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Buddismo e Cina: l’abominio della desolazione in luogo sacro?

La Cina ha deciso di inasprire la lotta politica e teologica contro i monaci con due provvedimenti, di natura eminentemente politica il primo, l'imposizione (non effettiva per ora, ndr) della bandiera cinese a tutti i monasteri buddisti del Tibet, di natura più infima il secondo, teologico, con l'imposizione del culto di Dorje Shugden, una divinità o entità dotata di poteri mondani cospicui e terribili, una sorta di "Principe di questo Mondo".
Per i teologi buddisti più ortodossi si tratterebbe di un vero e proprio culto "luciferino", se è consentito il parallelo, del tutto in grado di compromettere sino all'annientamento la realtà spirituale del buddismo autentico. Dunque di porre "l'abominio della desolazione in luogo sacro". Tuttavia la questione in ambito buddista è più complessa in quanto, a differenza che nel cristianesimo dove l'Angelo caduto è l'Anticristo tout court, Dorje Shugden non ha connotazioni solo eminentemente negative ma anche positive; Egli infatti è un protettore del Dharma, emanazione del Buddha della Consapevolezza, ed in grado di rimuovere tutti gl'ostacoli sia interiori che esterni che si oppongono all'Illuminazione. Dorje Shugden però - ed è quanto i puristi gli contestano - ammette anche pratiche tantriche sensuali inerenti alcoolici, sessualità e droghe. Il suo culto comunque fu accolto sin dal V° Dalai Lama. Contatti profondi con il culto di Dorje Shugden ha del resto avuto anche Tenzin Gyatso, l'attuale Dalai Lama, il XIV, già negl'anni '50. Appena assurto al potere infatti ebbe contatti con il medium dell'Oracolo di Dorje Shugden, il quale durante una trance gli diede delle risposte talmente precise ed esaustive da convincere Tenzin Gyatso a ricevere l'iniziazione ed a diffondere il culto di Dorje Shugden. Quando nel 1959 dovette fuggire in India a Dharamsala per stabilirvi il suo governo in esilio fu proprio l'Oracolo di Dorje Shugden a suggerire la via di fuga al XIV° Dalai Lama. Il distanziamento dal culto di Dorje Shugden avviene negl'anni '70 a seguito di presagi inquietanti, premonizioni, profezie e sogni infausti a seguito delle quali cose il Dalai Lama si consulta con i più importanti Lama e le più importanti Ghesce ed emana, siamo al 1975, il bando del culto ad un Dorje Shugden ormai considerato solo ed esclusivamente quale latore del "lato oscuro". E' connesso a questo bando anche l'ulteriore contrasto con la Cina, che lo considerava una violazione dei diritti umani recante grave danno ai Lama ed alle Ghesce esercitanti il culto. Oggi, da un lato si sono ormai immolati ben 130 Monaci in opposizione al culto di Dorje Shugden, dall'altro la Cina mira ad intromettersi nella "Nomination" del prossimo Dalai Lama per imporre proprio un seguace di Dorje Shugden...
 
Foto: Flickr (Autore: Dennis Jarvis)
Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di KarmaDue (---.---.---.173) 30 aprile 2015 01:36

    Mi scuso con l’autore di questo articolo ma non posso non dire che ha scritto un sacco di inesattezze. Mi sembra che lei voglia semplicemente screditare la Cina, passando sopra l’accuratezza dei fatti. Le cose sono molto diverse. 

    - Non è vero che la Cina impone il culto di Shugden. Quest’ultimo è fatto solo nella scuola Gelug del Buddhismo Tibetano, e solo in certe parti dell’attuale Tibet cinese sembra che venga imposto. Probabilmente dipende, pertanto, dalle decisioni di governatori locali e non dal Governo Cinese in sé. 
    - Il culto di Shugden è un culto tradizionale della scuola Gelug. Non è affatto equiparabile ad un culto demoniaco; è stato fatto per secoli dai tutti i maestri del lignaggio Gelugpa. Non è vero che i teologi buddhisti lo vedano come un culto malefico; è solo il Dalai Lama che lo vede così, e dietro la sua decisione hanno influito anche importanti motivazioni politiche.
    - Non è affatto vero che Dorje Shugden sia legato alle pratiche tantriche da lei menzionate. E’ vero, semmai, il contrario. Questo Protettore è legato alla purezza dell’ordinazione monastica, secondo alcuni, al contrario, osteggia proprio quelle pratiche di cui lei parla. 
    -Non è affatto vero, inoltre, che le persone immolate lo abbiano fatto per il culto di Shugden. Gli immolati sono fanatici politico-religiosi, ma non c’è alcun legame con questa controversia

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