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Cari elettori berlusconiani, sapete perché Berlusconi non può lasciare la politica?

Cari elettori berlusconiani, sapete perché Berlusconi non può lasciare la politica? 

 

Perdindirindina, ve lo sarete chiesti almeno una volta, no? Domanda che oramai ha perso ogni connotato politico, sfociando nell'esistenziale, tipo "è venuto prima l'uovo o la gallina?", oppure "perché c'è il tutto invece del nulla?", o ancora, "perché un Ministro dei Beni Culturali non dovrebbe dimettersi dinnanzi al crollo fisico dei Beni Culturali", e tanto altro.
 
Insomma, perché Berlusconi non può godersi un meritato riposo? Eh lo so lo so, è un tema inflazionato, ma io ogni tanto ci voglio tornare su. Perché noi dobbiamo riappropriarci del banale, del normale. In fondo è un uomo molto anziano, il più vecchio leader d'Occidente. E' Presidente del Consiglio per la terza volta, nessuno come lui nel mondo democratico. Ha "superato" persino Alcide De Gasperi. S'è tolto un sacco di soddisfazioni, diventando il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni. Ha avuto una vita ricca di successi e vittorie, ottenute più o meno lecitamente ma vabbè. E' a capo di un impero florido, sconfinato, ha sistemato generazioni di piersilvi e piersilvie. Ha ottenuto benefici di ogni tipo, spremendo la politica italiana all'inverosimile. E' arcimegamilionario. E' single. Ama la vita e le donne come pochi. Fuori dalla scena istituzionale italiana potrebbe intrallazzare con tutti i Mora ed i Tarantini d'Italia (ancor di più, dico), potrebbe far arrivare nelle sue ville le migliori escort del Mediterraneo, e intrattenersi con muse provenienti da ogni remoto angolo della terra. E senza dover rispondere a nessuno, se non alla legge. Quindi a nessuno. Fosse finita qui. Il Governo è in crisi, ancora una volta. I suoi sono pronti a tradirlo. Il Paese è dilaniato da alluvioni e terremoti e crolli e mancate ricostruzioni. Tutti i quotidiani del mondo lo sfottono con la storia del Bunga Bunga, mentre in patria stormi di ragazzine più o meno minorenni si dicono pronte a spifferare tutto sui festini papali. I grandi del G20 quando gli stringono la mano trattengono a stento le risa. Gliela rinfacciano persino le persone che sono rimaste senza casa, tra Veneto ed Abruzzo, la storia delle mignotte. E' uno spettacolo imbarazzante, che umilia l'uomo, l'istituzione e l'intero Paese. Deve circondarsi di personaggi come Ghedini e Capezzone, quando potrebbe andare ad Antigua con Fede e Briatore. E deve pure pensare ai mali del Paese, la monnezza di Napoli, la crescita zero, il debito pubblico, i tagli all'istruzione, la finanziaria e la disoccupazione.

 

Un quadro desolante. E' vecchio e stanco e fa solo brutte figure. Ha più voglia di ragazze di un quattordicenne dell'hinterland bergamasco. I finiani non mollano la presa. Tutti addosso a lui, dai giornalisti ai magistrati, dai blogger agli oppositori. Ma lui sta lì, aggrappato all'ennesimo fallimento politico. Pronto a ricandidarsi ancora e ancora una volta: una voracità istituzionale estrema e sospettosa, non trovate? Perché non se ne va a casa, Berlusconi, dopo 16 anni di vittorie politiche? Perché ci sembra un'ipotesi così remota? In fondo in Italia è successo milioni di volte, tra ribaltoni e governi balneari! Pensate, lasciasse ora una parte degli italiani continuerebbe ad amarlo, e non sarebbe costretto a fuggire ad Hammamet. Okey, come disse una volta Scarpinato, "il potere è il potere, e quando sei fuori sei fuori". Ma qui ora stiamo esagerando. Perché rimane, perché si ostina, perché? Io una risposta ce l'ho. Anche se ovviamente aspetto la vostra, soprattutto degli elettori Pdl. Dicevo, io una risposta ce l'ho. La conoscete già, è di una banalità imbarazzante, ma noi dobbiamo riappropriarci del banale, soprattutto se imbarazzante. E ribadirlo forte e chiaro. La risposta ce l'ho, non rappesenta il tutto ma rappresenta tanto, in ogni caso troppo. E' una risposta brutta. E non è mia.L'ha data Berlusconi stesso. L'hanno data i suoi più stretti collaboratori. A me ogni tanto piace farvela rileggere. Perché è semplice e disarmante. Perché vale oggi come ieri. Perché varrà pure domani, aspettando il Quirinale.

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“Se non vado in Politica, mi mandano in Galera e mi fanno fallire per debiti”.

Silvio Berlusconi lo dice più volte, sia a Biagi che a Montanelli1993.
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“No, a me non piace quello che faccio, lo faccio solo per senso di responsabilità. Mi fa schifo quello che faccio, sono disperato”.

“Se potessi me ne andrei in pensione a godermi i nipotini”.

“Se potessi questo Pdl lo chiuderei!”.

Silvio Berlusconi e l'amore per il proprio lavoro200920092010.
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“Berlusconi è entrato in politica per difendere le sue aziende”.

“... la situazione della Fininvest con 5 mila miliardi di debiti. Franco Tatò, che all'epoca era l'amministratore delegato del gruppo, non vedeva vie d'uscita: "Cavaliere, dobbiamo portare i libri in tribunale" ... I fatti poi, per fortuna, ci hanno dato ragione e oggi posso dire che senza la decisione di scendere in campo con un suo partito, Berlusconi non avrebbe salvato la pelle e sarebbe finito come Angelo Rizzoli che, con l'inchiesta della P2, andò in carcere e perse l'azienda”.

“A me della politica non me ne frega niente ... mi sono candidato solo per non finire in Galera”.

“Se mi lasciano in pace, se mi assolvono sono disposto a lasciare tutte le cariche politiche, non mi interessa fare politica. Io faccio il Senatore per difendermi dal processo”.

Marcello Dell'Utri, Fondatore di FI e Senatore Pdl1994200320102010.
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“La verità è che se Berlusconi non fosse entrato in politica, se non avesse fondato Forza Italia, noi oggi saremmo sotto un ponte o in galera con l'accusa di mafia. Col cavolo che portavamo a casa il proscioglimento nel lodo Mondadori. Ma questo non lo scriva”.

Fedele Confalonieri, Presidente di Mediaset2000.

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.206) 11 novembre 2010 12:19

    Ma poi c’è il Berlusconi dei gossip, delle barzellette, della mano tesa, delle debolezze carnali, delle promesse di successo e libertà .... Il tutto condito dagli effetti speciali della fascinazione mediatica. E’ la dimensione opposta al messaggio delle Voci dentro l’eclissi di uomini esempio di coerenza, rigore e impegno civile ... 

  • Di paolo (---.---.---.126) 11 novembre 2010 12:49

    Domanda a Wil......


    Tu pensi che a gli italiani che lo votano gli frega qualcosa della tua domanda ?
    La risposta la conosco io : un cacchio .
    L’elenco di " frivolezze " che tu hai fatto , per i berluscones e’ una garanzia .
    Furbo lui , furbo chi lo vota .
    Guadagna lui , fa guadagnare tutti .
    Scopa come un riccio le minorenni , e’ un ganzo 
    Non paga le tasse , non le pago nemmeno io .
    ...........................................  mi fermo ma potrei continuare 

    Se avessero dei dubbi che Sivio B. e’ diverso , non lo voterebbero piu’ .

    paolo
    • Di Gian Carlo Zanon (---.---.---.119) 11 novembre 2010 13:10
      Gian Carlo Zanon

      Paolo, perfetta sintesi che illustra benissimo chi sono coloro che votano Berlusconi: i furbi.
      Vediamo sul mio dizionario dei sinonimi la definizione di furbo: corruttubile, incivile, invisibilmente violento, asociale, sfruttatore di esseri umani, qualunquista, omertoso, baciapile, ipocrita, arrogante con i deboli e deboli con i potenti ... un essere umano che ha perso la sua interiorità alienandola in un essere simile alla sua immagine impoverita, ecc. Ci sono senza dubbio molti altri sinonimi di furbo, perché non li cerchiamo insieme, sai le parole spesso smascherano e fanno emergere l’invisibile ...

  • Di fernanda cataldo (---.---.---.243) 11 novembre 2010 13:55
    fernanda cataldo

    temo che non la lascerà così presto e non conviene neanche al tipo di uomo "La Russa" o a gente simile che gli gravita intorno, senza B. sono finiti anche loro. ma: tutto passa, passerà anche lo smantellamento di quello che resteva di una società cosidetta "civile", nel frattempo incrociamo le dita e cerchiamo di credere ad un sussulto di coscienza politica vera, in quelli che ancora non l’hanno del tutto perduta.

  • Di Giulio (---.---.---.199) 12 novembre 2010 10:59

    guardiamoci intorno e pensiamo bene cosa ci circonda.

    Non è stato Berlusconi a dare vita al sistema dei furbetti, degli evasori fiscali, degli imbrogli e delle raccomandazioni spudorate. Però è l’unico che si impegna veramente affinché questo sistema possa continuare a fare i suoi comodi senza "intoppi" di natura legale.
    Nel paese dei furbi, dei ladri e dei prepotenti è chiaro che un leader politico con questo tipo di "missione" non può essere che bene accetto dalla maggioranza.
    Resta da chiedersi: "come posso desiderare che ci sia un individuo nel paese che possa godere di un’impunità davanti alla legge? come posso desiderare per lui un diritto che a me verrebbe comunque negato?"
    La risposta a questa domanda mi porterebbe ad una serie di considerazioni complicate che per qualcuno potrebbero suonare offensive.
    Mi limiterò ad un "2+2": chi si lascia abbindolare facilmente da false promesse? gli stupidi e gli ignoranti. Chi è stato eletto a modello per i giovani dalla televisione decerebrale dei reality? stupidi ed ignoranti. Cosa si ottiene tagliando le gambe all’istruzione pubblica ed alle universita?....
  • Di alessandro tantussi (---.---.---.77) 13 novembre 2010 16:56
    alessandro tantussi

    continuando a dare dello stupido e dell’ignorante agli stupidi e ed agli ignoranti pensate di conquistare i voti degli stupidi e degli ignoranti?
    gli intelligenti e gli acculturati sono solo sono una minoranza, sono destinati a restare minoranza e continuano ad illudersi di essere colti e intelligenti

  • Di pv21 (---.---.---.92) 14 novembre 2010 12:43

    Chi sono i furbi ? Il valore di chi governa è nella capacità di fare il benessere collettivo?
    Ecco alcuni dati. Numeri, non parole.
    Il reddito dichiarato da Berlusconi è passato dagli 8,6 mln di euro del 2000 agli oltre 23 mln di euro del 2009 con un incremento del 268%. Per lo stesso periodo l’Istat attesta che il reddito reale pro-capite ha subito una riduzione del 2,3% con una perdita di oltre 300 euro per abitante (ai prezzi del 2000).
    Tanto vale il Consenso Surrogato di chi ha fede e si affida all’imprinting mediatico …

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.77) 14 novembre 2010 17:07
    alessandro tantussi

    Secondo me dovreste smetterla di prendervela contro chi vota B. il che non serve a nulla, solo a gratificare la vostra tendenza a contemplare tra di voi, con compiacimento inutile, la vostra presunta superiorità.
    Se volete cambiare le cose dovreste cominciare a pensare come fare per prendere i voti necessari per mandare a casa B. cercando di convincere gli elettori di B. a non votarlo più e smettendo di offenderli. 
    Ammesso e non concesso che B. sia il MALE,  la "colpa" del suo permanere al potere di B. non è di chi lo vota (evidentemente essi non ritengono che B. sia il "MALE") ma di chi non è capace di convincere chi vota B. a cambiare opinione.
    Non credo che si possa convincere gli interlocutori offendendoli.
    Se invece ritenete che gli italiani siano in maggioranza dei delinquenti irrecuperabili dovete rassegnarvi ad essere governati da un delinquente.
    RSVP 

  • Di paolo (---.---.---.126) 14 novembre 2010 18:44

    Alessandro , sai che ho stima di te perche’ hai il coraggio di confrontarti in un sito ,

    che e’ libero e aperto a tutti e dove piu’ volte ho invocato elettori di centro destra 
    a dialogare apertamente , senza pregiudizi e con la serenita’ del semplice ragionare .
    Quindi tu sai che rispetto le tue idee come spero tu rispetti le mie .
    Proprio per questo mi permetto di farti un’osservazione che non vuole in alcun modo 
    essere una critica malevola .
    Noto nel tuo argomentare sempre ricorrenti alcuni concetti : supposta superiorita’  
    della sinistradovete convincere chi non vi vota , offendendo i vostri avversari 
     non avrete mai il loro consenso .
    Vorrei farti osservare che la superiorita’ intellettuale della sinistra inquanto "supposta" 
    non e’ dimostrabile , poi che nessuno vuole convincere nessuno ed infine che le offese
     sarebbero tali se i fatti che le supportano non fossero veri .
    Lasciando perdere le prime due ,assolutamente opinabili e quindi non dimostrabili , 
    almeno per la terza ti invito a verificare i fatti (veri o falsi) e a confrontati solo e 
    soltanto su quelli . 
    Io offendo Berlusconi se dico che e’ un corruttore di giudici e poi non risultasse vero .
    Se ,viceversa risultasse vero , affermo una cosa vera e non offendo nessuno.
    Ecco perche’ spero che si presenti in tribunale per essere giudicato.
    Infine ti prego di non associare sempre chi vota Silvio B. (circa 1/5 degli aventi diritto 
    = il 25% del 75% dei votanti , dato depurato di Fini ,Lega , Mpa e quindi = circa 20%  ) 
    con la  maggioranza degli italiani . Sono una minoranza , numericamente piuttosto ridotta 
     che governano , con pieno diritto , in virtu’ di meccanismi elettorali che consentono 
    , con alleanze funzionali , una maggioranza relativa titolata a governare .
    Questo per dirti, e poi chiudo , che in piena sintonia con Silvio c’e’ un’italiano su cinque 
     ed i recenti avvenimenti politici di questi giorni stanno facendo emergere impietosamente 
     questo dato .
    Gradirei un tuo commento 

    paolo 


    • Di alessandro tantussi (---.---.---.239) 14 novembre 2010 21:29
      alessandro tantussi

      Il "porcellum" come tutti gli animali ha una mamma, la "scrofetta" della legge elettorale della Toscana varata nel 2004 e confermata nel 2009 e copiata da Calderoli: prevede che con il 45% dei voti si ottenga il 65% dei seggi, liste bloccate e niente preferenze. Ogni porcello è bello a mamma sua, dunque il PD aborre il pocellum nazionale ma non ripudia il maialino suo. Dipende dal castro (sia nel senso latino di castrum latino che nel senso di sgabuzzino del porco) che si deve difendere e dal trogolo nel quale si sguazza. Tenere conto che le liste bloccate non sono un obbligo: anche a livello nazionale il Pd se avesse voluto avrebbe potuto formare le liste sulla base della volontà degli iscritti invece che imporle dall’alto sevcondo le decisioni della dirigenza del partito. Coerenza ragazzi, coerenza.

    • Di alessandro tantussi (---.---.---.176) 15 novembre 2010 17:16
      alessandro tantussi

      CARO PAOLO, ti rispondo molto volentieri! 
      Mi fa molto piacere il solo fatto che io sia riuscito a sollecitare la tua domanda, quanto meno vuol dire che la mia risposta merita di essere ascoltata e di ciò ti ringrazio.

      Sono anche molto orgoglioso di confrontarmi e di mettermi in gioco in su queste pagine (beccandomi anche qualche offesa che avevo messo in conto e quindi non mi dispiace nemmeno troppo) perché non avrebbe senso che io mi spremessi le meningi per discutere con chi già la pensa come me, non servirebbe a me perché non avrei nessuna possibilità di migliorare, ma non servirebbe neppure a chi mi legge perché non aggiungerei nulla di nuovo a ciò che già pensa.

      Fino ad ora io ho fatto una scelta, in politica, diversa da quella prevalente su queste pagine.
      Non so quale sia la migliore, so solo che io ho fatto la mia non per interesse personale ma anzi sperando che essa possa essere la migliore nell’interesse di tutti.
      Cerco di essere disponibile a cambiare idea, anche se ovviamente sono un po’ tifoso della mia.
      Credo sia dovere di tutti noi contribuire, secondo le nostre idee, per cercare di portare un contributo, per quanto infinitamente piccolo, a migliorare le cose.
      Credo sia nostro dovere difenderle le nostre idee anche se non siamo certi di essere nel giusto.
      Anzi, quanta più passione mettiamo nel difendere le nostre idee, anche se fossero sbagliate, tanto più grande sarà il contributo.
      Debbo anche riconoscere, onestamente, che talvota io sono un po’ bastian contrario per principio e non ho ancora ben capito sia per nobile ricerca della verità attraverso il confronto o più miseramente per punto preso...
      Intendiamoci: non è che io non veda tutto il bene da una parte e tutto il male dall’altra, molte cose "brutte" le vedo anche dalla mia parte, è ovvio. Solo che faccio un bilancio, una sommatoria fra + e - che mi porta ad un risultato diverso, credo, da quello che risulta a te ed a molti altri che scrivono su queste pagine. 
      Arrivo perfino a dispiacermi quando quelli che sostengono una posizione diversa dalla mia lo fanno con arroganza e sai perché? Perché questo atteggiamento sacrifica le potenzialità di successo dei miei avversari a prescindere dal fatto che siano nel torto o nella ragione, e questo non è un bene per nessuno.
      Perché io sono disposto ad ascoltare ed a cercare di capire, ma quando sento nell’interlocutore un atteggiamento ostile, offensivo o pregiudiziale rischio di arroccarmi nel mio cantuccio a difesa della mia tesi e, magari, rischio di perseverare nell’errore.
      Questo credo che sia il grande difetto di buona parte della sinistra, che fa del male a sé stessa.
      Purtroppo fin da ragazzo a scuola (sono vecchiotto ho vissuto a 15 anni il famoso ’68) ho vissuto questo atteggiamento della sinistra, molto conformista e poco propenso a riconoscere le ragioni altrui.

      RILEGGENDO QUELLO CHE HO SCRITTO IN QUESTA RISPOSTA MI RENDO CONTO CHE RISCHIO DI SEMBRARE TROPPO BUONO E BRAVO... sarà bene che riconosca che anch’io talvolta mi arrampico sugli specchi e qualche volta sono una merdina. 

  • Di pv21 (---.---.---.51) 14 novembre 2010 20:05

    Quando la "stabilità" diventa "resistenza" anche il Cavaliere ha la memoria corta.
    Fiducia al Senato e sfiducia alla Camera? Allora si sciolga soltanto la Camera – ha sentenziato il Cavaliere.
    Prodi potrebbe ricordargli che nel 2008 ebbe la fiducia della Camera e fu sfiduciato dal Senato. Allora fu proprio l’opposizione di Destra a pretendere lo scioglimento di tutto il Parlamento e Napolitano firmò il Decreto.
    Il Cavaliere lo ha già dimenticato? Eppure non sono passati neanche 2 anni.
    La storia insegna che la Febbre del Tribuno non dimentica i propri interessi fino agli esiti più impensabili …

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.239) 14 novembre 2010 21:15
    alessandro tantussi

    se si segue la lezioncina del 2008 si va al voto subito, senza ribaltoni e senza governi farsa per cambiare la legge elettorale che era in vigore anche nel 2008 

  • Di maurizio (---.---.---.218) 14 novembre 2010 21:46

    nel 2008 non c’era una maggioranza per governare, per questo si è andati a votare: se dovesse succedere anche oggi allora si andrà a votare altrimenti si farà un nuovo governo, questo dice la Costituzione sulla quale hanno giurato anche Berlusconi e soci...

  • Di maurizio (---.---.---.218) 14 novembre 2010 21:49

    ah, e per inciso è inutile che ve la prendete con la sinistra visto che è la vostra maggioranza a non riuscire a stare coesa, quindi prendetevela con voi stessi non con i presunti "golpe comunisti".

    Napolitano deve solo applicare la legge e la Costituzione, fine... altro che governi farsa.
    • Di alessandro tantussi (---.---.---.176) 16 novembre 2010 01:11
      alessandro tantussi

      sono propenso a credere che Napolitano applicherà la Costituzione ed eviterà di sacrificare il primo ed il fondamentale principio della democrazia, 
      spero che prevarrà il rispetto della volontà del popolo, e resterà deluso chi vuole arrampicarsi sullo scivoloso versante dei formalismi ai quali si aggrappa chi vorrebbe ribaltare il principio democratico 

  • Di paolo (---.---.---.126) 16 novembre 2010 00:12

    Ciao Alessandro 


    La tua autoanalisi ti rende merito . Sei sulla strada della redenzione (sto scherzando !! ).
    Su una cosa non sono assolutamente d’accordo con te : certi valori non possono 
    essere mediati . Invece di fare una sommatoria , prova a fare una divisione di sommatorie .
    Al numeratore mettici pure quello che vuoi , l’economia , le convenienze , le idee politiche 
     ecc.. ,
    ma al denominatore metti la sommatoria dei principi morali ,etici , l’onesta’ , il rispetto delle
    leggi ecc.. 
    Se il numeratore e’ inferiore al denominatore ,la frazione e’ " propria "
    Se il numeratore e’ maggiore diventa " impropria " 
    Se il denominatore e’ nullo , perde di significato .
    Ho l’impressione che tu ti sia agganciato ad un carro , la cui rappresentazione aritmetica e’ una frazione impropria o priva di significato . 
    Io spero di trovare una frazione propria che mi rappresenta .

    paolo
  • Di alessandro tantussi (---.---.---.176) 16 novembre 2010 00:59
    alessandro tantussi

    PAOLO, sempre per scherzare: proverò (vado a memoria trent’anni dopo l’esame di statistica) ad applicare la formula dello scostamento quadratico medio, cioè la radice quadrata della sommatoria dei quadrati degli scostamenti ...
    d’altra parte siamo in una fase storica in cui, in politica, la cervelloticità delle soluzioni proposte è all’ordine del giorno in particolare per chi, comunque, deve trovare un modo di ribaltare la scelta del popolo.
    se questa è la politica DEL NUOVO io cerco di semplificare la risposta: mi fa schifo e resto dove sono. 
    Sono convinto, nonostante le contraddizioni di chi lo guida, di militare nello schieramento più opportuno per il bene degli italiani. 
    ciao, ale 

  • Di (---.---.---.223) 26 marzo 2011 14:05

    BERLUSCIONI SEI IL CANCRO DELL ITALIA VAI VIA MERDA METTI LE MAKKINE AD ARIA MERDA

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