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Criminali in vacanza (e poveracci in galera). Il caso dei due marò

Il presidente Napolitano si commuove mentre ricorda i militari mandati a morire in terre lontane, di cui spesso non conoscevano neppure l’esistenza, ma soprattutto salutando il prossimo ritorno in patria dei due “eroici marò”, di cui tutti i telegiornali di regime, compresa RAI3 e RAI News, dicono che “avrebbero” ucciso due pescatori indiani.

 

Quanta delicatezza in quest’uso del condizionale, per non offendere i due militari di cui invece, al di là dei cavilli giuridici sulla distanza dalle coste degli sventurati pescatori, nessuno può negare il crimine. E di questo, si conosce anche la logica: Massimiliano Latorre, il “capo”, faceva parte del gruppuscolo ultrafascista di Giancarlo Cito, espulso a suo tempo dal MSI per eccessi di razzismo e troppo esplici legami con la malavita locale, che lo aveva voluto sindaco di Taranto. Giancarlo Cito è stato interdetto per sempre dai pubblici uffici, ma ha affidato il suo gruppo al figlio, e si limita a controllare la sua TV scandalistica, At6, da cui fanatizza i seguaci.

Se non fosse stato arrestato dalle autorità indiane, Massimiliano Latorre sarebbe stato candidato alle elezioni nella lista di Cito, che ammirava perché aveva cacciato con la violenza tutti i venditori ambulanti da Taranto utilizzando illegalmente squadracce di vigili e di netturbini. Avere a disposizione delle armi, e la certezza dell’impunità, li ha spinti a provarle su quei “musi neri” senza perdere tempo a verificare chi erano e perché si trovavano sulla loro rotta.

Altro che eroi. E per loro sono già stati spesi milioni di euro, giacché a parte la cauzione, sono stati assunti i migliori avvocati del Kerala e dell’India, sono stati inviati avvocati italiani di fiducia, molti ministri e sottosegretari sono andati più volte in India a spese nostre a perorare la loro causa, e a sostenere la tesi che se non fosse l’Italia a giudicarli, nessuno accetterebbe più di andare all’estero sotto le nostre gloriose bandiere.

Diamine, come si fa a compiere la nostra “missione” se non si ha la certezza dell’impunità?

Molti si chiedono se i due fucilieri torneranno in India. Non lo so, ma penso di sì. Il governo indiano li avrebbe rilasciati da un pezzo se non ci fosse stata una tenace mobilitazione dei poveri pescatori della costa del Kerala, e probabilmente il ritorno dopo la vacanza natalizia dovrebbe facilitare una rapida conclusione concordata con una monetizzazione del danno (magari un po’ di più dell’elemosina concessa dall’Italia alle famiglie delle due vittime).

Ma poi, perché non dovrebbero tornare lì? In quel paese, se si gode di alte protezioni (in questo caso quella del nostro governo, legato all’India da molti affari, anche sul terreno militare) non si sta come si sta nelle carceri italiane: i due eroici sparatori avevano a disposizione una villetta, ed erano già di fatto in una specie di vacanza esotica. Il loro ritorno è un altro regalo non solo ai Di Paola e agli alti gradi militari che ci tengono all’impunità per i loro subalterni, ma all’intera destra che ha fatto campagna per chiedere un energico intervento del governo, rivendicando perfino un blitz di teste di cuoio per liberarli. Invece sono stati riportati a casa a spese nostre. Ecco altro materiale per un Audit sul debito accumulato anche con le assurde imprese militari dell’Italia e alla conseguente militarizzazione anche della nostra presenza commerciale, divenuta sempre più insicura in un mondo lacerato ed esasperato dall’ingiustizia. In cui ci siamo specializzati a fornire tiratori scelti.

Intanto nelle carceri italiane, piene di poveracci, finiti lì per reati minori o solo perché hanno la pelle scura e sono stati definiti “clandestini” dopo che hanno perso col lavoro il permesso di soggiorno, si muore ogni giorno. Perché se ne occupa il solo Pannella, che tra l’altro difende una causa giustissima, come ha fatto altre volte, ma sempre facendo un po’ di spettacolo per ritagliare ancora un po’ di spazio alla sua lista?

E il “quarto polo”, momentamente finito in mano ai giudici (sui media si parla solo di loro), che fa? Si preoccupa soltanto della “legalità”, di una “politica antimafia nuova”, e della tutela degli imprenditori “soffocati dalla finanza, dalla burocrazia e delle tasse”? Perché, se si presenta così, la sinistra dovrebbe votarlo? Sono già in tanti a dire queste cose…

 

PS. Dimenticavo: mentre tanti poveracci innocenti rimangono in galera, c'è chi sollecita Napolitano a concedere la grazia a un calunniatore di mestiere, che trascorre la sua terribile detenzione in un palazzo di quattro piani con piscina interna...

Questo articolo è stato pubblicato qui

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.174) 21 dicembre 2012 12:04

    Queste sono osservazioni da azzeccagarbugli, la pretesa degli imperialisti di giudicare da soli i propri militari è scandalosa, e serve a garantire l’impunità ai propri uomini. Si pensi al Cermis, ecc.
    Che andiamo a fare in giro per il mondo? Provochiamo crisi e instabilità e magari anche come sottoprodotto la pirateria, e poi andiamo a fare i gendarmi. E non a caso alleviamo marò e paracadutisti imbevuti di ideologie razziste e fasciste...

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.150) 21 dicembre 2012 11:22

    L’autore dello scritto non è cosciente che al di là della vera natura dei marò, la questione è di pura giurisprudenza. Il fatto è avvenuto in acque internazionali, è solo con l’inganno gli indiani hanno catturato i ns. militari. La competenza del giudizio è soltanto italiana, come il diritto internazionale prevede,e non idiana.Tutto qui. Se sono colpevoli o no lo dovrebbero giudicare soltanto tribunali italiani. Tutto il resto è soltanto chiacchiericcio.

    • Di (---.---.---.196) 21 dicembre 2012 13:20

      Non sono quasi mai d’accordo con l’autore dell’articolo, ma questa volta sottoscrivo in pieno quanto scrive. Ed aggiungo;
      C’è sempre qualche purista del diritto che si preoccupa di salvaguardare le procedure, trascurando ed oscurando (volutamente o inconsapevolmente, non importa), l’aspetto intrinsecamente etico e morale delle questioni, quello che viene comunemente definito "sentimento popolare", quel sentimento cioè che ci fà sentire giusta o ingiusta una tesi o una situazione e che, purtroppo, cozza quasi sempre con la sorda indifferenza dei cultori del diritto a prescindere.
      Persino in un banale scambio di opinioni tra persone che non sono direttamente coinvolte nei fatti che si stanno commentando, che nulla devono decidere e da cui non dipende alcunchè, questi campioni della corretta interpretazione della LEGGE, anzichè entrare nel merito delle questioni con la sensibilità dell’essere umano, si sentono in dovere di spiegare agli "ignoranti", il perchè ed il percome bisogna chiudere occhi e mente e cedere il passo ai sacri testi del Diritto.

  • Di (---.---.---.174) 21 dicembre 2012 12:04

    Queste sono osservazioni da azzeccagarbugli, la pretesa degli imperialisti di giudicare da soli i propri militari è scandalosa, e serve a garantire l’impunità ai propri uomini. Si pensi al Cermis, ecc.
    Che andiamo a fare in giro per il mondo? Provochiamo crisi e instabilità e magari anche come sottoprodotto la pirateria, e poi andiamo a fare i gendarmi. E non a caso alleviamo marò e paracadutisti imbevuti di ideologie razziste e fasciste...

    • Di (---.---.---.194) 22 dicembre 2012 16:39

      Questo è rimasto alla terza internazionale, al Lenin di "Imperialismo fase suprema del capitalismo". Per favore qualcuno che gli è vicini gli spieghi pazientemente che è passato un pò di tempo, Lenin è morto e pure Stalin, i comunisti non esistono più se non nella fantasia di Diliberto; Ferrero e chissà forse Bertinotti.

    • Di (---.---.---.111) 25 dicembre 2012 20:39

       BERLUSCONI,CICCHITTO,GHEDINI LA RUSSA, SANTANCHE,E BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA

  • Di (---.---.---.150) 21 dicembre 2012 14:33

    Tutto il resto è soltanto chiacchiericcio....demagogico.

  • Di raffaele basile (---.---.---.87) 21 dicembre 2012 17:53
    raffaele basile

    Piena condivisione per il contenuto dell’articolo.


    Sono un "giurista" per formazione e professione, ma non si può certo semplicisticamente liquidare il caso in questione come una pura questione di leggi e giurisprudenza. Troppo comodo. Io mi rifiuto di farlo, anche se con la legge convivo quotidianamente.

    Anche a me, piuttosto, è venuto in mente quanto accaduto per il "Cermis".In quell’occasione, lo stato forte erano gli USA, e noi il debole. Vuoi mettere invece adesso, che lo stato "forte " siamo noi, contro quegli straccioni dell’India? Una volta tanto, si potrebbe anche vincere facile. Perché perdere una simile occasione per dare un po’ di lustro alla nostra malconcia reputazione internazionale? 

    Tutti allora a fare il tifo per gli eroici combattenti, che in fondo hanno fatto il proprio dovere limitandosi a far fuori solo qualche inutile pescatore levantino.

    Evviva evviva, stanno tornando a casa!
  • Di (---.---.---.110) 21 dicembre 2012 18:39

    Non vorrei vivere in un Paese nel quale esistono leggi subordinate a questioni etiche o di principio, perchè ciò che è etico è opinabile ed il rischio sarebbe quello di scivolare in una dittatura. 


    Il diritto ha un presupposto oggettivo e non deve essere invocato in base a calcoli di convenienza.

    Il tribunale naturale è quello italiano? Che vengano giudicati in Italia. Le altre richieste non hanno a che vedere con la giustizia, ma col giustizialismo.
    • Di (---.---.---.196) 21 dicembre 2012 21:05

      Nessuno ha parlto di scrivere nuove leggi "Etiche", si è solo parlato di quel "comune sentire" che appartiene agli esseri umani pensanti e senzienti. Quì si sta conversando tra liberi cittadini che esprimono il loro sentire, non stiamo ad un convegno di giuristi, che pure non dovrebbero essere asettici di fronte a questioni di etica e morale, anzi.
      Ma poi che cos’hai contro l’Etica? Non è forse quello che maggiormente ci differenzia dagli animali? E non è forse vero che le LEGGi sono state pensate da sempre per consentire la convivenza civile e sociale, basata su comuni valori etici?
      Per finire, se almeno questi due figuri avessero espresso un qualche sentimento di dispiacere, una anche piccola espressione di rammarico per aver tolto la vita a due esseri umani. 
      Che so, dolersi almeno per una maledetta fatalità, andata oltre le loro intenzioni! Macchè! L’unica loro preoccupazione è stata mangiare il panettone e festeggiare in famiglia una festività il cui spirito è lontano le mille miglia da comportamenti simili.

  • Di paolo (---.---.---.216) 22 dicembre 2012 11:05

    Insomma la conclusione è che due fascistelli travestiti da marò avrebbero fatto tiro al piattello ,avendo come bersaglio dei poveri innocenti pescatori indiani .

    Può essere , ma ne siete proprio sicuri ,l’articolista ha delle prove inoppugnabili ? Per ora di sicuro ,a prescindere da disquisizioni etiche e morali che avrebbero senso solo se fossero accertate le responsabilità dei due ,c’è che la nave era in acque internazionali(rilievo GPS )e quel pirla di comandante ,complice la solita inefficienza nostrana ,l’ha condotta in un porto indiano ,creando di fatto tutto questo trambusto internazionale .

    Alcune precisazioni sui commenti che ho letto : 1° )quella zona di mare è infestata da pirati (armati) che provengono dalle coste sia del Corno d’Africa che da quelle indiane ,altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di imbarcare i marò ,2°) l’India è un paese pieno di contraddizioni ma oltre ad essere una potenza nucleare si avvia ad essere anche una delle prime in campo economico ,quindi calma con "gli straccioni " ,3°) le cautele del nostro esecutivo sono più che giustificate proprio per non offrire l’immagine di prepotenza ,oltretutto non realistica ,che ci hanno regalato gli USA nel caso "Cermis" .

    Non sarebbe meglio prima aspettare le conclusioni del processo nel tribunale del Kerala ?

    • Di (---.---.---.10) 22 dicembre 2012 22:59

      Ma una piccola espressione di rammarico e cordoglio per le famiglie dei due poveracci, no? Pensa se fossi tu uno dei figli, o padri, o mogli, come ti sentiresti nel sentirti dire che il tuo caro è morto per una giusta causa, giacché "quella zona di mare è infestata da pirati" e quindi chi te lo ha ammazzato era nel suo pieno diritto, e la colpa di tutto è di quel pirla del comandante, che se si fosse fatto gli affari suoi oggi di quei due rompipalle neanche sapremmo l’esistenza!
      Alla faccia della solidarietà!

  • Di paolo (---.---.---.216) 23 dicembre 2012 11:41

    No ,nessuna compassione e nessuna solidarietà fino a quando non verrà accertato che "quei due poveracci " , come li definisci tu , erano effettivamente due "poveracci" e non due figli di buone donne in cerca di avventura . Se ciò fosse ,ossia che erano effettivamente due innocenti pescatori ,non solo la solidarietà ma anche il sostegno all’arresto dei due marò ,ovviamente qualora ne fossero accertate le reponsabilità .
    Il comandante è un pirla perché avrebbe dovuto far giudicare i marò da chi ne aveva la competenza giuridica .E non è questione di "farsi gli affari " ,come dici tu , lui era in dovere di non cedere all’abuso fatto dalle motovedette indiane . Nel mondo civile funziona cosi’ ,si rispettano leggi e regolamenti ,soprattutto se internazionali.Pensa se la nave era inglese ,americana o di chi altri ed oggi i porti indiani sarebbero presidiati al punto che neanche i gabbiani uscirebbero più .

    Comunque pietà a prescindere no ,prima l’accertamento dei fatti.

  • Di (---.---.---.253) 24 dicembre 2012 13:45

     Conoscere per deliberare. Leggo commenti di persone completamente disinformate, che si basano solo su loro pregiudizi. Consiglio TUTTI di informarsi un minimo sui fatti, poi di scrivere cio’ che si vuole. Do solo 2 collegamenti a 2 siti in italiano a cui vanno premesse le lettere    che io ho separato con spazi perche’ lego che qua non sono ammessi collegamenti diretti ad altre pagine    h t t p : / / w w w .seeninside.net/piracy/  

    h t t p : / / w w w .legnostorto.com/index.php?option=com_content&task=view&id=35931
    Dunque questi indirizzi vanno ricostituiti eliminando gli spazi fra le lettere iniziali. 
    Il primo racconta i fatti successi in Oceano indiano. 
    Il secondo spiega perche’ due nazioni sempre state amiche come Italia ed India sono oggi in grave contrasto. C’entra la FINMECCANICA e mega TANGENTI pagate o da pagare e spartite o addebitate in eccesso a politici indiani piuttosto che a politici italiani. 
  • Di (---.---.---.60) 25 dicembre 2012 12:30

    chi paga il riscatto da 800 e passa milioni di euro per la loro cazzo di vacanza, ma noi naturale e tutti a dire poverini dobbiamo andare a prenderli io penso che loro hanno combinato ilguaio loro pagano TI AIUTA QUALCUNO A TE 

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.104) 25 dicembre 2012 23:17
    Giacomo Nigro

    Condivido; l’ipocrisia dei nostri governanti è pari solo alla loro capacità di affossare i lavoratori dipendenti e autonomi.

  • Di (---.---.---.38) 27 dicembre 2012 09:43

    che vngano giudicati da un tribunale italiano, bene. ma che poi, se rei, che paghino fino in fondo, senza suffragi politici. in italia i militari vengono addestrati per uccidere, disattendendo il dettato costituzionale.

  • Di (---.---.---.176) 11 marzo 2013 21:30

    Colpevoli o innocenti l’india ha violato le leggi internazionali ed ha catturato i nostri soldati con l’inganno e questo è molto piu disonorevole
    oltretutto penso siano innocenti perche i pirati che catturano le navi in quel tratto di mare si camuffano da pescatori per avvicinare i mercantili e sono conniventi con i locali per nascondere i mercantili sequestrati 
    inoltre le perizie balistiche hanno accertato che i fori di proiettili non corrispondono con i proiettili in dotazione ai nostri marò
    poi perche non sono stati processati in questi 12 mesi forse perche avevano paura che avrebbero dovuto riconoscerli innocenti ?? e avevano paura della reazione della popolazione connivente con i traffici e i guadagni con i pirati

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