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Come ha fatto Fiat a passare da azienda in crisi a salvatrice di colossi industriali?

Fin dal suo arrivo Marchionne ha reintrodotto in azienda quel rigore che FIAT aveva perduto negli anni dei compromessi sindacali e che faticava a recuperare.

La svolta è stata drastica ed a questa ha contribuito uno strumento formidabile: il WCM (World Class Manufacturing).

WCM (Worl Class Manufacturing) è la metodologia che Fiat persegue per arrivare ad essere una azienda eccellente.

La metodologia si basa su 20 pilastri fondamentali: 10 di tipo gestionale che hanno come obiettivo il coinvolgimento di tutti i dipendenti, e 10 di tipo tecnico che hanno come obiettivo il miglioramento economico dell’azienda.

In questo articolo parlo dei pilastri tecnici perchè questi sono quelli che hanno dato la svolta al modo di fare azienda in Fiat.

Sicurezza, human resurces, ambiente, cost deploiment, miglioramento focalizzato, automanutenzione, manutenzione professionale, early equipment management, quality control, logistica sono i 10 pillars (inglese per pilastri) su cui si fonda il WCM.

Questi pillars indirizzano le funzioni aziendali nel lavoro quotidiano ed impongono una analisi del rapporto beneficio/costo (B/C) che è la discriminante per la fattibilità dell’azione che si sta per intraprendere.

Ogni progetto per essere implementato deve avere un team competente, una analisi dei costi, delle azioni per il miglioramento del rapporto Benefici/Costi, ed un monitoraggio costante nel tempo.


I concetti di PROFONDITA’ ED ESTENSIONE sono l’ulteriore novità del metodo.

Esprimiamo il concetto di profondità: la metodologia impone che si individui un’area limitata dell’azienda su cui si comincia a fare Cantiere, solo quando il team ha dato i risultati attesi ed ha seguito rigorosamente gli steps previsti dai pillar (che sono sempre 7) si può pensare all’estensione della metodologia.


Coloro che decidono del raggiungimento dei risultati sono dei consulenti scelti direttamente da Marchionne, e degli appartenenti all’organizzazione internazionale per il WCM.

L’estensione consiste nell’individuazioni di altri cantieri, che sono aree indicate come critiche dall’analisi dei costi preliminari.

In pratica se non si dimostra di essere rigorosi in un ambito limitato, non si può pensare di passare oltre ed estendere la procedura.

Il punteggio che scaturisce dagli audit formali instaura una competizione tra stabilimenti che porta ad una ulteriore spinta al miglioramento.

Questa gara sembra un gioco, ma genera tra i competitori quello sforzo al miglioramento che è alla base delle performance industriali di Fiat.

Commenti all'articolo

  • Di enricom (---.---.---.175) 9 giugno 2009 22:07

    In soldoni credo che il successo, ancora tutto da dimostrare, dipenda principalmente dal fatto che la FIAT, sull’orlo del fallimento, ha "rapinato" una barca di soldi alla GM ed ha ricominciato a costruire macchine esteticamente accettabili al posto di obrobri (vedi Stilo). Tutto il resto sono belle parole, ma nient’altro.

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