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A scuola suonano i tagli: la Gelmini e i licei musicali

Il Ministro Gelmini dice di voler valorizzare la tradizione musicale italiana. Ma ha tagliato il 40% dei fondi ai conservatori, che non hanno più nemmeno i soldi per accordare i pianoforti. Antologia di uno spot elettorale.

A scuola suonano i tagli: la Gelmini e i licei musicali

“Il sistema dei licei si arricchisce, peraltro, di due nuove indirizzi: il liceo musicale perché il nostro Paese ha una straordinaria tradizione musicale che andava valorizzata, non andava perduta. Noi realizzeremo questi licei in piena collaborazione con i conservatori, non solo per ottimizzare le risorse, ma anche per colmare quella lacuna che esisteva nella scuola superiore prima dell’introduzione del liceo musicale” (Mariastella Gelmini, Ministro della Pubblica Istruzione, 4 gennaio 2010).

“L’organo da studio piazzato da qualche anno nella sala Medaglioni del conservatorio Santa Cecilia di Roma non funziona (…) Il solenne organo Tamburini nella Sala Accademica attende una cura ristrutturante da 130 mila euro. Ne servono invece oltre 300 mila per mettere a norma la stessa Sala, nella quale un anno fa saltò il quadro elettrico per un corto circuito: (…) agibile, ma non aperta al pubblico pagante per mancanza dei certificati di sicurezza. Per cui adesso la più antica scuola di musica romana, una delle più famose nel mondo, nelle tabelle ministeriali non risulta avere una sala concerti.
 
Con i suoi 1.400 studenti (…) un deficit di 1 milione e un brutto scandalo alle spalle (due anni fa l’allora direttore finì in carcere per truffa e falso), il conservatorio di Santa Cecilia è in testa alle cenerentole del ministero dell’Università, al quale le scuole di musica italiane sono state affidate da circa un decennio con la riforma che prima le ha inglobate nell’istruzione universitaria, e poi le ha dimenticate. (…) I dirigenti (…) devono far quadrare i bilanci con i tagli pubblici: l’ultimo toglie il 40 per cento dei fondi. (…)
 
’Siamo anche senza contratto da quattro anni. Il ministro Gelmini si disinteressa della formazione musicale. In questo quadro generale va visto il caso del Santa Cecilia, che avrebbe bisogno di un piano di rilancio più coraggioso’.
 
Parla di rilancio anche la relazione che accompagna il bilancio dell’istituto, dicendo in sostanza: i fondi pubblici scendono, dobbiamo trovarci le risorse da soli. Già adesso le tasse degli studenti coprono la metà degli incassi. Per riparare i pianoforti scordati, la direttrice ha chiesto fondi in più al ministero” (L’Espresso, 19 febbraio 2009).

“I ragazzi che sceglieranno l’indirizzo musicale si divideranno – come già accade col vecchio ordinamento – tra scuola e Conservatorio. I nuovi licei continueranno ad appoggiarsi a queste istituzioni, le sole in grado di garantire tutto ciò che serve: insegnanti, strumenti, l’intera gamma dei corsi” (Corriere della Sera, 14 giugno 2009).

Commenti all'articolo

  • Di pv21 (---.---.---.240) 6 febbraio 2010 19:20

    Ma ora abbiamo il Liceo Coreutico! Quello che manca è la formula CPMT (capacità primarie, metodo e tenacia) come base di qualsiasi percorso didattico. Per una vera Rigenerazione della Scuola servono valori e contenuti propedeutici al lavoro e alla vita. Non servono le "sforbiciate" .. (c’è di più => http://forum.wineuropa.it )

  • Di (---.---.---.5) 7 febbraio 2010 01:17

    Berlusconi sa tagliare soltanto: è il suo programma per arricchire sempre più la sua Famiglia a scapito nostro. Uno che è andato per 20 anni alla scuola di Bottino Craxi non si accontenta mai: come Bankenstein, di cui è servo, vuole il mondo intero più il 10%. Ora farà costruire con i nostri soldi 10 centrali nucleari, ben lontane dalle sue proprietà, che ci costeranno nel giro di 20 anni tra tangenti alla Impregilo Fiat (costruttrice delle strutture pubbliche a L’Aquila) e a i suoi paria 200 miliardi di euro. Quando saranno ultimate se mai lo saranno in questo paese di veline - come afferma il premio nobel Carlo Rubbia - l’uranio sarà finito e noi italiani saremo sempre più indebitati e sempre più dipendenti dagli altri stati. Il Berlusklaun ha instaurato in Italia la peggiore dittatura mediatica che si possa immaginare, di fronte alla quale le dittature hitleriane-staliniane sono nulla. Nel 2008-9, dopo i tagli con barbariche accette contro la cultura, l’arte, lo spettacolo e la scuola pubblica (tipico di un governo clericofascista basato sui grembiulini balilla di Santa Gelmini dei Macelli), è bastato uno starnuto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI (Conferenza episcopale italiana), perché i finanziamenti alla scuola confessionale cattolica, gestita dalla curia per formare i suoi nuovi cadetti e “missionari” della loro fede, venissero raddoppiati per decreto, durante la notte . D’altro canto, entro il 2013, ben 150.000 docenti degli istituti statali perderanno il posto di lavoro, grazie a Maria Stella Gelmini (un nome, una conferma). Mentre continuiamo a elargire a piene mani al Vaticano ogni anno 13 miliardi di euro, le cui finalità non sono affatto note, nel 2003 un organico di 15.507 preti, pagati da noi, è stato immesso in ruolo nelle nostre scuole (cfr. Appendice II). Così si vieta alla scuola pubblica di essere portatrice di pluralità d’informazione, e con Santa Maria Stella Gelmini la stanno affossando, mentre i loro istituti cattolici, gestiti dall’Opus Dei, dai Legionari di Cristo e dall’anima nera da Ku-Klux-Klan della Chiesa, conquistano l’intero potere gerarchico della società italiana. Proibiscono al fedele di pensare con la propria testa. Sminuiscono il valore della vita ed avviliscono l’intelligenza, il sesso, la gioia di vivere, la coscienza personale, la conoscenza, le scienze.…

    MA CHI è MARIASTELLA GELMINI: Nel marzo 2000 la Signora Gelmini, Presidente del Consiglio Comunale del Comune di Desenzano sul Garda per Forza Italia, fu espulsa su mozione del suo stesso partito, con la seguente motivazione: Manifesta Incapacità ed Improduttività Politica ed Organizzativa (Delibera del Consiglio Comunale n. 33 del 31/3). Il suo ruolo odierno è di soldatino esecutore dei tagli (In pratica una mezza sega), niente più. Una che si è diplomata al liceo confessionale. Una che ha preso l’abilitazione in avvocatura, lei di Brescia, a Reggio Calabria. Una che inizia il discorso alla camera dei deputati dicendo: Sotto l’egìììda del parlamento. BASTA ITALIA.

    da: LA RELIGIONE CHE UCCIDE

    COME LA CHIESA DEVIA IL DESTINO DELL’UMANITÀ

    http://alessiodibenedetto.jimdo.com...

    www.macroedizioni.it/libri/l...

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