Apatani: l’India fuori dalla penisola, e dal mondo moderno

 

Se volete controllare le vostre mail, potreste dover guidare per parecchie ore, prima di raggiungere un ufficio governativo, con una eventuale connessione internet. Cercare di chiamare qualcuno al telefono da laggiù, è praticamente impossibile. Ed è questa la parte affascinante di Ziro, il quartiere centrale del distretto di Lower Subansiri.

Non appena si mette piede nel villaggio, ci si sente come in un'area intrappolata nel passato più remoto. Non vi è quasi traccia di attività commerciali, i pochi uffici e bancarelle sono il massimo del caotico in cui vi imbatterete. Certo, nessuno si lamenta. Nell'era in cui cellulari e email sono vitali, questo è un paradiso per i nomadi urbani. Famosa per la sua suadente collina di pini e i campi di riso che la circondano, la terra degli Apatani è una valle, irregolare e tratteggiata, con uno sparuto numero di montagnole. Un torrente, il Kele, irriga la pianura della valle Apatani. La bellezza della terra si combina con il calore dei suoi omonimi abitanti. Questi pastori, dagli interessanti innesti facciali, vi faranno sentire subito a casa. Potete goderne l'ospitalità specialmente durante i festival, come quelli di Myoko, Murung e Dree.

Costruiscono dei bellissimi telai e prodotti d'artigianato, così che la vostra borsa da shopping sarà piena di articoli in bambù, da posizionare nel vostro salotto. La loro principale occupazione è la coltivazione del riso e la pesca – ogni casa di legno visitata offre questi pasti base. Se avete la possibilita' di sedervi intorno al fuoco con il capo villaggio, vi racconterà le storie sulle loro origini: tutti gli Apatani discendono da un unico antenato leggendario, Abotani. La tribù vive in villaggi abbastanza grandi. Il capo vi dirà anche di quanto sia solenne e importante il matrimonio. Per esempio, una coscia di pollo svelerà se la potenziale sposa è adatta per lo sposalizio!

Più di 50.000 Apatani vivono a Ziro. Risiedono stabili in un'area, mentre altre tribù dell' Arunachal sono nomadi. Coltivano anche nelle paludi, a differenza di altre tribù che coltivano solo sulla terraferma. Erano soliti tatuarsi la faccia, ma questa pratica è caduta in disuso, recentemente. Tuttavia, mantengono ancora altri stili di auto-decorazione per definire la loro appartenenza e posizione sociale.