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Cavie. Un horror nato a scuola di recitazione

Ormai in fase di montaggio il prossimo film dei Manetti bros.

I due fratelli romani, amanti dell’horror e della sperimentazioni ci hanno negli anni regalato cose pregevoli ed altre decisamente dimenticabili.

Questa volta il film ha perlomeno una giusta causa. Cavie (questo il titolo) nasce infatti come lavoro di chiusura del corso di recitazione che i due hanno tenuto alla Scuola di Cinema di Roma, tanto che i dodici protagonisti sono tutti allievi della scuola stessa.

Il film si apre con una serie di persone che non si conoscono tra loro e si trovano incatenate nel retro di un camion.

Verranno scaricate in un bosco senza cibo né acqua e con la sola compagnia del libro "Vincere in guerra" ed una bella scorta di armi. Inevitabile lo scontro per la sopravvivenza, reso ancora più duro dalla presenza di un essere misterioso che bracca il gruppo.

Il trailer fa intuire che non mancherà il sangue e lo spaltter estremo.


Del resto quando un film passa dalle mani dei Manetti c’è da aspettarsi soluzioni estreme e non certo realismo. E sono sicuro che i vari squartamenti saranno così esagerati che molti grideranno alla schifezza filmica completa.

Ma a me gli esperimenti dei Manetti sono sempre piaciuti, per quanto non apprezzi il sottobosco musicale a cui sono legati e che mai manca nelle loro opere.

Sono quindi curioso di vedere questa nuova fatica, ma la affronterò partendo dai particolari, non mi aspetto certo una storia rivoluzionaria o una narrazione indimenticabile, piuttosto qualche soluzione a cui di solito non si pensa.

Il problema però è un altro.

Dovrò andare alla Scuola di Cinema di Roma per assistere ad una proiezione privata o c’è speranza che questo Cavie riesca a ritagliarsi lo spazio per un minimo giro della penisola?

Qui la casa originale di questo articolo ed il trailer del film.

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