Cina e Taiwan la pace passa per una coppia di panda giganti

La Cina ha donato a Taiwan di una coppia di panda giganti, animali molto rari e amati in oriente, in segno di distensione e pace.

L’isola di Taiwan fu annessa ufficialmente nel 1683 alla Cina, dopo essere stata una sua colonia, e rimase sostanzialmente alla Cina fino al 1895 quando passò al Giappone al seguito della guerra cino-giapponese. Il Giappone già in precedenza aveva tentato invano di conquistare l’isola nel 1874.

Taiwan rimase al Giappone fino alla conclusione della seconda guerra mondiale, quando il Giappone sconfitto perse Taiwan che ritornò sotto il controllo della Cina. Da allora Taiwan ha sempre cercato di farsi riconoscere come Stato indipendente senza successo poiché la Cina ha espresso fermamente la sua posizione, ovvero che la questione di Taiwan riguarda solo ed esclusivamente  la Cina e che nessuno deve intervenire. Tale situazione ricalca quella del Tibet; la Cina utilizza la sua forza politica e militare per tenere sotto scacco questi territori e impedire alla comunità internazionale di intervenire. Taiwan dispone di tutti gli apparati propri ad uno stato indipendente, ciò che manca è il riconoscimento internazionale di tale status.

L’attuale apertura, almeno simbolica, nei confronti di Taiwan deve essere analizzata alla luce del cambio radicale di rotta del neo eletto presidente USA, Barack Obama, che potrebbe non perpetrare la politica del “non coinvolgimento” nei fatti politici Cinesi perseguita dai repubblicani.

Certamente l’invio dei due panda giganti è un buon auspicio ma bisognerà vedere se e come l’isola di Taiwan riuscirà a svincolarsi dal pesante controllo cinese e se la comunità internazionale troverà la forza di contrapporsi diplomaticamente alle posizioni intransigenti nei confronti della gestione dei territori di Taiwan e del Tibet da parte del forte ed autoritario governo cinese.