• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Coronavirus: vince la via di Paolo Ascierto lo conferma anche Sandro (...)

Coronavirus: vince la via di Paolo Ascierto lo conferma anche Sandro Giannini

L'approccio antiinfiammatorio è risolutivo e consente un trattamento senza ospedalizzazione. Il problema è cardiovascolare e non respiratorio, ventilatori polmonari inutiliI reperti autoptici ed i cardiologi che seguono i malati di Covid 19 confermano la via indicata dal Prof. Paolo Ascierto di Napoli. In sostanza i decessi sopraggiungono in seguito a coagulopatia con trombi venosi che impediscono l'ossigenazione dei polmoni per cui la ventilazione polmonare solitamente praticata è inutile e dannosa come del resto mostrato dai dati statistici: 9 ventilati su 10 decedono. 

Insomma il problema è cardiovascolare e si risolve utilizzando – in contrasto alle indicazioni terapeutiche cinesi – degli antiinfiammatori come dimostrato dal fatto che nessuno dei pazienti affetti da artrite reumatoide sono finiti in intensiva proprio perchè usano un potente antiinfiammatorio noto da tempo ed assai economico: il Cortisone.

Il tocilizumab utilizzato per la prima volta da Paolo Ascierto è appunto un potente antiinfiammatorio. La via indicata dal Prof. del Pascale di Napoli è ora protocollata dall' AIFA ed è divenuta di profilassi ordinaria. Il Prof. Sandro Giannini, Cardiologo del Rizzoli di Bologna, “uomo del Fronte” nella lotta al Coronavirus ha sostanzialmente ridimostrato per altra via la validità della cura Ascierto: “credo di aver dimostrato la causa della letalità del coronavirus. Al Beato Matteo ci sono due cardiologi che girano su 150 letti a fare ecocardio con enorme fatica e uno sono io. Fatica terribile! Però, di quello che alcuni supponevano, ma non ne riuscivano a essere sicuri, ora abbiamo i primi dati: si va in rianimazione per tromboembolia venosa generalizzata soprattutto polmonare. Dunque non servono a niente le rianimazioni e le intubazioni perché innanzitutto devi sciogliere, anzi prevenire queste tromboembolie. Se ventili un polmone dove il sangue non arriva, non serve. Infatti muoiono 9 su 10. Perché il problema è cardiovascolare, non respiratorio. Sono le microtrombosi venose, non la polmonite a determinare la fatalità” Un nuovo approccio che consente di evitare la ospedalizzazione rinviando alla cura a casa evitando il rischio trombotico. La fine di un incubo? Per Sandro Giannini “si può tornare a giocare e riaprire le attività commerciali via la quarantena. Non subito. Ma il tempo di pubblicare questi dati, il vaccino può arrivare con calma”.

francesco latteri scholten.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità