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 Home page > Tribuna Libera > Belpietro, Fini e il giornalismo del vale tutto (e niente)

Belpietro, Fini e il giornalismo del vale tutto (e niente)

L’indagine di Montecarlo a opera di Feltri per quanto superfla e incosistente si basava su fatti concreti; l’editoriale di Belpietro però anticipa un nuovo modo di fare giornalismo: quello del vale tutto, anche accusare a gran voce senza alcuna prova dimostrabile, tanto vale tutto.

Belpietro, direttore di Libero, dopo il suo scoppiettante editoriale, in cui parlava di un possibile attentato fasullo a fini per incolpare Berlusconi secondo fonti non certe e veritiere, si difende dalle accuse (giuste) di giornalismo del vale tutto o barbarico, qual si voglia, con un editoriale - video pubblicato dal sito del suo quitidiano.

Qui parla di un paese strano in cui un giornalista rivela una notizia e in cui non si indaga serenamente su tale notizia ma invece è il giornalista ad essere colpevolizzato. Belpietro, che è un abile affabulatore di mestiere, si difende così, capovolgendo come di consueto il ruolo delle parti. Accusare un'alta carica dello stato di avere organizzato un finto attentato ai suoi danni per incolpare a sua volta il premier senza uno straccio di prova riscontrabile o attendibile è già di per sé una gran bella sparata per attaccare senza esclusioni di colpo quella carica dello stato.

Una cosa del genere sarebbe giusto pubblicarla con delle prove certe e ben dimostradili ai lettori ma con questa lodabile indagine giornalistica si dimostra essere solo l'ennesimo scoop-farsa a cui ci hanno abituato belpietro& co.

Addirittura il caro Maurizzio si fa delle domande nel suo editoriale-rivelazione e si chiede: vero? Falso? Senza però darsi una risposta non sapendo nemmeno lui se ciò che ha ascoltato da questa fonte segreta è attandibile o meno. Siamo quindi giunti a un paradosso comico e divertente: il giornalista, pur non sapendo, scrive di accuse così pesanti con il solo ultimo scopo retrogrado di gettare un'ulteriore ombra sul nemico, traditore, fallito Fini. Da notare bene che gli aggettivi usati sono l'elegante etichetta belpietriana e del suo quotidiano che accostano sempre il nome del leader di FLI.

I commenti più votati

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.102) 3 gennaio 2011 22:17

    Ciao Ambrogio

    Belpietro che parla di paese strano !!? . Ma che strano !.
    Ho risentito le sue parole " ... progetto di attentato , vero o falso , ma che comunque c’è qualche progetto .. " . Tradotto " ...esiste un progetto di attentato a prescindere dal fatto se la notizia è vera o falsa " .
    Come dire che domani io posso scrivere che hanno sparato a Berlusconi a prescindere dal fatto se è vero o meno . E chissà magari poteva anche essere !! E se fosse stato vero ? 
    La cosa più demenziale di questo strano paese , è che uno cosi’ riempie le giornate televisive degli italiani con un presenzialismo debordante . E’ ospite dappertutto , non ho capito se è perchè è un tipo strano che le spara grosse e quindi fa "audience" , oppure se fa parte di una strategia complessiva di disinformazione . Che sia la prima , la seconda o tutte e due , certo che questo è proprio un paese strano .
    • Di ambrogio carriere (---.---.---.32) 4 gennaio 2011 08:56
      Ambrogio Carriere

      sono d’accordo sul fatto che pare tutto paradossale ,adesso la procura indaga su questa escort e i suoi presunti rapporti con fini quindi stiamo a vedere. Per quanto Belpietro è certamente un modo di fare giornalismo che in italia a molti piace inutile negarlo...

  • Di paolo (---.---.---.102) 4 gennaio 2011 09:25

    E chi lo nega . Ci sono anche quelli che si mettono un pentolino in testa e dicono di essere Napoleone .

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