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 Home page > Attualità > Cultura > Annozero - c’era una volta Enrico

Annozero - c’era una volta Enrico

Doveva essere una puntata dove si parlava della questione morale, dell’etica in politica, di quanto ci manchi (a sinistra nel PD) un leader come Enrico Berlinguer (citato da Travaglio ad inizio trasmissione, nell’intervista a Scalfari del 1981).

E’ stata invece una trasmissione surreale, una sorta di prova di forza tra il duo Ghedini-Castelli e i giornalisti in studio, Padellaro e Travaglio e il neo onorevole Luigi De Magistris.

"non è vero .. non è vero .. non è vero .."

Abbiamo assistito all’arroganza di chi, avendo il potere, si permette di far tacere l’avversario parlandogli sopra, minacciare azioni penali, insultare. Stravolgere i fatti e mettere a silenzio l’interlocutore parlando d’altro.

A cominciare dal solito esordio in cui vengono al solito citate le condanne in sede civile di Travaglio "se lei vuole fare la morale agli altri ...".
Come Castelli, Bossi e Maroni.

E poi le due nuove verità, emesse durante la puntata: Ghedini "non esistono giudici di destra".

Castelli, sulle anomalie della politica italiana: "la colpa è della magistratura militante di sinistra".

Eccoli qua, i veri problemi: altro che mafia, corruzione dei colletti bianchi, una classe politica sempre più casta e sempre più intoccabile.

Erano nervosi, l’ex ministro e l’onorevole: forse anche colpa del video di Beppe Grillo, davanti alla commissione Affari Costituzionali, per la sua legge sul Parlamento Pulito.

"Secondo lei si può permettere di dare dello psiconano al presidente del consiglio .. lei lo ha mandato in onda": perchè nemmeno deve andare più in onda (né sui TG nazionale, né nelle tramissioni), l’intervento di Grillo. Perchè non si può dare dello psiconano al premier, mentre lui può definire grumi eversivi alcuni magistrati, coglioni quelli che non lo votano ...



La tramissione è proseguita con le punzecchiature su De Magistris, che criticava il DDL Alfano sulle intercettazioni:
"ha imparato a fare il politico da 3 giorni e a raccontare balle".
"se lei sapesse le leggi"
.
"se lei sapesse leggere".

Per concludere con la solita chiusa: "Voi avete preso una batosta ..".

Abbiamo vinto noi e voi ve ne dovete stare zitti.
Castelli si lanciava in una critica ai magistrati che entravano poi in politica: si chiedeva quanto fosse eticamente corretto.
Travaglio "solo i delinquenti possono candidarsi"
Castelli "se i delinquenti hanno un seguito ..".
Cosa avrà voluto dire? Che se vengono votati, allora i loro reati sono indultati?

Annozero è andata a Palermo per seguire la storia dei rifiuti bruciati nelle strade: il governo ha tolto i rifiuti dalla strada, ma rimangono i buchi di bilancio (e i viaggi a Dubai del senatore Galioto da spiegare). Rimane anche la questione politica in Sicilia, ancora aperta.

Come in Campania: il Termovalorizzatore di Acerra che è ancora in rodaggio; le discariche dove sono stati stipati i rifiuti di Napoli "tali e quali", come a Santa Maria La Fossa.

L’inquinamento ambientale di cui non se ne parla "i livelli di diossina sono 27 volte superiori alla media".
"Questo lo dice la magistratura ..".
Ecco. Mica han giurato sui propri figli.

Commenti all'articolo

  • Di Egon (---.---.---.5) 12 giugno 2009 22:58

    Mi sembra ci sia poco da commentare ed in fondo ognuno ha quello che si merita, e tutto questo non solo ce lo meritiamo ma l’abbiamo fortemente voluto.
     
    La cosa da commentare, secondo me, non è su come "dialogano" le parti in causa, a questo ormai siamo abituati, ma è forse il fatto che non c’è traccia nei giornali definiti di sinistra dell’intervento di Grillo, vedi Repubblica o l’Espresso, e ve ne sono invece su quelli di destra ma solo per ribadire gli insulti (?).

    Nessuno comunque, neanche qui, viene affrontato il problema reale dell’etica della politica che è alla base della proposta di legge che Grillo è stato invitato ad illustrare.

    E’ quindi la mancanza di informazione il male da combattere? in realtà no, anzi, paradossalmente anche le nuove norme in materia di sicurezza che limiteranno la libertà di espressione e quindi di informazione anche sulla rete, a lungo andare porteranno ad un miglioramento dell’emersione delle verità. E’ utile citare Braudillard che, nel suo "il delitto perfetto" spiega come l’eccesso di informazione può nascondere (uccidere) l’informazione stessa.

    L’esempio più "lampante" si è avuto nella campagna elettorale delle scorse elezioni; Grillo era sempre presente nei media e non c’era giorno che non venissero analizzati e condannati tutti i previlegi della "casta". Per non parlare poi della "monnezza" e, per la sicurezza, venivano riportati anche i litigi dei bambini in oratorio. Niente di non vero ma proposto in modo caotico ed abbondante e pilotato in modo tale che la casta si individuava in Prodi ed il suo inturage, Grillo sbraitava a ragione solo contro Topogigio, e dietro ogni lite fra bambini c’era un comunista che appoggiava un extracomunitario che faceva in modo che i bambini litigassero.

    Sempre citando Braudillard possimo dire che non esiste un delitto perfetto, può essere ben congeniato ma ha sempre delle falle. In questo caso può essere l’imbavagliamento dell’informazione come già sta iniziando ad accadere, guarda il caso specifico.

    Forse un pò di "silenzio" ci darà la possibilità di guardarci intorno e scoprire di volere una società migliore.

  • Di kthrcds (---.---.---.92) 13 giugno 2009 11:50

    Su www.ffwebmagazine.it c’è un articolo di Luigi Di Gregorio, La folle inutilità di inseguire la Lega, che dà un’interpretazione meno propagandistica e più realistica dei risultati delle elezioni europee.

    L’era di Berlusconi è finita. Ora si tratta di capire se e come l’Italia saprà tornare alla normalità.

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