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Bossi tuona contro il governo tecnico

Ponte di legno (Brescia).

Nel tradizionale comizio a Ponte di legno, Bossi tuona contro il governo tecnico e ribadisce ancora una volta che bisogna andare al voto: "La Lega non permetterà un governo tecnico che servirebbe soltanto a cambiare le leggi che non piacciono alla sinistra... Sarebbe un disastro... A fare un governo ci si impegna cinque minuti. Però ci si impiega altrettanto a cadere se non si hanno i voti”. Poi Bossi continua citando la metafora di Calderoli: "E’.come l’anguria, verde fuori e rosso dentro, sarebbe l’inizio di un gran casino”.

Bossi poi continua affermando di parlare “a nome di milioni di uomini, milioni di veneti, gagliardi e forti, di lombardi, gagliardi e forti, di piemontesi”, assicurando "che tutti scenderebbero in piazza”. In queste condizioni, l’obiettivo sono le elezioni. E il leader leghista continua affermando: ”Contro le truffe messe in piedi dal palazzo, non resta che via maestra: il voto. E` il popolo che elegge i governi e i premier. Non li elegge il palazzo. Noi siamo bravi e buoni, però... che non ci rompano i cogl…. Il nord si farà sentire, mica può stare lì a veder saltare tutto. La spallata non è stata ancora decisa, non è il momento di fare quelle cose lì”.

Per spallata Bossi si riferisce alla solita secessione invocata ancora una volta insieme ai coretti organizzati padania libera. E a proposito di questo continua dicendo: ”Io ho ottenuto che la Lega portasse a casa tutto quello che si può portare a casa democraticamente. Non è il momento di fare quelle robe lì.. Il nord deve fare due passi: il federalismo e il decentramento. E questo prima di pensare a qualsiasi altra soluzione. Sennò sarebbe sprecare tempo e far casino inutilmente. La gente vuole vedere che si fanno cose ragionevoli e ragionate". Poi il senatur parla della legge elettorale: ”Calderoli, tu dici sempre, a mio parere sbagliando, che la nuova legge elettorale è brutta. Ma a mio parere è un`ottima legge. Una legge che permette di presentare un programma elettorale prima delle elezioni, a differenza dell`altra legge. E` una legge perfetta, non una porcata. Prima era una porcata. Prima non c`era nessun programma da rispettare. Ora la gente vota in base ai programmi e sa che i partiti sono costretti a rispettare i programmi. E` un`ottima legge - ripete- ottima. Vuoi mica ritornare ai tempi della prima repubblica, dei democristiani, dei socialisti, della marmaglia che ha infestato questo paese “.

Il leader della lega ha poi voluto dare una piccola soddisfazione agli agricoltori presenti parlando di come ha umiliato Galan in un consiglio dei Ministri: ”Una piccola soddisfazione ve al do. Ho sostituito Berlusconi a fare il presidente del Consiglio, un giorno che era in America. Galan mi ha chiesto di parlare. E io non gli ho dato la parola. ’C’è Milano piena di agricoltori, e tu al posto di fare i fatti chiedi di parlare - gli ho risposto - . Noi non lasceremo mai portare via le stalle, le case, i terreni ai nostri agricoltori’. Certo, lui è un po’ arrabbiato perché non è più governatore del Veneto. Ora ce n’è uno molto migliore. Si chiama Zaia... Era bravo - ha concluso Bossi tra gli applausi - anche a fare il ministro dell’Agricoltura”.

Incontrando, poi, con alcuni giornalisti, ha parlato di Tremonti di Fini e del Capo dello Stato: ”Tremonti ha come nemico Fini perché lui vorrebbe i soldi da sprecare al Sud. Meno male che c’è Tremonti. Berlusconi tendenzialmente è più spendaccione. E la Finanziaria, che è stata apprezzata in Europa, è merito di Tremonti, che riesce a tenere i soldi, e non a buttarli via, pur sotto attacco di tutti non li ha sprecati”. Sul Capo dello Stato Bossi invece ha detto: "Sul voto decide il capo dello Stato, è solo il presidente della Repubblica a decidere e io non faccio dichiarazioni contro il presidente della Repubblica. Con Giorgio Napolitano, ha raccontato il senatùr, il rapporto è nato andando là, a parlarci. Non è uno che dice no. Le leggi le ha firmate, anche quelle sul federalismo. È uno che accetta il cambiamento. Poi certo ha dei limiti - ha aggiunto - ma mi fermo qui".

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