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A Monfalcone la sinistra c’è, uno spiraglio solidale per una città dalle 84 nazionalità

Non ci sono forse più le stagioni, non come una volta, ma nel Friuli Venezia Giulia, dove la lega e le destre governano da alcuni anni, c'è voglia di cambiare stagione politica. 

Sarà per effetto della pandemia, sarà per effetto della crisi sociale ed economica, sarà che le tradizionali ricette anacronistiche ed identitarie delle destre hanno trovato il loro tempo superato da una realtà in continua mutazione, che qualcosa di significativo potrà accadere proprio dalle parti di Monfalcone passata alla storia come la "Caporetto" della sinistra dopo le ultime elezioni amministrative. E la sinistra riparte da Monfalcone con le sue istanze tanto radicali, quanto necessarie, senza più doversi nascondere dietro il dito del non si può dire, perché troppo di sinistra. Se le destre non hanno mai avuto difficoltà nel rivendicare il proprio status, il proprio volto, le sinistre si son sempre dovute mascherare, spesso annullare, per non apparire troppo di sinistra, ed essere esclusive. Ora a Monfalcone la sinistra si presenta pienamente con le sue ricette tipiche, con una candidata sindaca che da sempre si è impegnata nelle battaglie locali e sociali, convintamente antifascista, senza mai aver avuto paura di dover celare la propria identità dietro mille volti di ipocrisia. Cristiana Morsolin ha vinto le primarie che davano per scontato come risultato la vittoria del candidato del PD, così non è stato, e Monfalcone va a trazione a sinistra ma con una coalizione che vede insieme una pluralità di anime, laiche, e non, centriste e di sinistra, moderate e radicali. Con convinzione.

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Mauro Biani Monfalcone solidale
la vignetta realizzata da Mauro Biani per la Monfalcone solidale

La giunta leghista che ha conquistato per la prima volta nella sua storia la città dei Cantieri, sostenuta dalla regione governata dalla Lega, ovviamente parte con i venti a favore, ma si ha la sensazione che tutto sarà possibile in queste elezioni, e la vittoria della sinistra, sarebbe tutt'altro che una sorpresa, ponendosi in linea con quella volontà che si sta affermando un pò ovunque in Europa, che fa rima con progressismo, inclusione, diritti, ambiente, e giustizia sociale e solidarietà. Temi che Mauro Biani, nella sua bellissima vignetta che ha regalato al progetto della Monfalcone solidale, rappresenta meglio di ogni altra parola. Monfalcone è una città che si avvicina a quota 30 mila cittadini con 29637 abitanti di cui 8367 di nazionalità straniera, ergo, il 28%, primato forse nazionale. Ben 3817 sono bengalesi, 1506 rumeni, per parlare delle principali due comunità "straniere", per arrivare complessivamente a ben 84 nazionalità nel contenitore monfalconese. Le elezioni amministrative del prossimo 12 giugno avranno un rilievo sicuramente regionale, ma verranno seguite con attenzione anche sul fronte nazionale, perché il laboratorio che qui si è costruito in questi anni e si sta affermando con il progetto Monfalcone solidale può essere un modello importante da replicare per arrestare quello regressivo e reazionario delle destre. Insomma, se pol.

Come immagine il disegno di Mauro Biani realizzato a sostegno del progetto della Monfalcone solidale

mb

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