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Ciao Alex. Grazie capitano!

E’ il minuto 57, quando Alessandro Del Piero lascia il terreno di gioco tra gli applausi scroscianti del pubblico nell’ultima gara di campionato della stagione bianconera, al suo posto entra Pepe.

Il capitano lascia la Juventus dopo 705 partite. Nel suo saluto finale un’altra gemma, quella del 2-0, gol numero 188 di Alessandro Del Piero in Serie A nel giorno del suo addio: il capitano bianconero batte Frezzolini con un bel destro a giro dal limite dell’area. L’ovazione dello Juventus Stadium, tifosi emozionati, Alex Del Piero nella storia.

Festa doveva essere e festa è stata, coronata dalla 23esima vittoria e dall’imbattibilità mantenuta. Lo Juventus Stadium si veste di bianconero e di tricolore e abbraccia i suoi idoli con una felicità incontenibile. Si comincia ben prima del calcio d’inizio con i cori e gli applausi e si continua per tutta la gara, che è comunque vera, per quanto né la Juve né l’Atalanta abbiano più niente da chiedere alla classifica.

Conte regala la doverosa passerella a chi ha giocato meno, varando una formazione inedita, ma non per questo meno pungente. L’Atalanta onora i Campioni d’Italia giocando a viso aperto, tanto che è Denis a creare il primo pericolo con un colpo di testa insidioso, deviato in angolo da Storari. La Juve risponde con un sinistro di Borriello, nato da una bella combinazione con Del Piero, ma terminato sul fondo.

Il centravanti è protagonista anche dell’azione successiva che vale il vantaggio dei bianconeri: al 10’ entra in area di forza, si allarga sulla sinistra e di tacco appoggia a Marrone, che scarica un siluro di destro al fil di palo e segna il suo primo gol in bianconero. Evidentemente l’Atalanta porta bene a Luca, visto che all’andata aveva confezionato l’assist per la rete di Giaccherini.

La gara è vivace e Padoin si procura una ghiotta occasione per il raddoppio, vincendo un contrasto al limite e entrando in area dalla destra, ma pecca di eccessiva generosità cercando Del Piero al centro, invece di provare la soluzione personale. Del resto tutto lo stadio vorrebbe la rete del capitano che, ogni volta che entra in possesso di palla, viene accompagnato da un boato assordante. Un colpo al ginocchio subito proprio al primo minuto ne condiziona le giocate, ma Alex non sa dire di no ai suoi tifosi. E allora al 28’ porta palla, scambia con Giaccherini e dal limite piazza nell’angolino basso alla destra di Frezzolini il suo gol numero 289 in bianconero. Lo Juventus Stadium esplode di gioia e neanche si cura di Denis che ha l’occasione buona per accorciare le distanze, ma la sciupa calciando altissimo da posizione invitante. Stessa sorte per il sinistro di Borriello, servito in area da Del Piero. Nel finale di primo tempo ancora Padoin protagonista, con una sassata dai sedici metri, respinta da Frezzolini.

La ripresa si apre con il portiere nerazzurro chiamato ancora in causa, questa volta da Borriello, bravo a difendere palla e a girarsi per la conclusione di sinistro, ma presto lo spettacolo si trasferisce dal campo agli spalti, da dove partono cori per tutti i protagonisti della cavalcata scudetto.

Poi, al 12’, tutti in piedi: esce il capitano, Alessandro Del Piero. E’ la standing ovation più lunga della storia e quando Alex, raggiunta la panchina si alza per ricambiare l’affetto e agita una sciarpa bianconera, agli applausi si mischiano lacrime di commozione. La partita non interessa più a nessuno: gli occhi di tutti sono per il capitano, che si alza nuovamente e sfila a bordo campo salutando il suo popolo.

Intanto l’Atalanta colpisce un palo con Manfredini, sul cui destro è provvidenziale la deviazione di Storari, e più tardi accorcerà le distanze con un’autorete di Lichtsteiner, ma si gioca in un clima surreale, perché intanto Alex completa il suo giro, raccogliendo sciarpe e mandando baci verso le tribune.

“Grazie di tutto, Del Piero grazie di tutto”: è questo il coro che gli dedica lo Juventus Stadium e che lo accompagna fino alla fine della passerella. Gli applausi però non finiscono e al 46’ sono tutti per Barzagli, che, appena entrato al posto di Chiellini, segna il rigore concesso per un fallo di Manfredini su Borriello. E’ il 20° marcatore stagionale della Juve, altro record straordinario della squadra di Conte.

Poi arriva il fischio finale. I bianconeri rientrano negli spogliatoi e ne escono poco dopo, uno ad uno. Salgono sul palco, ricevono le medaglie, salutano i tifosi e scatenano il delirio dello Juventus Stadium. E quando Alex alza la coppa al cielo, è solo l’inizio della festa…

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