Duemila carcasse di maiali morti galleggiano nel fiume di Shangai

Dalle analisi effettuate sulle carcasse risulta che alcuni di questi fossero infettati dal circovirus suino, che però – ha tenuto a precisare lo Shangai Agriculture Committee – non avrebbe effetti nocivi sull'uomo.

Probabilmente i corpi dei suini sono stati gettati nel fiume dagli allevatori, nonostante la legge cinese imponga di portare le carcasse nei siti predisposti, o bruciarle con appositi disinfettanti. Le autorità di Shangai stanno ancora investigando sulle cause della moria di suini.

Secondo uno studio della Chinese Academy for Environmental Planning, il 90% delle sostanze inquinanti organiche nelle acque cinesi è causato da rifiuti animali, piuttosto che dagli scarti delle lavorazioni industriali.

Dopo quest'ennesimo scandalo, ribattezzato dagli abitanti di Shangai "broda per maiali" aumenta la sfiducia nei confronti del governo cinese rispetto al suo lavoro di salvaguardia sulla sicurezza di cibi e bevande.

Come riporta il The Atlantic, su Sina Weibo, il twitter cinese, un blogger ha fatto notare che recentemente sono morti centinaia di maiali di febbre suina, ma le autorità hanno diffuso la notizia trattandola come un caso isolato.

Solo nel villaggio di Zhulin, a gennaio sono morti 10.078 maiali, 8325 a febbraio.

La popolazione di Shangai è ora fortemente allarmata per le conseguenze dovute al consumo alimentare di un'acqua infestata da migliaia di animali morti: "Questa è l'acqua che beviamo!", mettendo in allerta sui forti rischi di infestazione dell'acqua ad uso domestico.