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Bertolaso, i tifosi minimizzano. Gli altri... si vergognano

Non è giusto, sulla base degli elementi che sono stati resi noti, condannare a priori Bertolaso.

Deciderà la magistratura, al cui giudizio lo stesso interessato ha detto di essere disposto a rimettersi.

Così come è vero che deve essere la magistratura a provare la sua colpevolezza e non lui a dimostrare la sua innocenza.

Fatta questa doverosa premessa, va detto che quello che emerge dalle intercettazioni della vicenda "Protezione civile" è, purtroppo, già sufficiente a darci un’idea del paese in cui viviamo.

Da quei verbali emerge l’Italia delle cricche e del malaffare, il paese del dissesto idrogeologico, delle catastrofi annunciate e ignorate, degli avvoltoi che ridono delle disgrazie altrui perchè sanno che è grazie ad esse che si arricchiranno.
 
Ma non ci sono solo quei verbali ad inquietarci. 
 
Poche sere fa, mentre eravamo a cena, abbiamo assistito con sgomento allo spettacolo di una montagna intera che scivola a valle. Sappiamo anche che non è la prima volta e che non sarà nemmeno l’ultima che assistiamo ad uno spettacolo del genere.
 
Sono vicende, queste, sulle quali il paese inevitabilmente si spacca.

Da una parte quelli che si disperano e si vergognano,
dall’altra quelli che minimizzano.
 
Ma cosa dicono i "minimizzatori"? Basta leggere alcuni giornali o andare in qualche forum su Facebook per farsi un’idea di come la pensano.
 
Dicono: Per carità, la corruzione ci sarà (e vorrei vedere che lo negassero! Salta fuori uno scandalo al giorno, gente presa con il sorcio in bocca).
 
Dicono: Però, possibile che tutto venga fuori solo adesso, mentre siamo sotto elezioni? (ma se siamo sempre sotto elezioni quando dovrebbero operare i magistrati, vista la fequenza dei reati?)
 
Dicono: E poi cos’hanno in mano? Un massaggio alla cervicale? (quando sta emergendo ben altro, un vero verminaio...)

Minimizzano.
Cercano di far passare quelli che si scandalizzano per bacchettoni e moralisti.
Verdini? Che sarà mai?
Ha fatto qualche raccomandazione, come fanno tutti i politici.
Bertolaso?
Lo hanno incastrato. Faceva bene il suo mestiere, dava fastidio.
Le intercettazioni?
Un malcostume. Non avrebbero dovute farle. Non avrebbero dovuto pubblicarle.

Pensano che ruberie e sciacallaggi sono in fondo un prezzo minimo da pagare per avere risultati in situazioni di emergenza.
Pensano che chi è stato eletto dal popolo ha diritto di operare in maniera insindacabile e
senza dover subire controlli sul suo operato.
 
Queste le considerazioni che ho letto in tutta la giornata di ieri.
Posso dirlo?
Mi hanno depresso quasi quanto le intercettazioni.
Mi hanno fatto pensare di vivere in un paese senza speranze.
 
 

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