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Comincia il Campionato

Anche se già ci sono stati gli anticipi, i posticipi degli anticipi, e ancora ci saranno posticipi e anticipi dei posticipi, oggi comincia il campionato. Allora mi lancio in alcune considerazioni (per quello che la mia insufficiente cultura calciofila mi consente) sulle squadre che stanno per prendervi parte. Il mercato è poi ancora aperto e già l’anno scorso gli ultimi colpi di coda hanno riservato sorprese e giocatori fondamentali (Wesley Sneijder, per esempio).

Inter. Per la prima volta da anni la squadra è più debole di quella dell’anno precedente. Ha solo ceduto giocatori e non ne ha acquistato alcuno. I "gladiatori" dello scorso anno sono più vecchi di un anno. Un Milan in nuce, soprattutto in difesa. Si parla tanto di acquistare un centrocampista e un attaccante, ma si dimentica che in difesa i giovani latitano. Si potrà affidare solo alla possibile sorpresa del giovanissimi Coutinho? Lo "zero tituli" è una possibilità. Una pausa fisiologica.

Roma. Per la Roma vale lo stesso discorso, o quasi, dell’Inter, con la scusante dei gravissimi problemi societari. Adriano e Simplicio restano due punti interrogativi enormi. Se dal punto di vista societario sarà un anno cruciale, forse dovrebbe iniziare a pensare a gestire l’ancor più difficile passaggio sportivo: l’era post-Totti.

Milan. Con l’arrivo di Ibrahimovic ha sicuramente una marcia in più. Se lo svedese-zingaro tuttofare riuscirà a colmare le lacune difensive allora... Se poi a centrocampo Boateng (uno dei pochi acquisti giovani recenti del Milan) riuscirà a imporsi, allora potrebbero esser dolori per gli altri. Poi si sa, nell’anno delle elezioni Berlusconi compra il campione ad effetto e la squadra deve andare a mille, almeno fino alle urne ...

Sampdoria. La partenza di Del Neri e un po’ di "appagamento" rischiano di non far ripetere la super-annata scorsa. L’eliminazione dalla Champions League è già il primo segnale, ma forse può far bene.

Palermo. Fa parte, insieme a Udinese e Genoa, di quelle squadre che arrivano "misteriose" all’inizio di campionato. Nel suo caso dopo un’ottima annata, qualche cessione importante (Cavani su tutti) e mercato sotterraneo. Se Rossi fornirà continuità potrà bissare la scorsa stagione.

Napoli. Acquisti importanti (Cavani) e cessioni dolorose per la tifoseria (Quagliarella). L’impressione è che la squadra sia meno forte, ma soprattutto instabile psicologicamente, a metà del guado tra speranza e realtà consolidata. Come Palermo, Samp e Genoa, ma più difficile da gestire nella realtà partenopea.

Juventus. La più attiva sul mercato. Molti innesti e cessioni inevitabili. Una rivoluzione che andava fatta, anche se seguire la strada di tanti acquisti "piccoli" anziché un solo grande nome (a parità di spesa) non paga sempre subito. Diventa però, con Milan e Inter, una delle favorite al titolo. Perché con tutti i difetti che le si possono trovare, la Juventus resta sempre una squadra che quando non è al tracollo può vincere. Se poi tra i nuovi acquisti uno o due faranno un exploit allora sarà dura per le altre.

Le altre. vedo bene il Genoa e la Lazio, invece più deboli Fiorentina e Udinese. Un punto interrogativo il Cagliari, e gravato da difficili conferme il Bari. Le sorprese da una di queste squadre possono sempre arrivare, anche se non per le zone alte della classifica.

Morale: scommetto in un non-scudetto dell’Inter (a mercato ancora da chiudere). 

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