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Casta: i mille privilegi di politici e corporazioni

Non sarò originale. Debbo rifarmi necessariamente a fonti non sconfessabili, per cantare i privilegi dei nostri eroi grandi e piccoli.

Lorsignori si erano decurtato lo stipendio del 5% della somma eccedente i 90.000 euro. Ma, peccato, lo avevano fatto erroneamente, perché ai rappresentanti del popolo non spettano decurtazioni di sorta. Perciò a Natale gli saranno rimborsati.

I consiglieri della Lombardia, che hanno rinunciato alla auto blu, ricevono un rimborso spese di 51.600 euro annui per aver rinunciato al benefit dell’auto. E bisogna ringraziarli per averci fatto risparmiare, in quanto il servizio dell’auto blu costa ai contribuenti 86.000 euro.

I consiglieri della regione Liguria si ribellano alla limitazione della cilindrata delle auto blu (1.600 cc.) imposta dal ministro del Tesoro.

I consiglieri regionali della Campania godono a fine mandato di un vitalizio e possono cumularlo con lo stipendio di qualunque altra carica pubblica o privata.

E nondimeno la signora Annalisa Vessella, consigliere regionale della Campania, nonché moglie dell’on. Michele Pisacane dei Responsabili, non solo percepisce 96.000 euro netti al mese, ma li cumula con i 140.000 annui come dirigente di una società pubblica, ove l’ha collocata il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, anche lui del gruppo dei Responsabili.

E i sindacalisti? Che dire dei difensori dei lavoratori? Sono esentati, grazie a due leggi del 1974 e del 1996, dai contributi pensionistici.

E i mille altri privilegi delle varie lobby e corporazioni?

I premi dei dipendenti della Banca d’Italia, dei ministeriali di Tesoro e finanze, i vari privilegi tributari dei diplomatici, il numero chiuso di notai, farmacisti, dentisti, tassisti.

I privilegi sull’ICI della Chiesa, la chiusura degli avvocati sulla liberalizzazione della professione e di tutte le professioni.

Il presidente del Consiglio dice che i soldi non ci sono. Ma per tutti questi privilegi i soldi si sperperano. Anzi si saccheggiano le tasche dei cittadini onesti.

La differenza che passa tra i privilegiati e gli altri non è quella tra cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma la distanza che intercorreva tra i Feudatari ed i servi della gleba.

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