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 Home page > Attualità > Società > Cambiare o perseverare?

Cambiare o perseverare?

Prosegue la polemica sull’allontanamento dei barconi carichi di disperati da parte della marina italiana.

A questo si affiancano i commenti ingiuriosi contro l’ONU da parte del ministro La Russa: "L’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati conta come il due di picche, cioè un vero e proprio fico secco". Commenti indecenti, criticabili, che un ministro non dovrebbe dire in nessuna occasione.

Non so quanto l’ONU possa dar peso alle parole di La Russa vista la reputazione a dir poco squallida che il nostro paese ha agli occhi delle altre nazioni democratiche, comunque rimangono asserzioni gravi.

Le azioni del governo made in Berlusconi non arrivano a caso.
Il respingimento dei barconi lo si sarebbe potuto fare anche mesi o anni prima ma l’utilità di questa azione sarebbe stata minima.

Ora, con una crisi economica di proporzioni paurose e disoccupazione alle stelle, queste azioni possono dare un grande vantaggio al partito in carica è permettergli di conquistare molti seggi al parlamento europeo.

Già, perchè i cattivissimi extracomunitari sono stati allontanati dalle coste, la democrazia e la sicurezza sono salve in Italia e grazie a chi?
Ma ovviamente all’eroico cavaliere ed ai suoi aiutanti.

Almeno l’italiano medio la vedrà così e già i primi commenti favorevoli al cavaliere si sentono in giro.

Peccato che l’italiano medio fra una partita di serie A ed una puntata di Grande Fratello si sia scordato di guardarsi intorno per capire come va il nostro caro paese realmente...

PIL -5,9%, ma Berlusconi dice che siamo fuori dalla crisi.
Eppure si licenzia ancora e difficilmente i disoccupati riusciranno a trovare nuovi posti di lavoro.

Il fondo monetario internazionale prevede "forse" una ripresa verso metà 2010 dello 0,3% e questo significa che i milioni di disoccupati di quest’anno rimarranno tali anche il prossimo anno, vista la ripresa davvero minima.

Debito pubblico che ha battuto ogni record ed entrate in diminuzione.
Le parole di Berlusconi non possono cambiare questi fatti.

Inoltre l’opera di distruzione sistematica della giustizia italiana ha subito un’accelerazione con questo governo ma anche questo non tocca l’italiano medio che non sembra chiedersi perchè non si fanno leggi che rendano efficienti i tribunali e siano meno "buoniste" con chi delinque.

La colpa è sempre dello straniero.


Lasciamo stare anche il fatto che i cari imprenditori del nord sono colpevoli per quest’immigrazione selvaggia visto che da essa hanno "schiavi" low cost da impiegare nell’industria.

Colpevoli anche di aver spostato molte indutrie ed imprese nell’est europeo dove gli "schiavi" abbondano ed i profitti vanno alle stelle, delocalizzare le imprese ha causato un’ulteriore emmoragia di posti di lavoro..

Tutto questo ed altro ancora è stato fatto alla luce del sole, senza che l’italiano medio accennasse ad una minima protesta.

Ed ora siamo alla resa dei conti.
Mentre iniziano ad agitarsi varie classi di lavoratori che rischiano la fame a causa dei tagli del personale ecco che, secondo alcuni sondaggi, sarebbe quasi scontata la vittoria del PDL alle europee,ma anche se fosse il PD a vincere cosa cambierebbe?

Nulla.

Entrambi fanno gli interessi della "casta" formata da banchieri ed industriali ed utilizzano il menefreghismo cronico degli italiano per fare leggi che sono contro l’interesse del cittadino medio e palesemente ingiuste e dannose...

Sono ormai decenni che si continua di questo passo ma all’italiano medio non passa nemmeno per l’anticamera del cervello di cambiare qualche cosa, sebbene questo sia un momento particolarmente grave nella storia del nostro paese...
Troppo faticoso dare fiducia ad altri partiti tipo l’Italia dei valori o, alle comunali, ai meet-up di Grillo. Meglio illudersi che i partiti che hanno massacrato il paese facciano in extremis qualcosa di buono.

Non è più probabile che possa cambiare in meglio rivolgendoci ad altri?
Tanto è difficile che i piccoli partiti che oggi sono esclusi da ogni governo possano fare di peggio, quindi perchè non provare?

Domande che rimarranno senza risposta fino a che non succederà l’irreparabile.
Allora continuiamo così, con un La Russa che dà fiato alla bocca senza prima pensare, un Berlusconi ottimista per il futuro (il suo), un’opposizione che dichiara sempre le cose più scontate (ma sempre più simile al partito rivale) e chi più ne ha più ne metta.

Fino a quando il Fondo Monetario Internazionale busserà nostra porta come fece in Argentina. Quando succederà, che racconteremo ai nostri figli?
Ho venduto il tuo futuro per una partita di calcio o qualche reality alla TV?
Basterà a giustificare il nostro disinteresse e l’aver aspettato l’impossibile manna dal cielo?

Io penso di no...
Iniziate a cambiare qualcosa da queste elezioni, ma fatelo veramente, senza sciegliere sempre il meno peggio ma dando fiducia al nuovo.
Tanto ormai non abbiamo più nulla da perdere.

Commenti all'articolo

  • Di cometa (---.---.---.201) 20 maggio 2009 13:01

    Parole sante!
    E’ di ieri la pubblicazione della sentenza Mills. E l’opposizione non chiede le dimissioni del premier.
    Questo già fa accapponare la pelle.
    Credo, comunque, che il problema principale sia la mancanza di un progetto politico, di un’idea di società.
    Anch’io faccio un appello a votare non il meno peggio, non il partito grosso "per non disperdere voti", non quello che votano gli altri, non la fighetta del Grande Fratello, non "quello che ci salva dai rom", non quello che in nome del realismo si piegherà a qualsiasi compromesso, non quello che promette di abbassare le tasse alla mia categoria o di dare internet gratis.
    Votiamo quelli che hanno un’idea di società che corrisponda ai nostri desideri, alle nostre aspirazioni, ai nostri sogni, ai nostri princìpi.
    Cometa

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