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Berlusconi più filo-cattolico che mai

 

Prendendo la parola al congresso dei Cristiano-Riformisti (quelli che risposero con manifesti cattolici agli ateobus UAAR, cfr. Ultimissima del 29 gennaio 2011), il capo del governo Silvio Berlusconi è intervenuto a tutto campo, ma dedicando particolare attenzione ai temi prediletti dal mondo cattolico, come per esempio il sostegno alle scuole private: “”Libertà vuol dire avere la possibilità di educare i propri figli liberamente”, ha sostenuto il premier, “e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola di Stato, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che sono il contrario di quelli dei genitori”.

Con lui alla guida dell’esecutivo, ha garantito Berlusconi, “non ci sarà mai un’equiparazione tra matrimoni tradizionali e unioni gay, così come non ci saranno adozioni per genitori single”: temi di cui ha recentamente discusso con i vertici della Chiesa italiana.

Intervenendo invece al congresso del Partito Repubblicano, il primo ministro ha ringraziato la platea e si è prodotto in una battuta che aveva prudentemente evitato durante l’altra assise: “vi inviterei tutti al bunga bunga ma resterete delusi”.

Raffaele Carcano

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.67) 27 febbraio 2011 00:26

    Per quanto mi riguarda la foto di Silvio che bacia l’anello pontificio è equivalente a quella del baciamani a Gheddafi . Fossimo un paese normale dovremmo scandalizzarci allo stesso modo . Per quanto concerne invece le sue dichiarazioni , Silvio le confeziona secondo le circostanze . Al congresso dei cristiani -riformisti era nella versione cattolico fervente , in quella dei repubblicani era in versione laico spiritoso .

    E’ un soggetto a personalità multiple che calibra la versione di circostanza , non teme le contraddizioni e , se qualcuno gliele rinfaccia , smentisce di averle dette o , a seconda dei casi , smentisce la smentita .
    La pericolosità di quest’uomo è proprio quella di non avere limiti , speriamo di riuscire a fermarlo prima che sia troppo tardi.
  • Di (---.---.---.68) 28 febbraio 2011 23:52
    Nel 2008-2010, dopo i tagli con barbariche accette contro la cultura, l’arte, lo spettacolo e la scuola pubblica (tipico di un governo clericofascista basato sui grembiulini balilla di Santa Gelmini dei Macelli), è bastato uno starnuto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI (Conferenza episcopale italiana), perché i finanziamenti alla scuola confessionale cattolica, gestita dalla curia per formare i suoi nuovi cadetti e “missionari” della loro fede, venissero raddoppiati per decreto, durante la notte . D’altro canto, entro il 2013, ben 150.000 docenti degli istituti statali perderanno il posto di lavoro, grazie a Maria Stella Gelmini (un nome, una conferma). Mentre continuiamo a elargire a piene mani al Vaticano ogni anno 13 miliardi di euro, le cui finalità non sono affatto note, nel 2003 un organico di 15.507 preti, pagati da noi, è stato immesso in ruolo nelle nostre scuole.
    Così si vieta alla scuola pubblica di essere portatrice di pluralità d’informazione, e con Santa Maria Stella Gelmini la stanno affossando, mentre i loro istituti cattolici, gestiti dall’Opus Dei, dai Legionari di Cristo e dall’anima nera da Ku-Klux-Klan della Chiesa, conquistano l’intero potere gerarchico della società italiana. Proibiscono al fedele di pensare con la propria testa. Sminuiscono il valore della vita ed avviliscono l’intelligenza, il sesso, la gioia di vivere, la coscienza personale, la conoscenza, le scienze.…
    MA CHI è MARIASTELLA GELMINI: Nel marzo 2000 la Signora Gelmini, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu espulsa su mozione del suo stesso partito, con la seguente motivazione: Manifesta Incapacità ed Improduttività Politica ed Organizzativa (Delibera del Consiglio Comunale n. 33 del 31/3). Il suo ruolo odierno è di soldatino esecutore dei tagli (In pratica una mezza sega), niente più. Una che si è diplomata al liceo confessionale. Una che ha preso l’abilitazione in avvocatura, lei di Brescia, a Reggio Calabria. Una che inizia il discorso alla camera dei deputati dicendo: Sotto l’egìììda del parlamento. BASTA ITALIA.
    da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE
    COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ
    (Nexus Edizioni), giugno, 2010.
    517 pagine, 130 immagini, € 25


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