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 Home page > Tribuna Libera > Ci rubano il diritto alla salute

Ci rubano il diritto alla salute

Ieri mattina il Presidente del consiglio ha prospettato la insostenibilità economica del servizio sanitario e quindi la necessità di nuove forme di finanziamento. Un modo come un altro per annunciare o nuove tasse, o nuove forme di privatizzazione della sanità. E’ venuta poi la solita precisazione. Monti ha solo voluto “attirare l’attenzione sulle sfide cui devono far fronte i sistemi sanitari”. Le garanzie di sostenibilità del sistema sanitario, non vengono meno. Le soluzioni vanno ricercate in una diversa organizzazione più efficiente, più inclusiva e più partecipata degli operatori del settore.

Aria fritta, parole e parole, ma i fatti hanno la testa dura e i fatti sono questi: la spesa sanitaria per il cittadino è inferiore del 40% rispetto ai nostri partner europei, i tagli della sanità italiana, sono stati più pesanti dei tagli della sanità della Grecia e dell’Irlanda. Eppure Monti annuncia il rischio di default del servizio sanitario nazionale e terrorizza i cittadini.

E’ ciò mentre nessuna razionalizzazione delle spese sanitarie, nessun taglio alle spese militari, nessun taglio al finanziamento della scuola privata è stato effettuato e le spese per la politica sono ancora pesanti, i privilegi dei farmacisti e dei notai ancora in vita. La sanità affonda ma noi continuiamo a comprare sottomarini, a sostenere i vitalizi per i politici, a finanziare la Bocconi, a mantenere in vita gli sprechi del comparto. La sanità affonda, ma i prezzi delle apparecchiature sanitarie continuano a ad essere a macchia di leopardo. Una siringa in qualche ospedale del sud costa dieci volte in più di quello che costa a Ferrara. La prevenzione, che significa risparmio, è ancora lettera morta.

Mentre questi problemi restano senza una risposta, il professore prospetta come soluzione per il rilancio del comparto, la sanità a pagamento, che è una soluzione per le imprese private sanitarie ma non per i cittadini. Il ministro della Sanità Balduzzi, da parte sua propone di rivedere i sistemi di compartecipazione alla spesa sanitaria sulla base del reddito e ribadisce la necessita di forme di mutualità volontaria. Insomma, si mette in gioco non solo il destino della sanità pubblica ma la stessa concezione del diritto alla salute come uno e indivisibile .

Sarà ancora il silenzio la reazione della sinistra e del Presidente della Repubblica a questa provocazione? Il diritto alla salute non può essere declinato in base al censo. Non ci possono essere due sanità, una per i ricchi e una per i poveri. Questa la risposta che ci attendiamo, per la dignità nostra e della politica.

 

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.102) 28 novembre 2012 17:58

    Inutile ripetere ciò che avviene nell’Italia degli sprechi e delle ruberie ,l’elenco sarebbe interminabile .Non ho ben capito infatti cosa Monti volesse dire ,ossia se era un invito ad una presa di coscenza realistica del problema sanità in chiave di sprechi o se invece era una minaccia di possibili provvedimenti in chiave di tassazione aggiuntiva o assicurazione privata .Il suo chiarimento non mi ha chiarito un bel nulla.

    Comunque ,la seconda ipotesi (anche solo a pensarla) sarebbe di una gravità inaudita perché con il livello di tassazione in atto(per chi paga ovviamente) è impensabile un ulteriore aggravio fiscale .Già i ticket sono al limite del lecito.
    Quello che però mi fa pensar male è che già Silvio Berlusconi ,in materia di danni prodotti da calamità naturali ,aveva prospettato l’assicurazione obbligatoria per gli immobili , mentre intanto gli investimenti sulla scuola pubblica si assotigliano sempre più a vantaggio di quella privata(cattolica) .

    Non vorrei che la logica diventasse proprio quella che i cittadini devono pagare le tasse per mantenere i delinquenti che ci governano ,garantire i super stipendi ,le ruberie ecc... , poi quando capita loro un accidente qualsiasi o per garantirsi un servizio fondamentale devono arrangiarsi in proprio .Cosa che purtroppo sta già accadendo in occasione di alluvioni ricorrenti .
    In questa disgraziata seconda ipotesi credo che il minimo sindacale sarebbe una insurrezione generale ,lasciando aperte tutte le opzioni possibili ,compreso piazzale Loreto.
    Mi auguro che il popolo bue abbia uno scatto di dignità.

  • Di (---.---.---.165) 28 novembre 2012 21:20

    Non capisco il problema; si tratta di semplice politica liberale ossia: capitalismo+liberismo+ ognuno per sè. La strada l’ha aperta Berlusconi ora Monti......Se ai cittadini italiani va bene così, perchè preoccuparsi!; C’è gente che comincia a non curarsi? gente preoccupata per il futuro dei figli?? gente che non arriva a fine mese??? Qual’è il problema se gli italiani sono fondamentalmente individualisti e liberali e votano e voteranno e seguiranno ogni piffero che suona che tutto va ben che, ad ogni promessa non mantenuta seguirà grande successo purchè il piffero prometta che tutto andrà ben,....da domani.... !!! La Sanità non è il problema, la Scuola non è il problema, ciò che stanno facendo è smantellare lo STATO SOCIALE con la scusa della crisi.....e i cittadini ???...abbastanza contenti, la crisi purtroppo non passerà nel 2012, era stato promesso per il 2013, il piffero suona, passerà nel 2014...... ma quanto stupidi siamo????

    Enzo

     

     

  • Di (---.---.---.233) 1 dicembre 2012 13:56

    Che dire? Solo un episodio, accaduto a me proprio oggi.
    Avevo una prenotazione per una RMN fatta più di un mese fa al SSN: l’appuntamento era per 6-10-2013 (si, proprio 2013).
    Sperando di anticipare un pò i tempi, la settimana scorsa ho chiamato il Campus Biomedico (per chi non è di Roma, trattasi di Università privata con annesso Ospedale, in convenzione): sono stato fortunato (sigh!), mi hanno trovato un posticino per il 13-12-2012 alle 23.30 (proprio 23.30 di notte, non è un errore!).  Dati i tempi, ho accettato: meglio così che aspettare un anno.
    Oggi mi hanno chiamato per avvisare che l’appuntamento è stato annullato e spostato a data da stabilire, comunque nel 2013. A titolo informativo, hanno chiaramente specificato che stanno annullando tutti gli appuntamenti per esami o visite in convenzione, e mantengono solo quelli a pagamento.
    Evidentemente la Regione ha finito i soldi, grazie ai vari Fiorito e compagni.
    Nel frattempo, da cittadino corretto e responsabile, avevo disdetto la prenotazione al SSN: così adesso sto pensando di rinunciare, sperando che il problema delle emicranie che mi affliggono da qualche tempo, si risolva da solo.
    Quanti sono i casi simili in Italia?
    Questo è solo l’inizio: se non accade qualche grossa novità, che non riesco proprio ad immaginare quale possa essere, nel 2014-2015 non ci sarà più Sanità Pubblica e ci ritroveremo peggio che negli anni ’50-’60.

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