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Appello Dell’Utri -12a puntata

Cronaca dell’utlima udienza del processo.

Nella penultima udienza del processo il pg Antonino Gatto aveva chiesto alla corte di poter utilizzare nel processo due intercettazioni. La prima risale al 2003. È una conversazione telefonica fra due affiliati del clan Santapaola: Alfio Mirabile e Francesco La Rocca, boss di Caltagirone. I due parlano degli appalti che può assicurare il progetto del parco divertimenti di Regalbuto, in provincia di Enna. <<Dell’Utri era quello che diceva: “Il lavoro lo deve fare Tizio”>>.<<La chiave, io l’ho detto, è Dell’Utri. Ora ce la vediamo noi a Roma>>, dicono i due.

La seconda è un’intercettazione ambientale intercorsa fra Antonio Caruso e Letterio Ruvolo, appartenenti alla famiglia mafiosa palermitana dell’Arenella. <<Io quello che ti voglio dire pure a te – spiega Ruvolo – il nome di là non lo dobbiamo nominare>>. <<Ma qual è questo nome?>> chiede Caruso. <<Dell’Utri, capisti?>> risponde Ruvolo. <<Completamente non deve esistere, non deve esistere>>.
 
La Corte aveva rigettato queste richieste perché il pg non aveva depositato i verbali e le registrazioni che, secondo la Corte, sono indispensabili per avanzare questo tipo di richiesta. Nel corso dell’ultima udienza il pg Gatto ha prodotto questi documenti, definiti di <<assoluta indispensabilità>> in quanto accertano <<una serie di episodi e di relazioni che magari individualmente considerati non hanno significato, ma che nel loro contesto compongono un quadro unitario che può avere una certa rilevanza>>. Il pg ha quindi riformulato le richieste alla Corte, aggiungendo quella di ascoltare i carabinieri che hanno lavorato alle indagini che hanno portato a queste intercettazioni.
 
La difesa ha chiesto del tempo per studiare tutto il materiale e poi potersi esprimere. La Corte, presieduta dal giudice Claudio Dell’Acqua, gliel’ha concesso, rinviando l’udienza al 26 giugno. La difesa, allora, che, beninteso, <<non ha interessi dilatori>>, ha colto la palla al balzo chiedendo un’ulteriore proroga perché <<si tratta di esaminare un materiale che ci è stato consegnato oggi>>. Il giudice Dell’Acqua, spazientito, ha ammonito: <<Allora vi attrezzate in modo tale esaminarlo tempestivamente. Una settimana non è poca. Uno studio attrezzato come il vostro può fare questo ed altro. L’udienza è tolta>>.
 
Arrivederci alla prossima puntata. 

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