Arrestato Dominique Strauss-Kahn con l’accusa di violenza sessuale

La vittima sarebbe una cameriera del Sofitel Hotel che sarebbe riuscita a liberarsi e a raccontare tutto al personale dell'albergo che avrebbero avvisato la polizia. Arrivati lì hanno ritrovato solo il suo cellulare e alcuni effetti personali; a detta del portavoce della polizia, infatti, "avrebbe lasciato il luogo precipitosamente". La donna ha raccontato, sempre secondo il portavoce, “che lui (DSK ndr) era uscito nudo dalla stanza da bagno, l'ha raggiunta nell'ingresso e l'ha trascinata nella camera da letto. Lì, ha cominciato a molestarla. A un certo punto lei è riuscita a svincolarsi, allora lui l'ha ripresa e trascinata in bagno, per avere con lei un rapporto sessuale. Poi, ha cercato di chiuderla in camera”. L’avvocato Benjamin Brafman, che difenderà DSK assieme a William Taylor, sosterrà la non colpevolezza stando a quanto riportato dalla Reuters.

 

Il direttore del FMI, intanto, si dichiara non colpevole.

 

Non è la prima volta che DSK sposato con la giornalista francese Anne Sinclair, subisce accuse di questo tipo. Nel 2008, infatti, lo FMI aveva intrapreso un’inchiesta contro di lui a seguito della sua relazione con Piroska Nagy, all’epoca responsabile del dipartimento africano e sempre nel 2008 in uno scoop di Olivier Bailly su AgoraVox Francia si raccontava di un'altra donna, Tristane Banon, giornalista e scrittrice, che accusava proprio DSK di violenza e da tempo la stampa lo critica per il suo modo di vivere, tanto che proprio venerdì scorso Strauss-Kahn aveva denunciato France Soir. che lo aveva accusato di essersi fatto fare degli abiti per una spesa totale di 35 mila dollari.

 

Tutto ciò però non aveva mai troppo allertato i suoi elettori, tanto che da mesi i sondaggi lo davano come vincitore alle prossime elezioni francesi del 2012 – sebbene un po’ in stallo, nei confronti soprattuitto di François Hollande e di Marine Le Pen - nel momento in cui avesse deciso di candidarsi alle primarie del PS. Questo aveva portato non poche tensioni all’interno del partito, presieduto da Martine Aubry, sebbene, appunto, lui non avesse ancora sciolto la riserva.

 

Politicamente è un colpo duro per la sinistra francese che vedeva da vicino la possibilità di succedere all'Eliseo a Sarkozy, nonostante l’incredibile risalita de Front National di Marine Le Pen, figlia del leader storico Jean-Marie.