settore militare. Il primo aereo cargo delle forze armate degli Stati Uniti d’America per rifornire le forze armate israeliane di armi, munizioni ed equipaggiamenti militari è decollato dall’installazione aeronavale siciliana di Sigonella venerdì 13 ottobre. Il secondo sabato 14 e il terzo domenica 15. Ha preso il via così l’inedito ponte aereo - via Italia - tra il grande scalo tedesco di Ramstein e la base aerea di Nevatim (deserto del Negev) nei pressi della città di Beersheba, quartier generale degli squadroni dell’Aeronautica militare di Israele equipaggiati con i nuovi cacciabombardieri F-35 a capacità nucleare. Protagonista sempre un grande velivolo C-17A “Globemaster III” di US Air Force (identificato con il codice di volo RCH794) trasferito nel teatro europeo dall’aeroporto di Tucson (Arizona) dopo lo scoppio del conflitto tra Hamas e Israele..."

Rimango la stessa che nel 2007 aveva condiviso la lettera da Chris Capps-Schubert, veterano della guerra in Iraq e disertore e James Circello, movimento di resistenza tra i militari (GI Resistance movement) a Vicenza, a tutte le donne e gli uomini italiani e chiedevo di diffondere.Anche quella che scrisse il 14 dicembre 2009 Stupido di un Turi Vaccaro sei rifinito in carcere... uomo simbolo della protesta pacifista contro le basi e la guerra.Sono quella che riportava la lettera da Napoli del 27 aprile 2007, con una mia lettera, "Zanotelli scrive a Prodi: che delusione sulla politica militare del Governo! Il comunicato delle Donne in nero di Padova, contro la base USA di Vicenza il 22 gennaio 2007...e concludo con quanto scrissi alla fine di La pazza: Cindy Sheehan il 31 maggio 2007.

Le centinaia forse molto di più di "cose che scrissi" non le conto, sono scomparse dal web sono scomparsi blog per cui mi sono spesa, non avendone mai avuto e voluto io uno ma continuo a stare su Facebook, per luogo di conoscenza alternativo e comunicazione. Alla fine di questi antefatti riporto articoli scritti da Antonio Mazzeo, che ben più di me è molto circostanziato nel descrivere come l' Italia partecipa a guerre e commercio di armi. "Non ho viaggiato per il mondo, sono stata a Parigi e ad Atene per due Social Forum, sono stata a Bruxelles una volta, per manifestare contro la Bolkestein, sono stata in Italia, nel mio paese, ho ascoltato le voci che mi arrivavano per la strada, al mercato, al lavoro, nella vita, ho letto i giornali, ho letto la posta in rete, ho guardato le immagini che oggi neanche arrivano più delle guerre quotidiane.Le emozioni di queste donne sono state come le mareee, alte-basse, flussi e riflussi, fragori di violenze e di sorrisi, silenzi sommessi di calme piatte e rantoli di risacca, forza inaudita delle tempeste, carezze di onde che arrivano stanche, ma arrivavano, sempre."

Doriana Goracci

Antonio Mazzeo, aveva scritto molto recentemente: "Tra il 14 e il 15 ottobre 2023, dall’aeroporto siciliano di Sigonella sono partiti aerei militari da trasporto verso Nevatim, base militare israeliana nel deserto del Negev, vicino alla città di Beersheba. Il mezzo utilizzato è un Globemaster dell’aviazione statunitense, destinato al trasferimento di sistemi d’arma, munizioni, equipaggiamento e anche passeggeri.Il 12 ottobre il mezzo si è alzato in volo per raggiungere la base americana di Tucson in Arizona e poi quella di Ramstein, in Germania. L’utilizzo dell’aeroporto militare di Sigonella non è una novità, trattandosi di un’area extraterritoriale. Nei fatti – e nella percezione del pubblico filo-palestinese – si tratta del coinvolgimento dell’Italia al fianco degli Usa e quindi di Israele.Nell’Alleanza Atlantica – quella a cui il presidente Sandro Pertini diede voto contrario contrario all’ingresso dell’Italia nel 1949 – l’Italia è usata come una porta-aerei nel Mediterraneo.Parlare della Base NATO di Sigonella vuol dire parlare della guerra in Libia, in quanto da quella base partirono molti droni spia, e del famoso scontro diplomatico che avvenne nell’ottobre 1985 quando il governo di Bettino Craxi negò all’allora presidente Ronald Reagan la consegna dei dirottatori palestinesi della nave Achille Lauro che avevano ucciso un cittadino americano.
Un braccio di ferro rimasto nella storia che rischiò di sfociare in uno scontro armato tra i soldati della Delta Force Statunitense da una parte e la vigilanza dell’aeronautica militare e i carabinieri dall’altra. Fu l’ultimo atto eclatante di un’Italia che è sempre stata attenta alle relazioni con la Palestina, oltre che a quelle con Israele.
Oggi, citare Sigonella significa aprire il capitolo della mancanza di sovranità in Italia."



Il Pentagono utilizza Sigonella per armare Israele scriveva Mazzeo il 14 ottobre La grande base aeronavale siciliana di Sigonella viene impiegata in queste ore dal Pentagono per i velivoli adibiti al trasporto di sistemi d’arma, munizioni ed equipaggiamento per le forze armate di Israele impegnate nei bombardamenti contro le milizie di Hamas e la popolazione di Gaza.

E ancora
"Il 13 ottobre è stato tracciato il volo di un grande aereo cargo C-17A Globemaster lll da Sigonella fino alla base aerea di Nevatim, nel deserto del Negev a pochi km dalla città di Beersheba.
L’installazione è una delle maggiori installazioni dell’Aeronautica Militare israeliana (anche nota in codice come Air Force Base 28), quartier generale del 116° Squadrone “Lions of the South” e del 140° Squadrone “Golden Eagle” – equipaggiati entrambi con i nuovi cacciabombardieri F-35 a capacità nucleare – e del 122° Squadrone “Nachson” per le operazioni di intelligence, sorveglianza e guerra elettronica grazie ai sofisticati velivoli-spia Gulfstream G550 e agli aerei radar AWACS/CAEW.
Il C-17A Globemaster lll è stato identificato con il codice di volo “RCH794” assegnato ai velivoli in forza al’Air Mobility Command (Comando Mobilità Aerea) delle forze aeree degli Stati Uniti d’America, responsabile per tutti gli aerei da trasporto strategico, tattico e da rifornimento in volo, con quartier generale presso la Scott Air Force Base, Illinois.
E’ stato possibile accertare che il grande aereo cargo era decollato la sera del 12 ottobre dall’aeroporto internazionale civile-militare di Tucson (Arizona) con destinazione la grande base aerea di Ramstein (Germania). Il C-17A Globemaster lll ha poi lasciato la base tedesca alle ore 12,39 del 13 ottobre per atterare due ore e dodici minuti dopo a NAS Sigonella. Dalla base siciliana il velivolo è decollato meno di due ore dopo verso Israele per atterrare alle alle 22.08 locali.
Alle prime ore del 14 ottobre il C-17A Globemaster lll di US Air Force ha fatto rientro a Sigonella."

 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.24) 13 novembre 2023 09:26

    Ipocrisia senza limiti. Quella di Crosetto fa il paio con il duo Biden e Blinken che invitano Israele a " non eccedere con i morti". E difatti, mentre si consuma un autentico sterminio di innocenti (i bambini uccisi ad oggi superano i 4000 ), gli USA (con camerieri europei al seguito) si mettono a guardia perché nessuno interferisca in questa azione criminale. Ospedali bombardati perché come dice l’ebreo Parenzo, che ogni volta che lo vedo su La7 mi suscita brutti pensieri, le strutture militari e quelle civili sono sovrapposte. Come fosse una scusante.

    Nel frattempo quelle facce di bronzo degli opinion maker nostrani si trastullano ancora sul Pogrom del 7 ottobre. Sempre richiamando, per alimentare lo sdegno, le donne stuprate, i bambini sgozzati e le teste tagliate, senza ovviamente prova alcuna, ma secondo i "racconti" degli stessi soggetti che stanno sterminando un intero popolo.

    Insomma ipocrisia a gogò. Quindi io sarei meno propenso a dire grazie a Crosetto. 

    ciao

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità