Cirielli e l’uso della legittima difesa. Cialtronismo di maggioranza

Roma (16 dicembre) - Il presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Edmondo Cirielli, ha depositato ieri una interrogazione al ministro dell'Interno, «per comprendere se vi siano state particolari condizioni e/o disposizioni, che abbiano impedito al militare della Guardia di Finanza, coinvolto negli scontri di Roma, ieri, di fare un uso della sua pistola d'ordinanza per legittima difesa e per l'uso legittimo delle armi». «A parere dell'interrogante - si legge nelle premesse dell'atto di sindacato ispettivo - il militare di cui sopra si sarebbe trovato nelle condizioni previste dagli artt. 51, 52 e 53 del Codice Penale, eppure non ha ritenuto di utilizzare l'arma d'ordinanza, mettendo in pericolo innanzitutto la sua vita, e poi anche quella dei suoi colleghi e, più in generale, il perimetro di sicurezza per cui era stato predisposto il servizio di Ordine Pubblico, atteso che la pistola poteva anche essergli sottratta e utilizzata dagli aggressori». Cirielli continua, poi, affermando che «sembrerebbe che nei servizi di ordine pubblico, siano abitualmente impartiti ordini tendenti ad evitare tassativamente l'uso delle armi da fuoco salvo che per rispondere ad offese provenienti da sole armi da fuoco e ciò condizionerebbe negativamente l'operato degli agenti anche a costo di esporli ad ingiusti rischi, perfino della vita». Quindi, le richieste al ministro Maroni: «se il Governo intenda adottare provvedimenti per meglio disciplinare l'uso delle armi da fuoco in quelle particolari condizioni di ordine pubblico che rappresentano un potenziale pericolo per l'incolumità della vita degli operatori di pubblica sicurezza, delle istituzioni e, più in generale, dei cittadini e se vi siano, e a quali livelli, eventuali responsabilità nell'emanazione di direttive ed ordini che non tengono debitamente conto della legislazione vigente, e come si intenda sanzionarle».
Ecco un deputato che non condivide l'impianto costituzionale e che ignora pure le basi del diritto del penale e la ratio dell'istituto della legittima difesa, più un'altra discreta serie d'innovazioni che la modernità ha introdotto per allontanare le democrazie da altre forme di potere autoritarie ed arcaiche. Un vero eversore, un violento che legittimerebbe reazioni alla Bava Beccaris contro i nemici del suo governo, un terrorista ignorante che non dovrebbe sedere in parlamento in nessun paese civile.
A Cirielli, noto per aver dato il nome a una delle tante leggi salva-premier, la svolta di FIuggi è passata attraverso e continua a pensare e a comportarsi da estremista fascista. Sarà curioso leggere la risposta di Maroni.
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