• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Contro il nuovo fascismo di Berlusconi

Contro il nuovo fascismo di Berlusconi

Contro il nuovo fascismo di Berlusconi

Bisogna avere il rispetto per la verità dei fatti e l’onestà di restituire alle parole il loro significato.

 

Nel nostro Paese nella notte tra il 5 e il 6 marzo scorsi il governo, praticando l’ennesimo abuso di potere normativo, ha calpestato la democrazia.

Un capo del governo che non riconosce l’autorità della legge, che si mette al di sopra della legge, che vara leggi per favorire se stesso e la sua parte politica, che cambia le regole del gioco (elettorale) quando la partita è già iniziata, che non rispetta gli organi deputati all’amministrazione della giustizia e le loro sentenze, che denigra i magistrati, che viola ripetutamente la Costituzione, che attribuisce i propri errori all’opposizione, che accusa senza uno straccio di prova magistratura e minoranza di ordire oscuri complotti e di usare la giustizia a fini di lotta politica, che rovescia la realtà affermando il falso, che fa eleggere dei condannati per mafia in Parlamento, che mette le mani sull’informazione, non è un capo del governo ma un uomo irresponsabile e tirannico che si pone al di fuori dello Stato di diritto.

Il re è nudo.

E’ sotto gli occhi di tutti che l’attuale premier si sta comportando come un despota.

Nella storia della nostra Repubblica non si è mai visto uno scontro così duro fra poteri dello Stato come oggi. O meglio: non si è mai vista un’aggressione così feroce da parte di un potere, quello esecutivo, a danno degli altri. Non era mai accaduto che il suo massimo esponente, il presidente del consiglio, prendesse a pugni la Costituzione. Non solo. Il capo del governo non ci ha risparmiato nemmeno il vergognoso linciaggio contro la Corte Costituzionale, l’organo che ha il compito di giudicare la legittimità costituzionale delle leggi. Ha avuto perfino l’ardire di definire l’attività della Corte “negazione della democrazia”.

E’ uno spettacolo doloroso, inquietante, indegno e inaccettabile.

Sembra un incubo. E vorrei che lo fosse.

Ciò che stiamo vedendo ha a che fare con l’eversione, con un governo che si trasforma in regime, con un nuovo fascismo. Il nuovo duce è sempre più arrogante, prepotente, tracotante.

Non siamo sul baratro ma siamo, purtroppo, già caduti nel precipizio.

“Nello Stato di diritto, nessuno, anche al più alto grado dell’ordinamento, è legibus solutus (sciolto da vincoli di leggi)” ammoniva il filosofo Norberto Bobbio nel 1994 in un articolo apparso su La Stampa. Oggi in Italia con il cosiddetto “legittimo impedimento” (palesemente incostituzionale), ovvero l’ultimo provvedimento-porcata di questo regime, la legge non è più uguale per tutti.

E non c’è democrazia in un Paese dove chi è potente può tutto, senza limiti.

Dalle stesse recenti parole del premier emerge con chiarezza la conferma che egli ritiene di essere onnipotente per aver ricevuto il voto dagli elettori. Ma dimentica che in una vera democrazia anche i rappresentanti del popolo sono obbligati ad agire all’interno della Costituzione che statuisce, tra l’altro, la divisione, l’equilibrio e l’indipendenza dei poteri dello Stato.

Gli atti del capo del governo sono tanto più gravi perché compiuti da un laureato in giurisprudenza, quindi in malafede.

L’articolo 54 della Costituzione prescrive che i cittadini che esercitano funzioni pubbliche devono adempierle con disciplina ed onore. In questo Paese sono invece scomparsi decenza e diritto: si continua impunemente ad offendere la Legge ed i cittadini onesti i quali la Legge la rispettano sempre, ogni giorno, e pertanto si sentono presi in giro da chi, essendo eletto dal popolo, dovrebbe dare per primo il buon esempio.

L’episodio che qualche giorno fa si è verificato nella conferenza stampa del premier è l’epifania delle enormi contraddizioni di questo governo. Un cittadino, senza attendere il proprio turno, insiste nel porre domande al presidente del consiglio, che perde le staffe e l’offende. Il capo del governo, il primo a non rispettare le leggi scritte codificate, pretende però che il cittadino osservi le regole non scritte della buona educazione. Ciò dà la misura del paradosso: le norme valgono sempre e solo per gli altri ma non per lui, “legibus solutus”. In quella sede è pure intervenuto, come uno scagnozzo, il ministro della difesa che, dimentico del suo incarico, ha perfino aggredito fisicamente il cittadino strattonandolo: evidentemente si reputava non un ministro della Repubblica bensì un ministro della repubblica di Salò. In altri Paesi, tale gesto squadrista avrebbe imposto le dimissioni del capo del dicastero. Registriamo che in Italia non succede. Del resto, se non siamo ancora alle “leggi fascistissime”, poco ci manca. Nell’era della televisione, non occorre più far chiudere i giornali. Basta addomesticare i telegiornali oppure impedire la messa in onda delle trasmissioni che raccontano la realtà e fanno pensare.

Tutto questo, infatti, avviene mentre i cittadini vengono arbitrariamente privati di un loro diritto costituzionalmente garantito: essere informati. La decisione di sospendere i programmi di approfondimento Rai (Tv di Stato, servizio pubblico) non ha precedenti ed è gravissima. Il Cda Rai ha confermato lo stop dei talk-show d’informazione ed oggi la Commissione di Vigilanza Rai ha fatto altrettanto. Vergogna. Bisogna conoscere per poter veramente decidere. I cittadini pagano il canone Rai anche per avere libera informazione, non per vederla imbavagliata. Ma il Sultano, in perenne delirio di onnipotenza e superiorità, non vuole. Non sopporta la verità. Così interviene direttamente per condizionare l’opinione pubblica e per ordinare la cacciata di giornalisti o la chiusura dei programmi televisivi a lui scomodi, trovando sempre servi compiacenti e solerti.

Le pressioni che il premier avrebbe esercitato addirittura sull’Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) sono indecenti.

Ormai il disegno della P2 è quasi completamente attuato.

C’è bisogno di una rivolta morale. Da parte di tutti. Non si tratta di essere di destra o di sinistra ma, semplicemente, di essere persone perbene alle quali stanno a cuore le sorti ed il rispetto delle Istituzioni.

Tra la gente, comprensibilmente amareggiata e schifata da questo lerciume, c’è anche chi sostiene che bisognerebbe fare le valigie ed andarsene dall’Italia.

Non sono d’accordo. Io credo, invece, che proprio ora sia necessario resistere: non possiamo fuggire e lasciare le istituzioni del nostro Paese in mano a chi non possiede il senso dello Stato.

Lo dobbiamo a chi, con il sacrificio della vita, ci ha donato la libertà e la democrazia. Che sono conquiste. Conquiste che vanno difese, ricordandoci che la Costituzione italiana è nata dalla Resistenza. Quel che sta accadendo ora avviene anche perché molti hanno dimenticato la storia del nostro Paese, le radici della nostra libertà, le origini della nostra democrazia.

Io oggi accuso chi in questi anni si è disinteressato della politica, chi si è sottratto al voto astenendosi, chi ha fatto finta di non vedere. E’ così che siamo giunti a questo punto, governati da un pericoloso egolatra incurante dei veri problemi del Paese.

Sandro Pertini, ex partigiano e presidente della repubblica, affermò: “Oggi la nuova Resistenza in cosa consiste? Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato, di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè oggi ci vogliono due qualità: l’onestà e il coraggio. L’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti. La politica deve essere fatta con le mani pulite: se c’è qualche scandalo, se c’è qualcheduno che dà scandalo, se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato!”.

Ecco il motivo per il quale oggi scrivo queste righe. Per rispondere all’appello di Pertini mentre vedo il mio Paese arretrare nel tempo e nei diritti.

Un Paese che fu la patria del diritto e che adesso, invece, è guardato dal mondo con preoccupazione.

Io parteggio. Parteggio per la Costituzione. Una Costituzione che, come ricordò un giorno Oscar Luigi Scalfaro, presidente emerito della repubblica e padre costituente, “gronda lacrime e sangue”.

In questo difficile momento per il nostro Paese, ciascuno deve fare la propria parte. E’ questo il tempo delle scelte. Democrazia o nuovo fascismo.

Viva la Resistenza, viva la Repubblica, viva la Costituzione.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.239) 27 marzo 2010 18:23

    La storia insegna che la Febbre del Tribuno cerca sempre di imporre le sue regole ed i suoi interessi. Insegna anche che il Capo si circonda di una casta di Primi Super Cives attenta agli affari ed ai privilegi. C’è poi la gente comune. Come accade nel paese del Barbiere e il Lupo la gente prova a risolvere i problemi con l’arte dell’arrangiarsi ... (altro ancora => http://forum.wineuropa.it )

  • Di Cures Riches (---.---.---.243) 27 luglio 2011 19:23
    Cures Riches

    Thank you for your complaint about Silvio Berlusconi. It’s worth mentioning that he’s about a thousand times richer and greedier than the rest of G8 leaders combined. He’s the center piece of a spiritual oppression coercion that reaches far beyond Italy and far beyond earth. Unfortunately in the rest of the world the attitude has been "the voters of Italy got what they voted for". He spiritual cannibalizes his enemies and shoo feeds efforts that increases avarice or pushes to trouble. Please do more than apologize to the rest of the world and ask for a rescue from the psychopath Berlusconi. For those with more experience with the spirit murder system it is worth investigating the probability that Berlusconi is the only orchestrator channel (the one in the brain that gives excuses to the other channels) in all of government. Good luck from Cures 
    Traduzione di Google: Grazie per il vostro reclamo Silvio Berlusconi. Vale la pena ricordare che è circa mille volte più ricco e avido che il resto del leader del G8 insieme. E ’il pezzo centrale di una coercizione oppressione spirituale che va ben oltre l’Italia e ben oltre la terra. Purtroppo nel resto del mondo, l’atteggiamento è stato "gli elettori di Italia hanno ottenuto ciò che ha votato". Egli spirituale cannibalizza i suoi nemici e gli sforzi feed shoo che l’avarizia aumentare. Si prega di fare di più che scusarsi con il resto del mondo e chiedere un salvataggio da psicopatico Berlusconi. Per chi ha più esperienza con il sistema di omicidio spirito vale la pena indagare la probabilità che Berlusconi è il canale orchestratore solo (quello nel cervello che dà scuse per gli altri canali) in tutte le di governo. Buona fortuna da Cures

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares