• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Albo Pretorio online, più informatizzazione, meno Trasparenza

Albo Pretorio online, più informatizzazione, meno Trasparenza

Anche nelle leggi condivisibili si nasconde un pericolo per la fruizione degli atti pubblici.

Le Leggi 9 gennaio 2004, n. 4, e Legge 69/2009 (nate con la finalità di migliorare l’accessibilità agli atti amministrativi e l’introduzione e utilizzo, nella circolazione e conservazione dei documenti delle P.A., su base elettronica, dopo molte proroghe nella sua piena applicazione) è portata come argomento per giustificare l’abolizione dell’albo pretorio fisico che consentiva a tutti i cittadini di visionare gli Atti Pubblici. A nulla vale, per le Amministrazioni “opache”, l’obiezione che la legge non vieta di conservare un Albo Pretorio cartaceo.

Sono convinto che la legge impone il formato elettronico come unico mezzo di trasmissione degli atti solo fra Enti e loro dipendenti (fonte questa di produzione di innumerevoli copia cartacee e non certo per risparmiare la carta di una unica copia per l’albo). Nelle comunicazione ai cittadini non è possibile né praticata la comunicazione esclusiva su base informatica poiché ciò richiederebbe l’obbligo per ogni cittadino di dotarsi di idoneo supporto informatico di ricezione. Mi è stato detto anche che la pubblicazione su carta all’Albo Pretorio non ha più alcun valore legale, aspetto peraltro irrilevante, ai fini della funzione informativa a maggior ragione nelle more dell’attivazione di una postazione informatica, di consultazione per i cittadini, presso le sedi comunali.

Alla luce del comportamento attuale di molte P.A. sorge, fra le tante possibili, una domanda:

- Gli uffici comunali si rifiuteranno in futuro di rilasciare copia conforme su base cartacea di documenti?

In realtà credo che nel rapporto con i cittadini le P.A. continueranno a scrivere su carta per adempiere a una miriade di richieste e per un notevole numero di anni a venire. Mi pare di poter concludere che, per le Amministrazioni opache, è una nuova occasione di complicare, con interpretazioni di comodo, l’accesso agli atti. Un altro passo verso il traguardo della più completa autoreferenzialità del sistema politico/amministrativo. Ai cittadini civicamente attivi un invito ad effettuare le verifiche delle prassi adottate dalle P.A. I resoconti provenienti dal territorio potranno servire a fotografare il livello di opacità esistente, la difformità di risposte e comportamenti

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares