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Consulenti ONU: “La Divina Commedia è razzista, islamofobica e antisemita. Via dalle scuole”

Gherush92 è una nota organizzazione di ricercatori e professionisti che gode dello status di consulente speciale con il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. Svolge progetti di educazione allo sviluppo dei diritti umani ed è presieduta da Valentina Sereni. L’ultimo studio riguarda la Divina Commedia: ecco i principali punti.

La Divina commedia è razzista

Stereotipi, luoghi comuni, contenuti e frasi offensive, razziste, islamofobiche e antisemite che difficilmente possono essere comprese e che raramente vengono evidenziate e spiegate nel modo corretto. E’ il contenuto di alcune terzine della Divina Commedia che, secondo Gherush92, andrebbe eliminata dai programmi scolastici o, quanto meno, letta con le dovute accortezze.

”La Divina Commedia – spiega all’Adnkronos Valentina Sereni, presidente di Gherush92 – pilastro della letteratura italiana e pietra miliare della formazione degli studenti italiani presenta contenuti offensivi e discriminatori sia nel lessico che nella sostanza e viene proposta senza che via sia alcun filtro o che vengano fornite considerazioni critiche rispetto all’antisemitismo e al razzismo”.

Calunnia il popolo ebraico

‘Studiando la Divina Commedia – sostiene Gherush92 – i giovani sono costretti, senza filtri e spiegazioni, ad apprezzare un’opera che calunnia il popolo ebraico, imparano a convalidarne il messaggio di condanna antisemita, reiterato ancora oggi nelle messe, nelle omelie, nei sermoni e nelle prediche e costato al popolo ebraico dolori e lutti”.

E ancora, prosegue l’organizzazione, "nel canto XXIII Dante punisce il Sinedrio che, secondo i cristiani, complotto 'contro Gesu’; i cospiratori, Caifas sommo sacerdote, Anna e i Farisei, subiscono tutti la stessa pena, diversa però da quella del resto degli ipocriti: per contrappasso Caifas è nudo e crocefisso a terra, in modo che ogni altro dannato fra gli ipocriti lo calpesti”.

”Nel canto XXVIII dell’Inferno – spiega ancora Sereni – Dante descrive le orrende pene che soffrono i seminatori di discordie, cioè coloro che in vita hanno operato lacerazioni politiche, religiose e familiari. Maometto è rappresentato come uno scismatico e l’Islam come una eresia. Al Profeta è riservata una pena atroce: il suo corpo è spaccato dal mento al deretano in modo che le budella gli pendono dalle gambe, immagine che insulta la cultura islamica. Alì, successore di Maometto, invece, ha la testa spaccata dal mento ai capelli. L’offesa – aggiunge – è resa più evidente perchè il corpo ”rotto” e ”storpiato” di Maometto è paragonato ad una botte rotta, oggetto che contiene il vino, interdetto dalla tradizione islamica. Nella descrizione di Maometto vengono impiegati termini volgari e immagini raccapriccianti tanto che nella traduzione in arabo della Commedia del filologo Hassan Osman sono stati omessi i versi considerati un’offesa”.

Il canto 34

Sotto la lente di ingrandimento in particolare i canti XXXIV, XXIII, XXVIII, XIV. Il canto XXXIV, spiega l’organizzazione, è una tappa obbligata di studio. Il personaggio e il termine Giuda e giudeo sono parte integrante della cultura cristiana: ”Giuda per antonomasia è persona falsa, traditore (da Giuda, nome dell’apostolo che tradi’ Gesu’)”; ”giudeo è termine comune dispregiativo secondo un antico pregiudizio antisemita che indica chi è avido di denaro, usuraio, persona infida, traditore” (De Mauro, Il dizionario della lingua italiana). Il significato negativo di giudeo è esteso a tutto il popolo ebraico. Il Giuda dantesco è la rappresentazione del Giuda dei Vangeli, fonte dell’antisemitismo.

Rapporti contro natura

Anche i sodomiti, cioè coloro che ebbero rapporti “contro natura”, sono puniti nell’Inferno: I sodomiti, i peccatori più numerosi del girone, sono descritti mentre corrono sotto una pioggia di fuoco, condannati a non fermarsi. Nel Purgatorio i sodomiti riappaiono, nel canto XXVI, insieme ai lussuriosi eterosessuali.

Nessuna censura

”Non invochiamo né censure né roghi – precisa Sereni – ma vorremmo che si riconoscesse, in maniera chiara e senza ambiguità che nella Commedia vi sono contenuti razzisti, islamofobici e antisemiti. L’arte non può essere al di sopra di qualsiasi giudizio critico. L’arte è fatta di forma e di contenuto e anche ammettendo che nella Commedia esistano diversi livelli di interpretazione, simbolico, metaforico, iconografico, estetico, ciò non autorizza a rimuovere il significato testuale dell’opera, il cui contenuto denigratorio è evidente e contribuisce, oggi come ieri, a diffondere false accuse costate nei secoli milioni e milioni di morti. Persecuzioni, discriminazioni, espulsioni, roghi hanno subito da parte dei cristiani ebrei, omosessuali, mori, popoli infedeli, eretici e pagani, gli stessi che Dante colloca nei gironi dell’inferno e del purgatorio. Questo è razzismo che letture simboliche, metaforiche ed estetiche dell’opera, evidentemente, non rimuovono”.

”Oggi – conclude Sereni – il razzismo è considerato un crimine ed esistono leggi e convenzioni internazionali che tutelano la diversità culturale e preservano dalla discriminazione, dall’odio o dalla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, e a queste bisogna riferirsi; quindi questi contenuti, se insegnati nelle scuole o declamati in pubblico, contravvengono a queste leggi, soprattutto se in presenza di una delle categorie discriminate. E’ nostro dovere segnalare alle autorità competenti, anche giudiziarie, che la Commedia presenta contenuti offensivi e razzisti che vanno approfonditi e conosciuti. Chiediamo, quindi, di espungere la Divina Commedia dai programmi scolastici ministeriali o, almeno, di inserire i necessari commenti e chiarimenti”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.69) 13 marzo 2012 12:13

    Amore e Giustizia sono i temi portanti della Divina Commedia. L’hanno letta davvero? Non è che stanno leggendo la Bibbia, dove era lecito, in particolar modo nel Vecchio testamento, lo sterminio e il genocidio?

  • Di (---.---.---.222) 13 marzo 2012 12:20

    ma è un libro di 700 anni fa, togliamo pure la bibbia ora? e il corano (istiga alla jihad)? oppure occupiamoci di cose molto piu serie che ledono la mente dei ragazzini tipo i videogiochi violenti


  • Di (---.---.---.191) 13 marzo 2012 13:35

    BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM MMMMMMMMMMMM

    ROME??? ihihih
  • Di (---.---.---.191) 13 marzo 2012 13:36

    z z z???? ihih

  • Di (---.---.---.89) 13 marzo 2012 16:01

    Mi viene da dire....MAVVVAFFANCULO!!...è offensivo anche questo?

  • Di Nicola Spinella (---.---.---.116) 13 marzo 2012 22:05
    Nicola Spinella

    Ah, se l’Onu si limitasse a far l’Onu...

    Adesso cosa facciamo? tingiamo di bianco il Moro di Venezia? o Amleto dev’essere Gay? Sì che Rosenkrantz e Guildenstern non me l’hanno mai contata giusta eh?...

    Poi strappiamo Bibbia e Corano, ma chi si crede d’essere Mosé che apre le acque senza averci fatto sopra un referendum?

    E la Finanza? Gesù Cristo stacca gli scontrini per tutto quella panetteria da strada che gestisce con quei pescivendoli?

    Riscriviamo tutto: Gesù è un operaio di Pomigliano, Erode è il solito manager Italo Canadese, Pilato è un banchiere brizzolato prezzolato (da Goldman Sachs, Standard & Poors o da JPMorgans, fate un po’ voi). Viene crocifisso in maniera incruenta, costringendolo alla fame grazie ad un contratto precario da 433 euro mensili: roba da sfigati, ma che volete? Il figlio di un falegname che non paga l’iva sui tavoli di legno è per forza un po’ sfigatello. E non ha nemmeno un buon senso degli affari, se quando entra nel tempio rovescia tutte le bancarelle dei gratta e vinci e del 3oro3oro....



  • Di Francesco Finucci (---.---.---.75) 13 marzo 2012 23:31
    Francesco Finucci

    No, giuro, non riesco a capire la logica degli "esperti" e meno quella dell’articolo. Si tratta di un testo del trecento, che come tutti i testi antichi e medievali ha elementi di grossa contraddizione con la cultura odierna (e non sempre in senso negativo). Se si leggono alcuni passaggi di Platone o Rousseau vengono i brividi, i professori ci passano sopra (anche se è vero che entrambi si studiano meglio all’università, non a scuola) perché sanno perfettamente che stare a spiegare che un omosessuale non è un sodomita che andrà all’inferno sarebbe molto più deleterio, perché gli studenti potrebbero pensare che lo si spiega loro perché effettivamente è una cosa in cui alcuni credono, o è comunque possibile pensarlo. Quindi invece di un’assurdità diventa una ribellione.

  • Di (---.---.---.102) 14 marzo 2012 20:33

    ma chi li paga questi insigni esperti? in un momento come questo francamente non se ne dìsente proprio il bisogno. e poi di che cazzo parlano si offende chi? i terroristi che fanno strage di gente inerme e incolpevole quelli non li offendono?

     

  • Di (---.---.---.193) 4 settembre 2012 01:07

    Ciao 

    ti propongo questo video sulla divina commedia, spero possa aiutare!

    grazie

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