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Angeli e Demoni – Viaggio al termine della noia

Angeli e demoni è un Cocktail movie. Trattandosi di un cocktail hollywoodiano, fra gli ingredienti impiegati non manca nessun cliché previsto dal fantathriller esoterico. Vediamo un po’. La scaletta che viene ripete, durante le oltre due ore del film, è più o meno la seguente:
 
· Didascalia esplicativa per l’ignaro spettatore, a proposito dell’annosa lotta tra Scienza e Religione, dal processo contro Galileo fino all’antimateria isolata al CERN di Ginevra (e fatta sparire dagli Illuminati per illuminare tipo Hiroshima la Città del Vaticano, col proposito di debellare così alla radice le correnti clericali moderniste).
 
· Truculenta (ma non troppo) uccisione di un cardinale in ostaggio dei cattivi a piacere, ispirando le esecuzioni – con un’originalità che lascia a lo spettatore bocca aperta– a ciascuno dei quattro elementi naturali: terra, aria, fuoco, acqua.
 
· Scena d’azione annunciata dall’enfatico crescendo della colonna sonora e dai fluidi movimenti di macchina di Ron Howard – talmente fluidi da sconsigliare la visione di queste concitate sequenze ai deboli di stomaco. In questa fascia sono innumerevoli gli inseguimenti in auto a bordo della nuova Lancia Delta. Del resto, la FIAT si unisce alla Chrysler e Hollywood non si dimentica del piano Marshall.
A vestire i panni del protagonista Robert Langdon, dopo il Codice da Vinci, è ancora una volta Tom Hanks, ormai reso sempre più simile, per via dei ripetuti lifting, alla sua statua da Madame Toussoud. Il professor Langdon procede, nel dipanare la trama dell’oscuro complotto, per accumulo di intuizioni banali, che si rivelano essere però, puntualmente azzeccate. Su questo versante è necessario menzionare almeno le “statue/vigile urbano”: trattasi di monumenti religiosi posti nelle chiese di Roma prescelte dagli Illuminati cospiratori, e capaci, seguendo soltanto la direzione indicata dalla marmorea mano, di indicare a Langdon la sede del successivo delitto.


Il professore è davvero un maestro nel decrittare i simboli: ad un certo punto (impegnandosi in quello che, probabilmente, sarebbe l’unico rebus in grado di sciogliere se si misurasse, per ipotesi, con la Settimana enigmistica), riesce addirittura ad unire col pennarello quattro punti sulla cartina di Roma, scoprendo così in anticipo le prossime mosse del killer assoldato dagli Illuminati.

Tra un archivio vaticano, una catacomba e un’elezione papale (ebbene sì, tutto il film si svolge in una giornata, seguendo in parallelo la nomina del nuovo pontefice), si arriva relativamente presto ai vari finali del film. Una menzione è inevitabile, a questo punto, per il sottofinale che ha come protagonista l’infido camerlengo (Ewan Mc Gregor), che impossessatosi del tubo contenente l’antimateria esplosiva, si libra in elicottero – novello martire – sopra una piazza San Pietro gremita di esagitati fedeli, per poi lanciarsi, pochi istanti prima del botto, col paracadute, ed essere quindi sballottato a causa dell’onda d’urto – novello “uomo/aquilone” – da un angolo all’altro del Vaticano, fino ad atterrare pressoché illeso, al termine delle sue evoluzioni acrobatiche, nella suddetta piazza gremita. Anche meglio di James Bond. 

Altre sorprese attendono però il pubblico prima dell’epilogo definitivo. Che il soggetto diventi mai interessante, non era previsto, forse, nemmeno quando Dan Brown aveva cominciato a comporre la sua celeberrima saga editoriale.

In attesa del prossimo capitolo …

Commenti all'articolo

  • Di Violet Violet (---.---.---.9) 18 maggio 2009 14:33

    Bella la recensione di Luca, come sempre:)...sono indecisa se andare a vederlo oppure no...

    Howard, di solito mi piace...ma stavolta....

  • Di Gaia Altieri Rotondi (---.---.---.146) 18 maggio 2009 14:47

    Gaia Altieri Rotondi da Facebook alle 14.36 del 18 maggio

    Letto il libro tre anni fa e visto il film ieri sera! Al contrario della delusione che ho provato quando ho visto il Codice Da Vinci (il libro ... è meraviglioso e ricco di tensione, il film mi è parso una banale replica senza colore ), Angeli e Demoni ha tutto un altro sapore.
    E mi è piaciuto molto di più in versione cinematografica: il finale, che dal libro mi era parso una vera americanata (Dan Brown è sempre molto teatrale e assurdo nei suoi finali... non commento ’Crypto’ che è meglio!), nel film scivola spontaneamente.. e non mi stupisce più di tanto, nel libro invece mi aveva fatto venire voglia di dirgli ’ esagerato’!!!
    Diciamo che nel romanzo c’è più ricerca, più indagine sui simboli... nel film si perde un pò il concetto, ma mi è parso dinamico, una sorta di caccia al tesoro dal ritmo serrato!
    Un pò lunghino...forse.
    Ottima la ricostruzione del Vaticano e dello stereotipo del prete corrotto: all’inizio si presenta il conclave e tutti i cardinali fumano e parlano al cellulare con gli occhiali da sole, modello celebrities!
    Simpatico e comunicativo Tom Hanks e molto, molto bravo davvero Favino (finalmente un italiano !).
    • Di ste (---.---.---.174) 18 maggio 2009 15:08

      Ottima recensione come al solito...il film non l’ho ancora visto, ma lo guarderò...per lo stesso motivo per cui ho letto il libro probabilmente, ovvero entrare a ragion veduta nel dibattito che inevitabilmente si scatena in questi casi...detto questo, almeno dal punto di vista letterario, ho apprezzato molto più angeli e demoni del codice da vinci...anche se apprezzato è un pò forte come termine...il film, beh, dalle cose che dici, Luca, non mi sembra troppo distante dal Codice come idea narrativa e sviluppo della storia...sarà se non altro bello vedere un film ambientato a Roma...aspetto di vederlo...poi ne riparliamo...

  • Di Davide Roma (---.---.---.236) 18 maggio 2009 15:08

     Ottima e spassosa recensione di questo prequel pateticamente spacciato come sequel. Preparatevi perché a settembre esce il terzo libro della serie (The Lost Symbol) e la stessa squadra già si prepara alla trasposizione cinematografica... 

  • Di Linda (---.---.---.168) 18 maggio 2009 15:17

    Esattamente la porcheria che mi aspettavo... inutile dire che non lo vedrò nemmeno in caso di supplica o dietro pagamento di un succulento premio: mi sentirei come Alex DeLarge.

  • Di Luca Mirarchi (---.---.---.42) 18 maggio 2009 19:46

    @ Gaia: Io non ho letto i libri quindi non posso esprimermi su quest’aspetto, comunque nella trasposizione cinematografica si perdono inevitabilmenti alcuni approfondimenti.
    Probabilmente, come macchina da entertainment, Angeli e demoni funziona meglio del Codice da Vinci, e sicuramente al cinema si è visto di peggio.
    Concordo poi che nell’ultima parte il film guadagna qualcosa.
    Per la presenza di attori italiani poi, ben venga!
    Saluti!

  • Di Luca Mirarchi (---.---.---.42) 18 maggio 2009 19:47

    @ todos: grazie per la lettura

  • Di beps (---.---.---.52) 18 maggio 2009 23:52

    non so se guardarlo in streaming su cinecast o scaricarlo...ma se e’ una merda allora tanto vale guardarlo in bassa qualita’!!odio i film tutto azione e intrighi che nn sono tali...

  • Di (---.---.---.162) 19 maggio 2009 00:29

     ho letto i due libri ma se avessi pagato il tempo che ho impiegato a leggerli rivorrei i soldi indietro. Il film ne ho visto uno perché ero malcapitato nel cinema. Non voglio sorbirmi l’altro. La recenzione fa schifo perché non è una recensione.

  • Di Francesco Rossolini (---.---.---.103) 19 maggio 2009 07:34

     Sembra che mistificare la realtà, fregarsene allegramente della Storia e condire il tutto con il "fascino" di una setta segreta renda molti bei soldini.

    Ciò che mi preoccupa di più è che molta gente, completamente ignorante si intende, finisca poi per credere in queste idiozie come se invece di un filmaccio si trattasse della verità rivelata.

    Bella recensione comunque. 


    • Di Paolo06 (---.---.---.203) 19 maggio 2009 11:27

      Niente di nuovo sotto il sole no?
      Se c’è qualcuno che si illude che il nano ci risolverà la vita, allora sicuramente c’è qualcuno che prenderà per vere le storie raccontate da DB. :)

  • Di Marta (---.---.---.122) 20 maggio 2009 19:40

    Bella e divertente recensione, complimenti! E anche se non mi sono pronunciata sulle altre, mi sono piaciute pure quelle! :)
    Sul film e sul libro non mi pronuncio, ho letto tutti e 4 i libri di Dan Brown e visto entrambi i film...
    Pare che ormai vada di moda dire che i libri più venduti o film più visti siano di bassa qualità, fa sentire più colti degli altri.. Dico solo una cosa: i libri e i film, di questo genere, dovrebbero essere presi per ciò che sono dei semplici mezzi di svago, storie al confine tra realtà e fantasia come ne girano tante altre.

  • Di Luca Mirarchi (---.---.---.42) 20 maggio 2009 23:05

    Grazie per la lettura, Marta.
    Certo, lo scopo della maggior parte dei film dovrebbe essere proprio quello di far distrarre e appassionare lo spettatore durante le due ore della visione.
    Io però penso pure che avendo a disposizione i mezzi, gli attori e la competenza del cinema mainstream americano, qualche volta, si potrebbe cercare di fare qualcosa di diverso. Questi sono film che si vedono in tutto il mondo, devono risultare fruibili da qualsiasi cultura e utenza, ma dopo, che cosa ti resta?
    Non condivido la distinzione netta tra prodotto di massa e opera d’élite. Sia in un caso che nell’altro il risultato realizzativo può essere buono o meno buono. In questo caso mi è sembrato abbastanza deludente.

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