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Bambini nei rifiuti, breve storia di Neha Vasava

«La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà» diceva un motto anarchico nell'800 e invece, Neha Vasava, bambina di 12 anni, è stata seppellita da una piramide-collina di rifiuti, alla periferia di Ahmedabad, nella discarica a cielo aperto di Pirana, la più grande della città, che occupa un'area di 32 ettari e riceve ogni giorno oltre 3.500 tonnellate di nuovi rifiuti, in India.

 
 
Leggo che "La famiglia della bambina vive in uno slum ai margini della mostruosa collina, un accampamento privo di fogne, acqua corrente ed elettricità; si calcola che in tutta l'India siano almeno quattro milioni i "ragpickers", le persone che sopravvivono ai margini degli insediamenti urbani grazie alla vendita di oggetti o materiali in buono stato che raccolgono, quasi sempre frugando a mani nude, nelle discariche."
 
Dopo giorni di ricerche, il suo corpicino, è stato ritrovato ad Ahmedabad, mentre il piccolo Amil di sei anni, che cercava con lei tra i rifiuti, era stato salvato dopo poche ore quel 26 settembre...
 
Oggi dell'India se ne parla quotidianamente fornendo le cifre dei morti da Covid-19, e in quel paese incredibile tra vacche caste e religioni, che conta anche una popolazione giovanissima e digitale,tanto che "la città di Bangalore , situata nel cuore dell’immenso altopiano del Deccan è la terza città più grande dell’India, è diventata un polo tecnologico importantissimo fino ad essere paragonata alla Silicon Valley statunitense".
Tanto che noi abbiamo in tempo reale notizie fantastiche e drammatiche da ogni angolo del mondo: stamattina riporto questa, sapendo che non posso fare niente altro che condividerla e fare tutto il possibile per lottare contro i rifiuti e chi mette in condizione un essere umano di diventarlo.In memoria di Neha.
 
Doriana Goracci
 

Vi invito a vedere WASTE, film documentario girato nel 2009 in India da Parasher Baruah, nulla è cambiato ma" il film continua ad essere proiettato in varie scuole ed eventi per attirare l'attenzione sulle condizioni di vita dei raccoglitori di stracci e per aiutare il pubblico a ottenere una prospettiva su come i loro modelli di consumo influiscono sull'ambiente"
 
Foto: karlhans/Flickr

 

Commenti all'articolo

  • Di Pietro (---.---.---.223) 24 febbraio 2021 22:41
    Pietro

    E’ una vergogna non solo per quel paese, l’India, ma per il mondo intero. La tanto decantata scienza, i potenti del mondo, i cosiddetti "cervelli" che mostrano con orgoglio nuovi robot, grandi navi da guerra e...di recente Marte, lo sbarco. E poi la Ferrari da un milione e mezzo di euro del calciatore. Ma in che mani è l umanità questi sono scellerati, non hanno un briciolo di umanità, di pietà. Se tutte queste risorse si mettessero a disposizione del bene certe immagini, che scioccano le persone che amano la giustizia, non si dovrebbero piu vedere

    • Di Doriana Goracci (---.---.---.175) 25 febbraio 2021 06:09
      Doriana Goracci

      Grazie Pietro per avere "ripescato" un mio post dell’ottobre 2020. Il cestino, per la mia generazione,era altro che buttarci le storie le persone i sentimenti... Umanità che sembra sparire, di fronte agli Affari,globali e sporchi come sempre, non si tratta più di commercio vitale e quotidiano.Basti pensare oggi al Mercato dei vaccini.Un abbraccio

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