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Bossi e "Va pensiero"

"Se tutto un popolo, decine di milioni di persone, sanno ("sa", "forse vuole il dialetto perché non conosce l’italiano") il Va’ pensiero a memoria e lo cantano volentieri, ciò vuol dire che è in atto un mutamento alle radici della società e nel cuore della gente. Anzi, è già avvenuto" Parole di Bossi pubblicate sul sito: Lega Nord per l’indipendenza della Padania.

Solo il titolo del sito la dice lunga sulle veri intenzioni della Lega.

Sinceramente, il "Va pensiero" non lo ricordo proprio. 

Non credo che decine di milioni di italiani lo conoscano, questa affermazione sa tanto di falsificazione dell’informazione, come quell’altra: lo vuole il popolo italiano, poco importa se la Lega ha solo l’8% di voti. Certo, tutti siamo interessati a temi come la giustizia, l’immigrazione, la scuola, ecc., però non tutti condividono i modi della Lega e del P.D.L. per affrontare il problema.
 
Tornando al "Va pensiero", eccellente opera della lirica italiana che tutto il mondo ci invidia, va considerata anche la sua collocazione storica e il suo significato simbolico.
 
Il nabucco fu presentato alla scala nel 1842, sei anni prima del primo conflitto che contrappose il regno di Sardegna all’impero austriaco e che è considerato "la prima guerra di liberazione"; ciò vuol dire in pieno fermento insurrezionale, che stava dilagando in tutta Europa e che vedeva personaggi di diverse estrazioni culturali lottare per l’affermazone delle libertà democratiche e dell’indipendenza dei popoli dagli imperi "centrali". Indipendenza dei popoli che in Italia si tradusse in unità politica del territorio che attualmente la compone; un esempio del senso di unità che percorreva l’Italia da nord a sud è la partecipazione, nella spedizione dei "mille", di molti "nordisti" tra cui moltissimi bergamaschi.
 
Il significato simbolico sta nell’aver interpretato un sentimento comune a tutti i popoli del mondo, ovvero quello della libertà dei popoli di unirsi in stati indipendenti senza alcuna costrizione.
 
Il "Va pensiero" dunque, è sì un inno all’indipendenza, ma con ciò s’intende "indipendenza dell’Italia geografica" e non di una parte di essa.
 
Il mutamento cui fa riferimento la Lega è del tutto parziale, riguarda gli aderenti alla stessa e non tutti gli italiani, come vorrebbero farci credere - questo è un altro esempio di falsificazione dell’informazione, e della storia italiana.
 
Inoltre, allargando il discorso alle altre "pretese" leghiste, prima di parlare di cultura padania, dovrebbero dimostrare prima la sua esistenza, poi la sua unità; c’è una enorme differenza sia tra le regioni che tra le province che la compongono, e, nel passato, anche rivalità.
 
Se oggi queste rivalità sono quasi scomparse o comunque si esprimono a livelli accettabili, è grazie al lavoro di quanti hanno lottato sia per l’unità sia per il suo mantenimento.
 
Parlare dunque di "muamento" alle "radici della società e nel cuore della gente" è sicuramente frutto di interessi particolari che hanno tutto l’interesse a dividere "culturalmente" il popolo senza però dividere la nazione.
 
Insomma, come ho gia espresso in altri post, la Lega vorrebbe creare, in Italia, una sorta di "balcanizzazione" atta a controllare meglio il territorio.
 

Commenti all'articolo

  • Di Salvo (---.---.---.244) 10 settembre 2009 15:02

    Concordo sostanzialmente con Francesco, anche se personalmente la vedo in modo un pò più radicale.
    In particolare, non credo che il fine della Lega (mi riferisco al fine ultimo ) sia quello di dividere solo "culturalmente" il popolo italiano senza dividere la "nazione".
    La Lega da più di venti anni ha in realtà un unico e importate obiettivo al quale i suoi aderenti tengono più di ogni altra cosa al mondo : la SECESSIONE, ciè staccarsi dal resto d’Italia.
    In questi anni i leghisti hanno acquisito maggiori consensi perchè attraverso i mass media hanno "furbamente" abbassato il tiro, facendo credere ( o almeno pensando di far credere a tutti gkli italiani ) che lo scopo della Lega sia solo quello di modificare la forma di stato da unitario a federale.
    Non è così. Intanto, non si capisce perchè gli esponenti del Carroccio non dicono in TV le stesse cose che urlano nelle piazze delle città e dei paesini del nord.
    Inoltre, tutte le iniziative che assumono i leghisti mirano solo ed esclusivamente ad uno scopo : crearsi una propria piccola nazione.
    Il progetto, come può intuirsi, è di lunghissima gittata, però i "padani" sperano che, dopo aver "lavorato" per molto tempo sui nodi vitali che stanno alla base della convivenza di un popolo, alla fine, un bel giorno le loro future generazioni possano attuare una secessione "dolce", una specie di separazione "consensuale", come quella avvenuta anni addietro in Cecoslovacchia.
    Vedasi, ad es. i goffi tentativi ( per fortuna, intuiti e respinti dagli italiani ) di introdurre nel nostro ordinamento attraverso i referendum la possibilità che ogni regione si organizzi in modo indipendente le materie fondamentali della vita di una comunità: e cioè l’istruzione, la salute e la sicurezza!.
    Oltre che gli attuali esponenti della maggioranza parlamentare, anche molti giornalisti filo-governativi, sorridono alle idiozie che escono fuori dal seminato della lega, come ad es. gli autobus per gli extracomunitari, l’obbligo di conoscere il dialetto locale da parte degli insegnanti della regione, l’elezione popolare di giudici togati, ed altre assurdità del genere, attribuendole ad una forma di "colore" del movimento leghista.
    Io, invece, non ci trovo nulla di divertente e credo che sia ora di finirla. Credo che gli italiani di buon senso, ad ogni livello, debbano farsi sentire per fermare questa pericolosa piega che sta prendendo il nostro Paese.
     Perchè un conto è la libertà delle idee, che va sempre rispettata, ma un altro è tentare di dividere e distruggere la cultura e l’unità di un Paese , per la quale migliaia di uomini hanno combattuto e anche perso lòa vita.
    Salvo

    • Di francesco (---.---.---.206) 10 settembre 2009 17:55

       Capisco quello che vuoi dire però, come dici tu stesso, è un progetto a lungo termine; se analizziamo la storia delle idee della lega dagli inizi, troviamo un netto distacco dalle tematiche iniziali. Tematiche che riguardavano essenzialmente il sud italia e "roma ladrona", oggi, ad esse, si è aggiunta quelle sugli immigrati - che di per se impedisce una politica di distacco dal resto del paese: se la "padania" esistesse, sotto una qualsiasi forma, non avrebbe più modo di intervenire nella gestione delle leggi inerenti gli immigrati, pertanto, si ritroverebbe, come minimo, accerchiata da quelle popolazioni tanto odiate, in particolar modo gli islamisti. Inoltre, dopo essere saliti al potere ed essere venuti in contatto con poteri molto più forti del loro ( non solo i politici, ma anche i reali gestori del potere - multinazionali e quantaltro ), è ovvio supporre che abbiano capito l’impossibilità di una politica esclusivamente secessionista.
      Va anche considerata l’eventuale indisponibilità ( a mio avviso reale ) dell’Europa ad accettare una divisione territoriale in Italia che, a tutti gli effetti, rimane zona di confine. Per uno stato mderno, è di fondamentale importanza, essere riconosciuto a livello internazionale.

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