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Blue: J U S T A F O L K SI N G E R


Una voce dolcissima e graffiante, una chitarra suonata quasi inconsapevolmente bene, accordi che fluiscono, melodie reali ed oniriche.
Ani Di Franco è un mondo a sè stante, una colonna sonora continua agli attimi della vita, una voce amica di tristezza, rabbia o felicità.

E’ solamente una cantante folk dice lei, la chitarra acustica non è mai stata abbandonata, e nemmeno i suoi particolari riff, ed in passato sono stati molti gli strumenti che l’hanno accompagnata, dal vivo e su album, ma di recente è tornata allo stile dei primissimi album, solo voce e chitarra.

Ani muove i primi passi con una determinazione incredibile, fondando una sua propria etichetta per prodursi e suonare liberamente (partendo da un budget bassissimo, non era certo ricca), ed entrambe arrivano al successo in breve tempo. Saranno infatti molte le major che cercheranno di accaparrarsi il suo nome, ma non cederà mai campo a queste lusinghe, dimostrandosi libera, coraggiosa e innovativa nel promuovere altre cantanti. Già, altre, perchè l’etichetta si chiama Righthouse Babe Records, ed è solo per donne.


La critica si è mossa molto spesso nei suoi confronti, con curiosità per il prodotto musicale, ma anche per il suo lato personale, facendo notizia della sua presunta bisessualità (poi dichiarata, per quanto ad oggi sia sposata con figli).

Ci sarebbe molto altro da dire, parlare ad esempio, del suo impegno per cause umanitarie, della sua continua contestazione politica ("Finchè questa sarà l’America sarò una persona senza patria"), i suoi testi affrontano spesso temi importanti, ma per adesso, vi lascio al suo "Little Plastic Castle", canzone che gli ha dato successo in Europa, molto facile di ascolto e giusta per un buon inizio di fine serata... alzate il volume più che potete, e sorridete con la musica...

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