Critical fashion: ecco il nuovo volto della moda
Lontano dai grandi eventi, dalle luci del fashion biz più spinto e del glamour dei magazine più patinati, emerge con decisione una nuova visione della moda: una "critical fashion" che realizza le sue creazioni assemblando insieme eco sostenibilità, attenzione agli sprechi e riciclo creativo attraverso soluzioni che non hanno niente da invidiare in termini di appeal e creatività alle grandi maison.
Sono tante le realtà e i progetti fashion oriented che, in questi ultimi anni, hanno deciso di accostare impegno critico, etica green a soluzioni eco friendly, allo scopo di ripensare il concetto di moda, realizzando comunque capi cool.
Ma, al di là del prodotto finale, sono interessanti le storie e le avventure che stanno dietro a queste nuove fashion factory.
Qualche esempio?
Milano è la capitale della moda, certo, ma è anche teatro di una serie di atelier/laboratori di moda “critica”: ne rappresenta un esempio L’Hub, laboratorio creativo di rigenerazione tessile in cui creatività e lavoro sartoriale danno vita ad abiti, accessori patchwork, e ad un’altra moltitudine di creazioni in stoffa.
Attenzione alle caratteristiche etiche dei capi, riscoperta delle tecniche di lavoro tradizionali e dell’autoproduzione: sono gli elementi cruciali dell’avventura del laboratorio Isola della Moda, contenitore di diverse creatività unite dalla passione per una moda diversa.
Gli esempi sono davvero molti, interessanti e rappresentano avventure di Co-working sorprendenti: in questo senso, sono molte quelle raccontate su Co-Housing, magazine online che esplora “progetti condivisi” a 360°.
Condivisione di idee, spazi, passioni, business: una logica che contagia sempre più soggetti in diversi ambiti e che trova nel web una perfetta leva di promozione e visibilità. Per quanto riguarda la moda, questa nuova vision “critica” e “condivisa” conferisce originali stimoli contribuendo alla nascita di progetti e prodotti innovativi.
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