Afghanistan: guerra persa?
Quattro studenti americani hanno approfittato delle vacanze estive per spulciare tra l’ultimo e scottante dossier rilasciato da WikiLeaks, the Afghan War Diary 2004 – 2010, e tradurre l’immane numero di rapporti militari in una rappresentazione grafica che ci fornisce una chiara immagine di come si stia evolvendo il conflitto afghano.
L’importanza di tale pubblicazione sta, per i collaboratori di WikiLeaks, proprio nel gran numero di informazioni che vengono fornite. Se “la morte di decine di migliaia di individui è generalmente una mera statistica”, il dossier evidenzia i teatri di queste morti e gli eventi chiave dietro ciascuna di esse. Nell’immagine sottostante, un esempio dei vari report caricati da WikiLeaks.
I quattro studenti americani hanno pensato, nonostante l’ostico linguaggio dei rapporti militari e l’enorme quantità di essi, di tradurre in un video tutti i contatti avvenuti tra forze della coalizione e truppe talebane (scontri a fuoco, incidenti, attacchi e imboscate). La gran parte dell’opinione pubblica non ha potuto trarre alcuna informazione dalla mole di informazioni messa a disposizione da WikiLeaks, e sicuramente la visualizzazione grafica risulta più efficace:
Visualisation of Activity in Afghanistan using the Wikileaks data from Mike Dewar on Vimeo.
La rappresentazione grafica non sembra lasciare spazio a dubbi: la coalizione Nato sta perdendo la guerra in Afghanistan, i talebani guadagnano terreno, escono dalla zona orientale alla quale erano stati relegati e sembra siano a punto di prendere il controllo dell’arteria stradale più importante del paese (la linea gialla nella mappa).
Davide Casati, su Il Fatto Quotidiano, accenna al pericolo che incombe sui nostri militari, presenti nella regione di Herat (a nord-ovest, dove l’anello stradale si biforca).
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